sodoma e logorra

prolog

Se mi dicono strunz, lo preferisco a logorroico perché questo termine mi sta proprio sul cazzo anche se riconosco di esserlo, ma è la sua cacofonia ad infastidirmi e lui è cacofonico già nella sua etimologia. Lo dice anche la Treccani che ho consultato perché pensavo che definirmi prolisso fosse meno cacofonico e più elegante. Infatti sembrerebbe esserlo ma, fanculo!, proprio la Treccani liquida logorroico in tre righe di definizione mentre a prolisso gliene dedica ben undici. Quindi il prolisso è quasi 4 volte più logorroico, ecchecazzo! Pur di uscirne, restando in tema di cacofonie, mi sono infilato in un cul de sac e, per venirne fuori, devo convenire che il silenzio è d’oro. Sull’importanza e sul valore delle parole, però, ci abbiamo scritto tonnellate di letteratura e quel silenzio è d’oro diventa mortificante per la parola. Non sarebbe stato meglio affermare che il silenzio è oro a 24 carati? Si allungava il brodo, ma sarebbe nata tutta una scala dove alla parola, riducendo soltanto la purezza dell’oro del silenzio, avremmo comunque ridato una sua ragion d’essere e dignità. Senza nulla togliere che più parole utilizziamo e più la purezza del silenzio diminuisce. Dobbiamo solo fare attenzione sapendo che il fondo lo raggiungeremo quando le parole, piuttosto che fare da corollario al silenzio, diventeranno solo un fastidioso rumore di fondo.

“epperò, rileggendomi, mi accorgo di essere stato capace di far scopare assieme silenzio e parole in tale armonia che quello scopare è diventato far l’amore. Se fosse durato ancora un poco, sarebbe stato anche meglio, ma sarei tornato ad essere logorroico”
“eheh… dai, stiamo un po’ così… raccontiamoci solo con gli occhi, con le dita e con le labbra. Facciamo che diventi logorroica solo questa notte.”
“occhi, dita e labbra… posso aggiungerci la lingua?”
“se non la usi per parlare, sì.”

sodoma e logorraultima modifica: 2020-07-09T13:01:53+02:00da arienpassant

13 pensieri riguardo “sodoma e logorra”

  1. È vero, il silenzio è d’oro, ma dalla parola non si prescinde. Quando poi diventa narrazione e sa tenere compagnia, è un toccasana persino per me che amo il silenzio. Tu sai plasmare le parole, è un dono, non smettere. Io, qualche volta, per indispettirti, ti ricorderò che sei logorroico, ma so che non me ne vorrai 🙂

  2. …ora, benché innegabilmente ci stiamo dischiudendo a derive dialettiche che esulano dall’assioma del post, l’eventuale lettore di passaggio dovrà tenere presente la prima parola del titolo e le ultime due righe 🙂

  3. L’avresti mai detto? non l’hai fatto per altri soggetti e devi farlo proprio a causa di Fannì 🙂

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