THE LIVES OF WOMEN

Mary Ellen Mark: The lives of women - Arte.Go.it

Mary Ellen Mark ha rappresentato in bianco e nero la vita degli emarginati, collocandosi a metà strada tra i documentaristi alla maniera di Robert Frank e gli intimisti che si riconoscono in Nan Goldin. Il ritratto della ragazza di strada Tiny, che Mark ha seguito per 15 anni, i reportage relativi ai circhi indiani, e gli scatti dell’America che resta fuori dai flussi turistici, testimoniano che la stragrande maggioranza della popolazione sulla Terra non ha una vita facile. E non viene neppure capita.

Amanda e sua cugina Amy

Mary Ellen Mark, «Laurie nella vasca da bagno, Padiglione 81, Ospedale Psichiatrico, Salem, Oregon, Stati Uniti», 1976

Laurie nella vasca da bagno, Padiglione 81, Ospedale Psichiatrico, Salem, Oregon, Stati Uniti, 1976

Mary Ellen Mark. The lives of Women - Foto Colectania

Tiny, ragazza di strada, nel costume di Halloween, Seattle, Washington, 1983

Mary Ellen Mark - Batman and Little Barbies

Batman e le piccole Barby, New York, 2002

Mary Ellen Mark | Jyotsana riding on Vahini the elephant (1989) | MutualArt

Jyotsana e l’elefante Vahini, Circo Amar, Delhi, India, 1989

Immagine in evidenza: The Damm Family, Los Angeles, California, USA, 1987

THE LIVES OF WOMENultima modifica: 2022-04-19T12:50:20+02:00da hyponoia

4 pensieri riguardo “THE LIVES OF WOMEN”

  1. La fotografia anche se la amo, tante volte non reggo gli occhi perché sono peggio di un pugno nello stomaco (foto 1, gli occhi di lei e dei due bambini, foto 6, gli occhi della bimba). Foto 3, invece, chi scattava quella foto aveva ragione di chiedersi dove sta la follia?
    Chissà, forse anche Modigliani.

  2. C’è di tutto negli scatti di questa fotografa, infanzia violata, vite miserevoli e senza via d’uscita ecc. Tutto quello che nessuno vorrebbe mai vedere e che quand’anche glielo metti nero su bianco, lo nega per paura di ammettere che la vita è, tenendo conto della totalità degli esseri umani, soprattutto questo.

    1. Quanto mi piacerebbe, alle 8:47 riuscire ad avere la lucidità per riuscire a scrivere in tre righe quello che hai scritto tu (con cosa fai colazione?).

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