Sono 40 i racconti di amori queer risalenti all’epoca greca e latina proposti dal poeta Séan Hewitt e dall’artista Luke Edward Hall in 300.000 baci. Racconti d’amore queer dal mondo antico. A leggerli, ci si perde nella loro bellezza e universalità. Con un po’ di fortuna qualcuno prima o poi riuscirà a spiegare ai più riottosi che non c’è differenza tra amore queer e amore etero. Perché amore è trascendenza e genitalità trasversale.
«e Achille tra loro diede inizio al compianto,
mettendo le mani sterminatrici sul petto del suo compagno,
e gemendo sempre, come un leone dalla bella criniera
al quale un cacciatore ha rapito i cuccioli
nella selva fitta, e lui si angoscia d’esser giunto tardi»
Iliade XVIII, 316-319
“Se i tuoi occhi di miele, Giovenzio,
mi fosse lecito baciare,
migliaia di volte io li bacerei
e non potrei esserne mai sazio,
anche se più fitta di spighe mature
fosse la messe dei miei baci.”
Catullo, Carme 48
Séan Hewitt e Luke Edward Hall
“Posso fare a meno di tutto ma non dei tuoi baci”
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
(questa la conosciamo tutti)