In un postprandiale come tanti, forse solo un po’ più indolente del solito, rai5 mi ha proposto una sequenza di quadri. Niente voci fuori campo. Solo musica e dipinti. Come a ricordare che spesso le parole non servono. Ho tenuto John A. Grimshaw.
Reflections on the Thames, Westminster
Autumn Glow
Moonlight
Under the Moonbeams
Moonlight on the Lake, Roundhay Park, Leeds
Blackman Street, London
Intervalloultima modifica: 2024-05-31T17:59:22+02:00da
Escludendo i non 4 centrali che, anche se ci fosse il sole, li percorrerei solo con una pistola in mano, tra il primo e l’ultimo, scelgo sicuramente il primo. C’è un po’ di gente ed è più rassicurante. Magari, per iniziare, chiedo alla donna affacciata a guardare il fiume, se quello è il Tamigi o la Senna e, se ride, la invito da me dicendole che “in frigo c’è sempre qualcosa o c’è sempre qualcosa in frigo, tu come diresti?”…
p.s.: quello che hai scelto tu, il Grimshaw, qual è?
p.p.s: Comunque anche nei tuoi blog i commenti funzionano a cazzo.
Il mio preferito è Autumn Glow.
” nei tuoi blog i commenti funzionano a cazzo.”
i commenti funzionano a cazzo nei tuoi blog
funzionano a cazzo i commenti nei tuoi blog
a cazzo funzionano i commenti nei tuoi blog (questa è la variante peggiore)
Vedi perché – parlo per me – non potrai mai venirmi a noia? Proprio perché, il nostro rapportarci prescinde completamente dal concordare o meno. Se poi scrivi 4 volte “cazzo”… :)))
Che poi tu e io concordiamo spesso, la ritengo una questione di affinità. Come ad esempio può succederci con un quadro, una foto o un autore. Di affine abbiamo il concetto di bellezza. Non sempre, come in questo caso, Autumn Glow… puah!
:)))
Autumn Glow… puah!
Bravo, così mi piaci ancora di più :))