Storia di un’ossessione…

… quella di Arne Svenson per i dirimpettai, fotografati a loro insaputa mentre occupavano lo spazio retrostante le finestre. Inferociti al punto da trascinare Svenson in tribunale, dove però viene assolto, quegli anonimi – oggetto di un interesse che per certi versi sconfina nella scopophilia – resteranno imprigionati per sempre nella magnifica serie The Neighbors, che non avrà un seguito proprio per le complicazioni legali che comporterebbe.

Exhibition Review: Arne Svenson | The Neighbors — Musée Magazine

Opinion: 'Neighbors': Both anonymous and intimate | CNN

In debito con Hitchcock e Mondrian, Svenson rivela di dovere tanto alle “gocce di pioggia sui vetri che danno l’effetto fairyland anche alle zone più povere e, come in Degas e Vermeer, fanno diventare lo spettacolare normale e il normale spettacolare. Non cerco i grandi gesti ma qualcosa di molto più sottile e sfumato. Posso dire che cerco il segreto dell’essere umano?

Arne Svenson's portraits of his New York neighbours taken through apartment windows

Voyeuristic Photographer Arne Svenson Wins New York Appellate Court Case

Arne Svenson: The Neighbors | The New Yorker

Detesto le belle pose, la vita recitata di chi diventa quello che vorrebbe essere, fake. Mi piace quando le persone indossano l’inconscio sulla faccia. Anche se i volti, e questo è il paradosso del processo, mi interessano meno, preferisco il fianco o l’ombra sul pavimento“.

Arne Svenson | Neighbors #75, 2012/2022 (2012/2022) | Available for Sale | Artsy