Artificial: A Love Story

New Yorker cartoonist Amy Kurzweil's graphic memoir 'Artificial: A Love Story' : NPR

Per il New Yorker è il libro dell’anno. Anche se sarebbe più corretto definirlo graphic memoir. Ne è autrice Amy Kurzwell, figlia di Raymond, pioniere dell’Ai. Quasi a tranquillizzare i più scettici, Amy tira in ballo Pinocchio perché “è la storia originale dell’intelligenza artificiale, dell’inanimato che prende vita, come il Golem, creato da un umano anziché da Dio. E non è chiaro quale sia la differenza tra burattino e ragazzo vero. Perché è anche una storia psicologica su maturità, crescita e su cosa significa diventare un membro responsabile della società”. Tutto pur di giustificare il prossimo male globale.

The Story of Three Generations of Artists in One Graphic Novel

New Yorker cartoonist Amy Kurzweil's graphic memoir 'Artificial: A Love Story' : NPR

STEIN, la scrittrice salottiera che conquistò Parigi

Il fumetto su Gertrude Stein | Artribune

Il graphic novel Gertrude Stein e la generazione perduta, con testi di Valentina Grande e illustrazioni di Eva Rossetti, ripercorre la vita leggendaria di Stein, ricca ebrea di origini tedesche la cui casa di Parigi divenne meta ambita di scrittori, pittori e musicisti, tutti a diverso titolo suggestionati dal fascino della scrittrice che fu ritratta da Picasso, ma che non conobbe il successo che pure meritava: ad eccezione del fortunato Autobiografia di Alice B. Toklas, restò in buona sostanza ai margini del cerchio di artisti di cui amava circondarsi. Forse perché lesbica o forse perché troppo arrogante per piacere alle persone giuste. Innegabilmente, ne siamo ancora affascinati. A quasi ottant’anni dalla morte.

Il fumetto su Gertrude Stein | Artribune

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Anteprima: “Gertrude Stein e la generazione perduta” di Valentina Grande e Eva Rossetti (Centauria) – Lo Spazio Bianco

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157 foto e immagini di Gertrude Stein - Getty Images

Gertrude Stein e Alice Toklas

Ritratto di Gertrude Stein Pablo Picasso analisi

Pablo Picasso, Ritratto di Gertrude Stein

Dopo tutto nessun artista ha bisogno delle critiche, ma soltanto del riconoscimento. Se ha bisogno delle critiche non è un artista“. Gertrude Stein

Mor. Storia per le mie madri

In uscita per add editore: Mor – Lo Spazio Bianco

Una matita a tracciare la storia di quattro generazioni di donne, tra Svezia e Italia. L’affresco che ne nasce afferisce alla famiglia dell’autrice di questo graphic novel, Sara Garagnani, che tra le altre cose sottolinea quanto la violenza psicologica e talvolta fisica abbia ripercussioni anche a distanza di decenni.

In svedese “mor” significa madre, “mormor” (madre di madre) nonna e così via, tutte donne legate da un destino comune, quello di vivere in silenzio la propria infelicità che però a volte si fa rabbia e dunque violenza verbale, da cui nessuno è risparmiato. Non sarà difficile riconoscersi almeno in parte in Mor. Storia per le mie madri. Da sempre tutte le famiglie sono disfunzionali.

Ma com’è possibile che mia madre protegga ancora la nonna Inger? Fuori dai picchi di crisi, sembrava felice. Forse era una facciata per se stessa. L’idea di non essere stati amati dai genitori è insostenibile“.

Le prime pagine dal graphic novel "Mor. Storia per le mie madri" - Fumettologica

Le prime pagine dal graphic novel "Mor. Storia per le mie madri" - Fumettologica

La neve

Le prime pagine dal graphic novel "Mor. Storia per le mie madri" - Fumettologica

Sara Garagnani - MOR | add editore