STORIE BREVI

Simon Kuper: "Parigi la Grande, tra nuove ambizioni e vecchi difetti" - la Repubblica

E mentre il tormentone di Annalisa e Tananai non vuole proprio lasciarmi in pace, e banalmente (anche questo un tormentone, ma avverbiale) penso: però hanno ragione questi due quando cantano tutti sono al mare e noi no, con la parmigiana che mi scruta impassibile – ma sotto traccia mi dice che non sono stata mirabile -, ecco che tra le decine di foto che ho trovato sul settimanale che leggo solo a metà, una cattura la mia attenzione. E dai caratteri minuscoli della didascalia tiro fuori il nome dell’autore, un certo Guillaume Lavrut che non posso lasciare andare così, come farei con un video di TikTok. E allora scorro la sua gallery e le foto mi piacciono tutte perché le trovo essenziali e per questo perfette. Come una suite del Bristol Paris o come l’orologio di Amaury Guichon. Il contrario, insomma, del tormentone di Annalisa e Tananai che però è funzionale al rumore di fondo di un’altra estate da vivere sotto il segno di un imperscrutabile straniamento. E di tutto questo faccio un post che una sola persona leggerà con un po’ di attenzione. Una persona che, giocosa com’è, dal testo di Storie brevi mi canterebbe questi versi:

Va’, che bella luna hollywoodiana
Io e te, quattro mura
Una persiana chiusa, chi ci ammazza?

Jardin des Tuileries #1

Perception

Le Bristol Paris - an Oetker Collection Hotel, Parigi – Prezzi aggiornati per il 2024

Bristol Paris

Chocolate clock cake piece by pastry master Amaury Guichon | Chocolate, Cake, Delicious chocolate

The clock del pâtissier Amaury Guichon