La sposa perfetta

Resta dove sei

Non essere, ti prego, clandestina

o miliziana o santa o disertora

non essere, sii cara, in abito da sera

o nei capricci della nuova moda

e né in Africa o in Atlantide, non cercare

l’oro e la corona e non vendere

ciò che ti appartiene, cerca di essere (è il

compito più arduo, e te lo chiedo)

esattamente quella che sei, così distante

dal cielo e dalla terra, così compenetrata

in ciò che anche noi vediamo. E cerca

di pensare (è la più alta delle filosofie)

a quello che normalmente pensi, al pane

da comprare o alle infinite casualità

del tuo apparire. E sopratutto (te lo chiedo?)

resta dove sei così che io, a volte, possa

incontrarti, e se mi vedi, sii buona, salutami.

P.S. Sta a te decidere, adesso, se questa sia o non sia una poesia d’amore.

Luigi Aliprandi (dalla raccolta La sposa perfetta)

Questo è un amore che trova nell’assenza dell’amata la sua ragion d’essere. Ma l’assenza non è per il poeta disperante, tutt’altro. Lo struggimento latente disvela, a ben guardare, un’accettazione dello stato delle cose che attiene alla levità. Perché l’amore, a volte, è anche questo: una fede laica.