Poeti del fare

In mezzo alle cose vecchie cerco quello che

è nuovo. In ogni fine vedo un principio;

e tutti i cocci tornano ad unirsi,

anche quando mancano i pezzi, o non

si sa a quale parte appartenga l’altra.

È lo stesso con la poesia: la faccio con le

parole vecchie, quelle che sono piene

di muffa, quelle che furono relegate in un angolo

del dizionario. Alcune, non so cosa

vogliano dire; altre, hanno detto tante volte

la stessa cosa che ormai ho perduto il senso

di ciò che dicono. Ma quando le unisco, nel verso,

quello che sento ha sempre un altro senso.

Questa poesia, per esempio, non ha

niente di nuovo. Le parole sono facili,

i sensi sono ovvi. Ed è per questo

che cammino, in mezzo ad essa, in cerca di

cose nuove; e quando arrivo alla fine,

vedo un principio, e so che tutto torna

a unirsi, come se qui non mancasse niente.

Nuno Júdice, Una poetica in soffitta

Verrebbe da dedicarla, questa poesia, alle persone che dalla poesia in quanto tale sono spaventate perché faticano a coglierne il senso o quantomeno i nessi con la realtà sensibile. Al punto da ritenerla, che sacrilegio, un inutile trastullo. Non che abbiano tutti i torti, in verità: talvolta i poeti sembrano divertiti dall’idea di disorientare i lettori, e restituiscono versi che sfidano l’umana comprensione. Non così Júdice che con la sua poetica da soffitta è di una immediatezza che lascia attoniti. Belli anche i versi seguenti che incontrano particolarmente il mio gusto e, suppongo, anche quello di tutte le personalità umbratili:

Allora, che ci faccio io in questa casa

da cui il sole non riesce a togliere le ombre? Perché

insisto a guardare negli angoli più bui, fuggendo

dalla luce?

Sfido il destino nel fare miei questi versi in quanto Arien si sentirà autorizzato a reiterare: “Il rischio era tutto suo e lei lo sapeva perché ero molto critico verso quegli scrittori di cui s’innamorava a giorni alterni. Una roba tipo leggere l’oroscopo e convincersi che fosse stato scritto proprio per lei“. Ma è in certi rischi che si realizza compiutamente la sintonia tra due persone. E io sono pronta a correrli tutti.