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Rio 2016, la sconfitta e la caduta (anche di stile) degli “dei azzurri” Montano, Russo ed Errigo

E’ calato il sipario sull’avventura olimpica di tre big della spedizione azzurra: Arianna Errigo, Clemente Russo e Aldo Montano sono stati eliminati. Tre atleti su cui l’Italia puntava, tre campioni che si pensava potessero portare a casa ancora una medaglia. I tre azzurri non sono riusciti nell’impresa e, dopo la sconfitta, non sono mancate le cadute di stile: c’è chi ha incolpato il maestro, chi ha parlato di furto e chi velatamente di doping dei rivali.

C_2_articolo_3025285_1_upiImmagineparagrafoArianna ErrigoDovevano essere le sue olimpiadi, ma Arianna Errigo, arrivata a Rio con grandi ambizioni e aspettative, si è fermata agli ottavi e, dopo aver pianto sui gradini della pedana si è sfogata, attaccando il suo maestro Giulio Tomassini, da cui si è separata lo scorso gennaio, perché accusato di averla “tradita”: “E’ da gennaio che mi alleno da sola facendomi aiutare da chi avevo intorno – ha dichiarato -. Sono convinta di quello che ho fatto, anche perché il rapporto con un maestro deve andare al di là dell’aspetto tecnico. Deve esserci un legame che va al di là di ogni cosa: devi avere prima di tutto fiducia nella persona e poi in quello che ti può trasmettere. Per me deve esserci il rispetto reciproco. Se quello viene a mancare, puoi essere il maestro più bravo del mondo, ma io preferisco perdere una medaglia d’oro”.

L’atleta azzurra ha poi aggiunto: “Non sono riuscita bene a gestire la tensione che da sempre è la cosa che mi contraddistingue negli appuntamenti più importanti. Appena c’è stato un momento di difficoltà, sono crollata”. Non si è fatta attendere la replica di Tomassini che rispedisce al mittente le accuse: “E’ lei a non rispettarmi, il mio mestiere è insegnare scherma a chiunque me lo chieda. Credo stia cercando solo una scusa per giustificare la sconfitta“.

Clemente RussoNon se le sono mandate a dire nemmeno Clemente Russo e Patrizio Oliva. I due si sono scontrati verbalmente: Tatanka, dopo l’amara sconfitta olimpica contro Tishchenko, ha aspramente criticato il commento tecnico dell’ex oro di Mosca 1980, dandogli più volte dello “stupido”. “Non posso fare il tifoso, – ha replicato Oliva – e se qualcuno vuole sempre sentirsi dire che è bello e bravo, io non posso farci niente. Russo stia tranquillo, non sarò così piccino da denunciarlo perché mi ha dato dello stupido. Ma dico che lui non è stato sconfitto ma ha dimostrato di essere un perdente nella vita”. Poco prima, l’allenatore azzurro Damiani aveva definito “un furto” la sconfitta ai punti di Russo.

Aldo MontanoDi un’altra caduta di stile è stato protagonista Aldo Montano. A quattro mesi dall’operazione alla spalla, l’azzurro ha chiuso la sua quarta avventura olimpica agli ottavi, eliminato da Kovalev, ed è andato all’attacco dello sport russo, coinvolto nello scandalo doping: “Non ho tirato male – ha spiegato Montano – poi Kovalev è un avversario tosto, è stato campione del mondo, proprio in quel Mondiale ci avevo perso, ma Kovalev avrebbe potuto non essere qui. Non so, dico solo che su questa vicenda volevamo più chiarezza. Non è possibile che prima escano dei nomi, poi si ritira tutto. Che alcune federazioni decidano in un senso e altre in un altro. A parte questo, devo anche ammettere che avrei potuto tirare meglio, soprattutto all’inizio quando ho faticato a carburare”.

 

Rio 2016, la sconfitta e la caduta (anche di stile) degli “dei azzurri” Montano, Russo ed Errigoultima modifica: 2016-08-11T19:13:17+02:00da steffysteffy5