Se viene utilizzato un laser, è possibile sigillare questi vasi e salvare la visione centrale, ma la visione periferica e notturna rischiano di essere compromesse, affermano i funzionari delle università Johns Hopkins e Maryland. Recentemente sono comparsi sul mercato diversi farmaci (bevacizumab, ranibizumab e aflibercept) che affrontano i vasi sanguigni bloccando l’azione del fattore di crescita VEGF (rilasciato in risposta a una diminuzione dei livelli di ossigeno e innesca la formazione di nuovi vasi sanguigni).

Tuttavia, questi farmaci rallentano solo lo sviluppo della malattia, ma non lo prevengono completamente. Come ha mostrato l’analisi, nelle persone con retinopatia diabetica proliferativa, i livelli di VEGF erano generalmente elevati. Tuttavia, in alcuni casi, il livello di VEGF nel liquido oculare era ridotto rispetto alle persone sane.

Nonostante ciò, i vasi anomali sono cresciuti. Questo fatto ha spinto gli scienziati a pensare che il VEGF non sia l’unica causa di una crescita anomala. È così che è stata trovata la proteina 4 simile all’angiopoietina.Quando anche la sua attività è stata bloccata, la crescita di nuovi vasi è rallentata in modo più efficace. A proposito, il blocco di questa proteina può anche aiutare le persone con degenerazione maculare.