I medici del Baylor College of Medicine affermano che l’obesità non dovrebbe essere classificata come una malattia comportamentale, ma come un disturbo dello sviluppo del cervello.
Questo lo collocherebbe nella stessa classe del disturbo dello spettro autistico, del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e di altri disturbi. Hanno fatto l’annuncio dopo che uno studio ha dimostrato che l’obesità è stata in parte causata da cambiamenti nel cervello durante l’infanzia.
L’obesità è attualmente considerata una malattia comportamentale. Ma l’autore, il dottor Harry McKay, ha affermato che ripensare a questo potrebbe essere “la chiave per fermare l’epidemia mondiale di obesità”.
Un nuovo studio sui topi ha esaminato l’epigenetica, il sistema di sviluppo del cervello che determina quali geni possono o meno essere attivati in diversi tipi di cellule. I ricercatori hanno scoperto che una parte del cervello, chiamata nucleo arcuato, subisce molti cambiamenti epigenetici nella primissima infanzia. In questo momento, il cervello è anche particolarmente sensibile alla programmazione che in seguito determinerà quanto bene può essere regolato il peso corporeo.
Ciò significa che in un’età avanzata, l’eccesso di peso può comparire se i cambiamenti in questo nucleo vanno male durante l’infanzia, affermano i ricercatori.
Quando hanno confrontato le regioni del cervello in cui si verificano i cambiamenti nei topi e negli esseri umani, sono rimasti sorpresi di scoprire che la loro posizione nei roditori coincide con le regioni associate all’obesità negli esseri umani. I ricercatori hanno anche scoperto che questi cambiamenti si verificano prima nelle donne che negli uomini.
Gli esperti hanno chiesto ulteriori ricerche sul ruolo dell’epigenetica e sullo sviluppo dell’obesità. In precedenza, gli scienziati hanno scoperto che i batteri nell’intestino possono essere la causa dell’obesità.