Gli scienziati considerano le proteine di replicazione SARS-CoV-2 il miglior bersaglio del vaccino

Gli scienziati britannici dell’University College di Londra ritengono che il prossimo vaccino contro il COVID-19 dovrebbe basarsi sulle proteine di replicazione del coronavirus pandemico SARS-CoV-2.

Gli esperti riferiscono di uno studio condotto nella primavera del 2020 durante la prima ondata della pandemia. Tutti i dipendenti del St Bartholomew’s Hospital sono stati regolarmente testati per PCR e test anticorpali. Si è scoperto che quasi i 4/5 del personale della clinica non mostravano tracce di SARS-CoV-2. Tuttavia, i campioni di sangue di 573 soggetti negativi al test hanno mostrato che circa uno su dieci aveva un numero maggiore di alcuni tipi di linfociti T (CD4 + e CD8 +).

I linfociti T rilevano il virus e prendono di mira le proteine di replicazione che fanno parte del complesso di replicazione e trascrizione (RTC) di cui il virus ha bisogno per replicarsi. La presenza di tali linfociti T suggerisce che una persona abbia subito una cosiddetta infezione abortiva: l’infezione si è verificata, ma il virus non si è replicato (non si è moltiplicato). Cioè, parte del personale della clinica esaminata è stata infettata, ma ha subito un’infezione abortiva di basso livello che i test non sono stati in grado di rilevare.

Inoltre, il corpo può produrre tali linfociti T in risposta ad altri virus della stessa famiglia, inclusi i comuni coronavirus del raffreddore. Le loro proteine di replicazione sono quasi identiche e sono generalmente meno suscettibili alle mutazioni. Quindi soccombere ai raffreddori causati dai coronavirus potrebbe dare alle persone un vantaggio nella lotta contro il virus, consentendo al loro sistema immunitario di distruggerlo prima che abbia il tempo di moltiplicarsi.

Le statistiche sulla pandemia mostrano che tale protezione non è sufficiente per fermare la diffusione del virus. I ricercatori sono fiduciosi che il nuovo vaccino dovrebbe essere basato sulle proteine RTC. Tale farmaco può essere efficace contro qualsiasi coronavirus, compresi quelli pandemici. Un’opzione vaccinale ancora più efficace, secondo gli scienziati, combinerebbe le proteine RTC e le proteine S per integrare l’immunità basata sui picchi che i vaccini esistenti forniscono oggi con le cellule T che riconoscono le proteine di replicazione virale.

Gli scienziati considerano le proteine di replicazione SARS-CoV-2 il miglior bersaglio del vaccinoultima modifica: 2023-01-09T21:21:30+01:00da anetta007

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