La prostatite cronica è uno dei problemi più comuni tra gli uomini. Questa malattia è caratterizzata dallo sviluppo di un processo infiammatorio a lungo termine nella ghiandola prostatica, che porta a vari cambiamenti funzionali e morfologici. Tale patologia, in assenza del trattamento necessario, provoca spesso disfunzioni sessuali, adenoma prostatico e molte altre pericolose complicazioni.

La prevalenza della prostatite cronica tra la popolazione è piuttosto elevata. Secondo gli ultimi dati, tra tutti gli uomini che vivono in Russia, questo processo patologico si verifica in circa il nove percento. La quota di tale violazione tra tutti i motivi per visitare un urologo rappresenta circa il trentacinque percento. Molto spesso, questa infiammazione è vissuta da uomini sessualmente attivi, vale a dire di età compresa tra i venti ei quarant’anni.

Spesso questa malattia ha un’eziologia infettiva. In questo caso, l’infezione può entrare nella ghiandola prostatica in vari modi. Le vie di infezione ascendenti e discendenti sono di primaria importanza. Parlando del percorso ascendente, intendiamo la diffusione della flora infettiva attraverso l’uretra. Il percorso discendente si realizza se l’urina infetta viene gettata nella ghiandola prostatica dalla vescica. In alcuni casi, la flora patogena entra nell’area della prostata utilizzando la via ematogena o linfogena da focolai infettivi distanti.

Tra i batteri, E. coli, Proteus e Staphylococcus contribuiscono più spesso allo sviluppo della prostatite cronica. Anche la flora virale e fungina può svolgere un ruolo. Separatamente, va detto dello specifico processo infiammatorio, che è causato da agenti patogeni di malattie sessualmente trasmissibili.

Per quanto riguarda i fattori predisponenti per la formazione di un processo infettivo cronico nella prostata, questi includono focolai infettivi esistenti nel corpo, grave ipotermia, diminuzione del livello di difesa immunitaria, alimentazione squilibrata, superlavoro fisico e molto altro.

A volte la prostatite cronica ha una natura non infettiva. La sua presenza si basa su processi stagnanti nella ghiandola prostatica. Ciò può essere facilitato da un basso livello di attività fisica, rapporti sessuali interrotti, astinenza sessuale prolungata, varie cattive abitudini, nonché patologie esistenti da altri organi della piccola pelvi.

Classificazione della prostatite cronica

Come abbiamo detto, la prostatite cronica si divide in varianti infettive e non infettive. Due delle sue forme sono incluse nella classificazione della variante non infettiva. La prima forma si verifica quando una componente infiammatoria viene rilevata nella ghiandola prostatica durante un test di laboratorio. Nella seconda forma è assente la componente infiammatoria.

Separatamente, va detto che tale infiammazione si verifica spesso in forma asintomatica. In questo caso, non ci sono lamentele da parte di una persona malata. Tuttavia, nel segreto della prostata si trovano segni che indicano una reazione infiammatoria. È questa forma la più pericolosa, poiché spesso porta alla diffusione del processo infiammatorio ad altri organi vicini.

Sintomi di prostatite cronica

La gravità dei sintomi di questa malattia in ogni singolo paziente può variare in modo significativo. Ciò dipende direttamente dall’intensità del processo patologico. Le prime lamentele includono dolore e minzione compromessa.

La sindrome del dolore, di regola, è costantemente presente e ha un carattere doloroso. È localizzato nella regione pelvica e può diffondersi ai genitali esterni. Caratterizzato da un aumento del dolore durante la minzione, così come durante i rapporti sessuali o con l’astinenza sessuale prolungata. A volte una persona malata afferma che la sindrome del dolore provoca solo un disagio moderato. Altri pazienti si lamentano che a causa del dolore non riescono a dormire, lavorare completamente e così via.

I problemi con la funzione urinaria sono obbligatori. Ci sono sintomi come una maggiore voglia di urinare, la necessità di fare uno sforzo in questo processo, così come la sensazione che la vescica non si sia completamente svuotata.

Man mano che la malattia progredisce in una persona malata, la funzione sessuale è compromessa. Ci sono varie difficoltà con l’erezione, l’eiaculazione precoce, la diminuzione della libido e così via. In questo contesto, l’uomo si ritira, ha problemi psicologici.

A volte questa patologia peggiora. In questo caso compaiono sintomi come febbre, debolezza e malessere, oltre ad un aumento ancora maggiore di tutte le manifestazioni locali sopra descritte.

Diagnosi e trattamento dell’infiammazione

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Tale infiammazione viene diagnosticata principalmente sulla base dei reclami di una persona malata. Per confermare la diagnosi, sono obbligatori un esame rettale digitale e una diagnostica ecografica. Viene prescritta un’analisi del segreto secreto dalla prostata, nonché un esame batteriologico dello striscio. Inoltre, vengono utilizzati numerosi metodi strumentali per valutare i disturbi urodinamici, ad esempio l’uroflussometria.

Con la natura infettiva della prostatite cronica, è indicato l’uso di farmaci antibatterici. Vengono utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei, alfa-bloccanti e uno speciale massaggio prostatico terapeutico. Varie procedure di fisioterapia hanno un buon effetto.

Prevenzione della prostatite cronica

Per prevenire questa patologia, si raccomanda di trattare tempestivamente le malattie infettive esistenti, osservare l’igiene sessuale, normalizzare la regolarità dell’attività sessuale e mantenere anche un alto livello di attività fisica.