Gli scienziati della Northwestern University affermano che l’apprendimento di una nuova abilità motoria può essere migliorato facendo pratica anche mentre dormi.

I partecipanti allo studio hanno dovuto giocare a un gioco per computer. Allo stesso tempo, hanno utilizzato un’interfaccia mioelettrica, con la quale hanno spostato il cursore, attivando determinati muscoli delle mani. Ogni movimento del cursore in una determinata direzione era accompagnato da un suono corrispondente.

Nella fase successiva dell’esperimento, i soggetti hanno giocato lo stesso gioco con gli occhi bendati, guidati da suggerimenti sonori.

Successivamente, i partecipanti sono andati a fare un pisolino di 90 minuti. Durante il sonno, i ricercatori hanno riprodotto metà dei segnali audio ai soggetti, riattivando così la loro memoria motoria.

Quando i soggetti si sono svegliati, hanno continuato il gioco. E si è scoperto che i movimenti, i suoni di cui hanno ascoltato durante il sonno, diventano più precisi e più veloci: il percorso si è spostato lungo un percorso più breve e allo stesso tempo sono stati coinvolti meno muscoli.

Così, concludono i ricercatori, trovando un modo per attivare i ricordi dell’allenamento durante il sonno, è possibile accelerare lo sviluppo di nuove capacità motorie. In pratica, questo approccio può essere utilizzato per migliorare i metodi di riabilitazione dei pazienti dopo l’ictus e altre malattie neurologiche.