I medici del Massachusetts General Hospital ritengono che la migliore protezione contro la depressione siano le connessioni sociali e uno stile di vita attivo che escluda il sonno diurno e il trascorrere molto tempo davanti alla TV.

Lo studio si è articolato in due fasi principali. Nella prima fase, gli scienziati hanno analizzato il database della biobanca del Regno Unito, raccogliendo dati da oltre 100mila persone. Per fare ciò, abbiamo utilizzato il metodo della ricerca di associazione a fattore completo (scansione di associazione a livello di esposizione, ExWAS), per analogia con GWAS, una ricerca di associazione a livello di genoma, che è stata a lungo utilizzata per determinare i fattori di rischio per le malattie. Le connessioni sociali, la routine quotidiana, la dieta, l’attività fisica e l’esposizione ambientale sono stati considerati come potenziali fattori che possono essere associati allo sviluppo della depressione.

Nella seconda fase della ricerca, i fattori modificabili più forti ottenuti durante l’ExWAS sono stati analizzati utilizzando il metodo di randomizzazione di Mendeleev, per determinare la relazione causale e non solo la correlazione.

Di conseguenza, si è scoperto che il fattore più significativo sono i legami sociali: i rapporti con la famiglia e gli amici. Questo fattore ha funzionato anche in quelle persone che erano predisposte alla depressione a causa della genetica oa causa di traumi in tenera età.

Altri fattori di rischio significativi per la depressione includevano sonnellini e visione della TV. Non è ancora chiaro come il sonno diurno contribuisca alla depressione, e non è chiara la situazione con la TV: è possibile che l’eccessiva visione di notizie negative provochi depressione. Gli scienziati, tuttavia, suggeriscono che piuttosto un ruolo è svolto da uno stile di vita stazionario, sia durante il sonno diurno che mentre si guarda la TV.