Gli esperti della Yale School of Public Health hanno valutato i rischi della combinazione di beta-bloccanti con farmaci per la trombosi e le alte temperature in strada.

Per le persone con malattia coronarica, i beta-bloccanti possono migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita, mentre l’aspirina e altri farmaci antipiastrinici possono ridurre il rischio di infarto. Ma questi farmaci possono ritorcersi contro durante la stagione calda, quando gli attacchi di cuore sono più probabili. Un nuovo studio ha scoperto che tra i pazienti che si rivolgono ai medici per attacchi di cuore legati al caldo, un’ampia percentuale di persone sta assumendo questi farmaci per il cuore.

Ha scoperto che gli utenti che assumevano beta-bloccanti o farmaci antipiastrinici avevano maggiori probabilità di avere attacchi di cuore nei giorni più caldi rispetto ai giorni di controllo. L’uso di farmaci antipiastrinici è stato associato a un aumento del rischio del 63% e dei beta-bloccanti a un aumento del 65%. Le persone che assumevano entrambi i farmaci avevano un rischio maggiore del 75%. Coloro che non hanno assunto questi farmaci non hanno avuto un aumento del rischio di infarto nelle giornate calde.

Lo studio non dimostra che questi farmaci causino attacchi di cuore, né che rendano le persone più vulnerabili agli attacchi di cuore. Sebbene sia possibile che abbiano aumentato il rischio di attacchi cardiaci indotti dal caldo, è anche possibile che la sottostante cardiopatia dei pazienti spieghi sia gli appuntamenti che la maggiore suscettibilità agli attacchi cardiaci dovuti al caldo.

Tuttavia, gli esperti ritengono che i pazienti che assumono questi due farmaci abbiano un rischio maggiore. Durante le ondate di caldo, dovrebbero davvero prendere precauzioni, come strategie di raffreddamento come usare il condizionatore d’aria a casa o andare in luoghi pubblici climatizzati.