Gli scienziati britannici del King’s College di Londra ritengono che tra 40 anni quasi la metà delle persone morenti avrà bisogno di cure palliative.

Le cure palliative sono chiamate le cure necessarie per i pazienti e i loro cari che devono affrontare malattie mortali che causano gravi sofferenze nel paziente. L’essenza di tale assistenza è facilitare il resto della vita e della morte di una persona.

Secondo i ricercatori, entro il 2060, circa 48 milioni di persone nel mondo ogni anno (questo è il 47% di tutti i decessi) moriranno in agonia legata al loro stato di salute, cioè avranno bisogno di cure palliative. Si tratta dell’87% in più rispetto al 2016. La stragrande maggioranza di queste persone (83%) vivrà in paesi a basso e medio reddito.

Gli scienziati hanno anche calcolato che la quota di persone bisognose di cure palliative aumenterà in tutti i Paesi del mondo, ma l’incremento maggiore si osserverà nei Paesi a basso reddito: del 155% dal 2016 al 2069. Nei paesi ad alto reddito, il 57% in più di persone morirà in cure palliative entro il 2060.

Molto spesso, la morte associata a gravi malattie e sofferenze minaccia gli anziani. Questa tendenza continuerà. La percentuale di persone con più di 70 anni tra i morenti che necessitano di cure palliative aumenterà del 183% entro il 2060.

Molto spesso, le persone che muoiono di cancro (entro il 2060 la percentuale di tali pazienti aumenterà del 109-120% e ammonterà a 16 milioni di persone) e di demenza (con un aumento del 264% a 6 milioni di persone all’anno) necessitano di cure palliative più spesso.

I ricercatori sottolineano che le cure palliative possono alleviare le sofferenze sia del paziente che della sua famiglia, fanno risparmiare denaro sia all’assistenza sanitaria che alla società nel suo insieme. Allo stesso tempo, oggi solo il 14% delle persone bisognose di cure palliative nel mondo le riceve, soprattutto nei paesi ad alto reddito.