Una nuova ricerca della McMaster University mostra che i bassi a bassa frequenza ci fanno davvero ballare, anche quando non riusciamo nemmeno a sentirli.

I ricercatori canadesi hanno monitorato le persone che ballavano durante un concerto con gadget di tracciamento sensibili al movimento. Hanno scoperto che i partecipanti ballavano l’11,8% in più quando venivano riprodotti bassi a bassissima frequenza dagli altoparlanti.

A una frequenza sufficientemente bassa, il suono può solo essere sentito, non sentito affatto, quindi i ricercatori suggeriscono che la sensazione delle vibrazioni a bassa frequenza può causare la danza, ma il suono non ha nulla a che fare con esso. Lo studio è stato condotto nel teatro universitario. È dotato di motion capture 3D, un sistema audio in grado di riprodurre vari ambienti di concerti e altoparlanti avanzati in grado di riprodurre frequenze estremamente basse che sono invisibili all’orecchio umano.

Oltre alla frequenza del movimento, i visitatori hanno sperimentato anche sensazioni corporee “piacevoli”, che hanno contribuito al desiderio di muoversi durante l’inclusione dei bassi bassi. I bassi a frequenza molto bassa non possono essere ascoltati, ma possono essere percepiti attraverso le vibrazioni, consapevolmente o meno. La sensazione di vibrazione attraverso il tatto e l’interazione tra l’orecchio interno e il cervello sono strettamente correlate al sistema motorio.

Pertanto, i ricercatori suggeriscono che questi processi fisici funzionano nella connessione neurologica tra musica e movimento e possono aggiungersi all’elenco delle straordinarie proprietà della musica, oltre che essere utilizzati per incoraggiare le persone a muoversi di più.