I principali clinici e ricercatori medici in India riferiscono che “l’influenza del pomodoro” nei bambini non è altro che una malattia virale comune, ben nota e abbastanza lieve.
L’influenza del pomodoro prende il nome dalla comparsa di vesciche rosse e dolorose su tutto il corpo che aumentano gradualmente fino alle dimensioni di un pomodoro. Questa infezione si sta diffondendo tra i bambini in India e ha suscitato molto scalpore nei media. Gli esperti chiedono ora la fine del panico e la ritrattazione delle pubblicazioni che riportano che “i sintomi primari osservati nei bambini con influenza da pomodoro sono simili a quelli della chikungunya, tra cui febbre alta, eruzioni cutanee e forti dolori articolari”. Questa descrizione dei sintomi è stata contestata come “ridicola” da Aravind Regukumaar, che dirige il dipartimento del Trivandrum Medical College. “Inoltre, non è scientifico nominare le malattie dopo le verdure”, chiarisce l’esperto.
I ceppi responsabili dell’attuale epidemia sono stati identificati dallo State Institute for Advanced Virology di Tonnakkale come enterovirus (virus trasmessi attraverso l’intestino) Coxsackie A16 e A6. La malattia stessa corrisponde alla ben studiata sindrome mano-piede-bocca nei bambini. L’unica piccola differenza è che ora anche gli adulti ne soffrono, sebbene la malattia negli adulti sia molto più lieve.
Per quanto riguarda la connessione precedentemente sospettata di questa infezione con COVID-19, gli esperti hanno spiegato: “I focolai di sindrome da enterovirus sono stati associati all’apertura delle scuole in Kerala alla fine del 2021, dopo che sono rimaste chiuse per quasi due anni, durante i quali la SARS il tasso nello stato era basso a causa di rigide restrizioni. La riapertura delle scuole ha cambiato il panorama e creato un ambiente per la diffusione di questa e di altre infezioni virali”. Gli scienziati riassumono: la malattia ci è ben nota e non c’è motivo di preoccuparsi.