Gli scienziati neozelandesi del Centro di neuroendocrinologia dell’Università di Otago hanno scoperto l'”anello mancante” tra stress e infertilità e sono vicini allo sviluppo di un nuovo metodo per aumentare la fertilità.

Ciò è diventato possibile grazie ai metodi apparsi negli ultimi anni per tracciare e regolare l’attività di gruppi selezionati di neuroni. In questo caso, gli scienziati erano interessati all’attività delle cellule nervose nell’ipotalamo che producono l’ormone RFRP (RFamide related peptide). Riduce la sintesi degli ormoni ipofisari dal gruppo delle gonadotropine – luteinizzante (LH) e follicolo-stimolante (FSH), che porta alla soppressione della fertilità (la capacità di fertilizzare).

Gli scienziati hanno dimostrato che i neuroni produttori di RFRP diventano attivi in situazioni stressanti. Molto probabilmente, rispondono a un aumento dei livelli di cortisolo. E la loro attività porta all’oppressione del sistema riproduttivo.

I ricercatori sperano che bloccando questi neuroni con i farmaci, saranno in grado di superare l’infertilità causata dallo stress cronico. E sarà un metodo fondamentalmente nuovo di trattamento dell’infertilità.

È anche importante che esistano già farmaci potenzialmente efficaci, ma non sono ancora stati approvati per il trattamento degli esseri umani, quindi potrebbero aver bisogno di ulteriore sviluppo, specificano gli scienziati.