Gli scienziati dell’Università della California a Los Angeles hanno scoperto che le sigarette elettroniche influiscono negativamente sul cuore e sul sistema nervoso autonomo. Ciò significa che lo svapo può essere considerato un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Lo studio ha coinvolto 23 vapers sani di età compresa tra 21 e 46 anni. Nessuno di loro fumava sigarette normali o assumeva farmaci da prescrizione al momento dello studio. Il gruppo di controllo comprendeva 19 persone che erano anche sane e non fumavano affatto. Tutti i partecipanti al progetto sono stati attentamente esaminati. In particolare, gli scienziati erano interessati alle sfumature della frequenza cardiaca e della respirazione dei soggetti, nonché agli esami del sangue.
È noto che il lavoro di tutti gli organi interni è controllato dal cosiddetto sistema nervoso autonomo, che consiste in divisioni simpatiche e parasimpatiche. In particolare, il reparto simpatico è coinvolto nella stimolazione del cuore, comprese le “situazioni di emergenza”, e il reparto parasimpatico è coinvolto nel rilassamento. A seconda della loro attività, l’equilibrio vegetativo cambia.
Si è scoperto che negli utilizzatori di sigarette elettroniche l’equilibrio autonomo è spostato verso la parte simpatica del sistema nervoso. Cioè, il corpo umano è in uno stato stressante. Inoltre, gli utilizzatori di sigarette elettroniche avevano una maggiore ossidabilità delle lipoproteine a bassa densità. Nel complesso, ciò significa che l’uso regolare di sigarette elettroniche ha un impatto negativo significativo sul sistema cardiovascolare umano.
Gli autori dello studio indicano che è la nicotina, che è il principale ingrediente biologicamente attivo nell’aerosol della sigaretta elettronica, a causare vari effetti fisiologici avversi che aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiache e vascolari.