Ti ho visto, caro amico?
Oppure era un sogno sbagliato,
Un sogno vago e una malattia infuocata
Hai ingannato la mia immaginazione?
Nei momenti di cupa malattia mortale
Tu, gentile fanciulla, mi stavi sopra
Nei panni di un guerriero con goffaggine piacevole?
Allora, ti ho visto; i miei occhi spenti hanno riconosciuto
Bellezza familiare sotto questo abbigliamento militare:
E in un debole sussurro ho chiamato il mio amico…
Ma ancora una volta nella mia mente i sogni cupi erano timidi,
Ti stavo cercando con mano debole nell’oscurità…
E improvvisamente sento il tuo respiro, le lacrime
E un bacio umido su una fronte infuocata…
Immortali! con quale entusiasmo
I desideri, la vita, il fuoco ha attraversato il cuore!
Ho bollito, tremato.
E sei scomparso come un bel fantasma!
Un amico crudele! mi tormenti con estasi:
Vieni, l’amore mi sta uccidendo!
Nel silenzio di una notte solidale
Appari, maga! fammi vedere di nuovo
Sotto il formidabile shako i tuoi occhi celesti,
Sia il mantello che la cintura da combattimento,
E gambe decorate con scarpe da rimprovero.
Non esitare, sbrigati, mio adorabile guerriero,
Vieni, ti aspetto. La salute è un buon regalo
Gli dei mi hanno rimandato indietro,
E con essa dolci ansie
Amore misterioso e scherzi giovanili.