La pleurite (codice ICD 10 – R09.1) è una lesione infiammatoria della pleura parietale e viscerale di varie eziologie. Questa malattia può svilupparsi sotto l’influenza di una flora infettiva non specifica o specifica, con tumori maligni, danni diffusi al tessuto connettivo e così via. Inoltre, in alcuni casi, viene diagnosticata una forma idiopatica di questa patologia, che ha una natura inspiegabile. In questo articolo parleremo dei principali sintomi della pleurite e della sua diagnosi.
I principali sintomi della pleurite
Prima di considerare il quadro clinico caratteristico della pleurite, è necessario comprenderne la classificazione. Questo processo infiammatorio può essere secco (non accompagnato da accumulo di essudato nella cavità pleurica) ed essudativo (caratterizzato dall’accumulo di versamento pleurico). Un numero sufficientemente elevato di pazienti sviluppa inizialmente una pleurite secca, che poi si trasforma in una forma essudativa.
Da un punto di vista clinico, la pleurite secca si manifesta dal dolore, localizzato al petto. Il dolore si intensifica con qualsiasi attività motoria, inclusi tosse, respiri profondi e così via. Cercando di alleviare le sue condizioni, il paziente occupa una posizione forzata dalla sua parte dalla lesione.
Il respiro di una persona malata è superficiale, durante l’esame si può notare che la metà colpita del torace è nell’atto di respirare.
In alcuni casi, sintomi come un aumento della temperatura corporea ai valori subfebrili, debolezza e malessere, si verificano brividi.
Man mano che l’essudato si accumula nella cavità pleurica, la sindrome del dolore viene sostituita dalla pesantezza laterale. Il quadro clinico è completato da mancanza di respiro gradualmente crescente, moderata colorazione cianotica della pelle. All’esame, puoi vedere che gli spazi intercostali sul lato della lesione sono levigati.
La pleurite essudativa è caratterizzata da un aumento della sindrome da intossicazione generale sotto forma di febbre febbrile, debolezza, diminuzione dell’appetito e così via.
Più aumenta il volume del versamento pleurico, più la funzione respiratoria e l’attività cardiovascolare sono disturbate.
Metodi per diagnosticare la pleurite
La pleurite può essere sospettata già sulla base di manifestazioni cliniche concomitanti. È obbligatorio condurre una raccolta approfondita di reclami e anamnesi, un esame obiettivo.
Il ruolo principale in termini di diagnostica è dato ai metodi strumentali, vale a dire i raggi X dei polmoni e gli ultrasuoni. Nel 2014, scienziati della First St. Petersburg State Medical University. acad. IP Pavlova ha pubblicato un lavoro, secondo i cui risultati è emerso che l’ecografia è più sensibile in termini di diagnosi della pleurite essudativa e consente di rilevare l’accumulo di già 100 ml di essudato, mentre la radiografia è informativa con un accumulo di almeno 200 ml.
La conferma definitiva della diagnosi si basa sulla puntura pleurica seguita dall’esame citologico e batteriologico dell’essudato risultante.