La prostatite cronica è una delle malattie più comuni del sistema genito-urinario negli uomini, caratterizzata da una lesione infiammatoria a lungo termine della prostata. Molto spesso, questa malattia viene rilevata nei maschi di età compresa tra i venti ei quarant’anni, che conducono una vita sessuale attiva. Se non trattata, una tale patologia può portare a infiammazioni secondarie dei testicoli, disfunzioni sessuali e così via. In questo articolo, esamineremo la prostatite cronica negli uomini in termini di segni clinici, parleremo di come trattarla.
Quadro clinico della prostatite cronica
Il sintomo principale della prostatite cronica è il dolore. La sindrome del dolore ha un carattere doloroso, è determinata nella regione inguinale e sovrapubica, nel perineo. Un segno caratteristico è un aumento del dolore all’inizio e alla fine della minzione, così come durante i rapporti e con l’astinenza prolungata dalle relazioni intime.
L’intensità del dolore varia per ogni singolo paziente. Per alcuni ha un carattere mite, per altri contribuisce a ridurre la capacità lavorativa, interrompere il sonno notturno.
Inoltre, il quadro clinico è completato da un aumento della voglia di urinare. Alcuni pazienti riferiscono difficoltà all’inizio della minzione, intermittenza e letargia del flusso urinario, sensazione di incompleto svuotamento della vescica. Di norma, gli uomini con questa diagnosi sono spesso costretti ad alzarsi di notte per urinare.
Nella maggior parte dei casi, ci sono problemi con la funzione sessuale. Possono essere rappresentati da un’erezione debole o eccessivamente lunga, eiaculazione precoce, diminuzione della libido e così via. Questi sintomi, di regola, hanno un effetto estremamente negativo sullo stato psico-emotivo di una persona malata.
Durante una riacutizzazione, c’è anche un certo deterioramento delle condizioni generali del paziente. Potrebbero esserci sintomi come un leggero aumento della temperatura corporea, debolezza e malessere, problemi di sonno e così via.
Principi di trattamento della prostatite cronica
Per cominciare, notiamo che l’automedicazione della prostatite cronica è inaccettabile. Eventuali farmaci devono essere assunti solo come prescritto da un medico.
Con la natura batterica del processo infiammatorio, sono indicati gli antibiotici, ad esempio i fluorochinoloni. Nel 2018, gli scienziati della Volgograd State Medical University hanno condotto uno studio, i cui risultati dimostrano l’efficacia di un fluorochinolone come la levofloxacina nel trattamento della prostatite cronica.
La durata della terapia antibatterica, di norma, è di almeno due settimane.
Inoltre, vengono prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei, gli alfa-bloccanti.
Questo metodo di trattamento come massaggio alla prostata si è affermato bene. Tuttavia, è strettamente controindicato nel periodo acuto dell’infiammazione, nonché in presenza di pietre nella ghiandola prostatica.
Il piano di trattamento può essere integrato con varie procedure fisioterapiche, come la magnetoterapia o l’elettroforesi.