Twilight

Mi innamoro del riverbero indaco di questo crepuscolo, e penso che assisto al volgere di un giorno lunghissimo. La sua luce era ormai disimparata, in settimane di piogge stizzose da indurire il cuore, ma stabilisco dopo una breve auscultazione che non si trattava di cosa definitiva. I prati intorno sono ancora umidi. Un airone prende il volo e si defila. Gli affido in consegna il mio fardello di cuori usati, non riciclabili, e i rifiuti pericolosi di una guerra all’idiozia.
Il giorno volgerà in sera e poi in una notte stellata e senza luna. L’alba mi coglierà in un sonno pesante, ogni muscolo aderente al materasso. Come un felino incollato al suo giaciglio.
Delete, delete, delete: cancello scritti, tracce, icone, immagini, mi emendo di tutto.
Il crepuscolo sorride magnanimo: non sono il primo.
Sa che questa è l’ora della depurazione, che questa è la sua ora.