#testdrive Hyundai Bayon SUV coreano eclettico bicolore e bifuel

Si può scegliere se procedere a benzina o con il vantaggiosissimo GPL

Il consumo varia da 17 a 20 km/l: il valore aggiunto è il basso costo del gas

Hyundai Bayon Bifuel è un SUV crossover spazioso, confortevole, bene assistito dai sistemi di sicurezza avanzati, stabile e sicuro alla guida, ma, visto che questi connotati li avevamo già riscontrati sul modello a benzina, concentriamo il nostro test drive sulla sua sostenibilità e sui vantaggi di un’alimentazione con doppio carburante, gas o benzina. Ovviamente la scelta spetta al conducente.

L’auto, di default, all’avvio sceglie l’alimentazione a benzina per poi passare automaticamente all’esaurimento di questo carburante nel serbatoio principale (38 l), a quella a Gas Propano Liquefatto, più comodamente GPL, o gas liquido. Avvertiamo differenze? Sinceramente, considerando il punto di vista di un automobilista che usa l’auto ogni giorno, avvertirà soltanto un lieve calo di rendimento, la sensazione che la sua Bayon improvvisamente ma non senza preavviso sia divenuta un po’ ‘mussa’, come si dice nel gergo motoristico a nordest, la culla del rallysmo.

In realtà, la Bayon Bifuel, motore di 1197 cc, 61,80 kW (84,025 CV), cambio a 5 marce manuale a cloche, mantiene la sua caratura brillante anche quando viaggiamo a gas. La conferma sulle strade della montagna, verso le Alpi Carniche e il Tarvisiano, quando uscendo dal misto la Bayon riprende la sua corsa in modo brillante per ripetersi nella rampa in salita alla ripartenza da un tornante. GPL, dicevamo: con l’aumento dei prezzi dei carburanti il suo utilizzo si sta diffondendo rapidamente.

IMG_0062IMG_0044IMG_0776BWGJ9431IMG_0081IMG_0058IMG_0086IMG_0099IMG_0106IMG_0111IMG_0799IMG_0827IMG_0843Tra i gas comustibili per autotrazione è quello considerato meno pericoloso, tanto che a differenza di altri tipi di alimentazione con la Bayon Bifuel GPL ci è consentito perfino di parcheggiare nei garage mentre nelle rimesse sotterranee ci sono stalli

 

dedicati, più arieggiati per motivi di sicurezza, ma senza alcun divieto preventivo all’accesso. Dicevano che alla riaccensione la Bayon seleziona automaticamente l’alimentazione a benzina per conederci quella a GPL allo svuotamento del serbatoio. Ma questa Hyundai, come altre, è un’auto ‘intelligente’, e se avrete effettuato una ripartenza dopo un rifornimento a GAS, alla riaccensione selezionerà prioritariamente l’alimentazione a GPL. Un tipo di alimentazione che al momento crea …dipendenza, perché il prezzo al litro, nonostante gli aumenti, non supera 0,700 euro e ciò, anche ammettendo che possa assicurare un rendimento leggermente più basso nella combustione, ci permette di viaggiare con una spesa per il carburante inferiore alla metà di quella relativa agli altri combustibili. Tutto questo si riflette in un incentivo all’utilizzo dell’auto, favorisce le scelte di giovani e famiglie per le gite del fine settimana o gli spostamenti per le pratiche sportive stagionali e così via. Ovvero, l’alimentazione a Gas Propano Liquefatto dà una mano all’economia del territorio e al benessere dei cittadini. Infatti, poco dopo l’acquisto dell’auto, dopo avere apprezzato il sensibile risparmio nella spesa per il carburante, che sarà evidente nel bilancio familiare alla fine del mese, il suo conducente imposterà il comando a led con pulsante situato sul cruscotto alla sinistra del volante in modo che la vettura funzioni prioritariamente a GPL, e dopo avere esaurito la benzina nel relativo serbatoio si dimenticherà di rabboccarlo preoccupandosi invece di raggiungere, all’occorrenza la pompa del gas liquido per rifare il pieno. Lo farà  senza riempire nuovamente quello a benzina ottenendo nel contempo il vantaggio di poter utilizzare un’auto, sia pure temporaneamente più leggera. Anche perché comincerà ad apprezzare un’auto di classe media che possa automaticamente, o a comando, dall’alimentazione a benzina a quella a gas GPL con consumi che vanno dai 17 km/l nella più pessimistica delle ipotesi, ma che arrivano senza sforzo eccessivo ai 20 km/l.

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#testdrive: Hyundai Bayon Bifuel GPL-benzina concretamente sostenibile

La versione a benzina/gas del SUV confortevole con tanta elettronica

Conviene usarla a GPL o a benzina? A voi la scelta

La ricordate? Un SUV di categoria media, spazioso e maneggevole, che nel 2021 anticipava con il suo stile prettamente tecnico-tecnologico le opzioni aerodinamiche e di design di modelli della stessa categoria, tanto da indurre i passanti a girarsi per osservarla meglio e capire se fosse un modello sperimentale o di serie. La Hyundai Byon, prende il nome da una frequentata e modaiola località turistica francese, è una vettura facile da guidare, sicura perché ha il baricentro basso e il passo e la larghezza adeguati a favorire la sicurezza sulla strada, dai consumi contenuti già nel motore a benzina di media cilindrata. E’ un modello che ha anticipato i tempi per il suo design, specialmente in Europa, del quale la Casa giapponese ha voluto fare un cavallo di battaglia nell’era dell’incertezza energetica e in assenza di strategie guida e orientamenti progettuali anche per il mondo dell’auto. Ha infatti completato la gamma di varianti della Bayon con la versione bifuel, ovviamente, senza dover apportare modifiche strutturali alla vettura, alimentabile sia a benzina che a IMG_0016 IMG_0065 IMG_9941 IMG_9908 IMG_9939 IMG_0062 IMG_0044 IMG_0776GPL. Una scelta che ha centrato il momento adatto, perché anche in Italia la diffusione delle auto elettriche si è fermata, mentre non si intravvedono ancora spiragli nei disegni di sviluppo di una rete infrastrutturale di rifornimento attraverso le colonnine elettriche, tale da giustificare l’acquisto o anche semplicemente l’uso di un EV. Questa versione, a doppia alimentazione, il passaggio da benzina al Gas Propano Liquido una volta esaurito il primo serbatoio su scelta tramite del conducente tramite un semplice pulsante si avverte appena, viene distribuita soltanto in Italia. D’altro canto viaggiare a gas significa risparmiare sensibilmente sulle spese di combustibile. Almeno, di sicuro, per quanto riguarda la Bayon si può arrivare a spendere anche la metà rispetto alla benzina, viaggiando a gas. Un altro vantaggio è il quasi raddoppio dell’autonomia complessiva. Avrete capito che l’auto consente di utilizzare il combustibile più adatto anche scegliendo manualmente l’ordine di impiego tra i serbatoi di approvvigionamento, si può avviare l’auto a benzina, e poi scegliere se continuare fino ad avere svuotato il serbatoio, senza percepire il passaggio al serbatoio del GPL, oppure fare il contrario. In ogni caso, assecondando la vostra abitudine di guida, l’auto ripartirà con lo stesso combustibile che utilizzavate quando l’avete spenta l’ultima volta. Cioè, per essere più chiaro, se ieri sera l’avete parcheggiata o lasciata in garage spegnendo il motore mentre lo facevate funzionare a gas, riprendendola la mattina dopo proseguirete automaticamente a gas. Altra precisazione: c’è di buono da dire che non esiste una grande differenza di rendimento del motore tra l’utilizzo a benzina e l’utilizzo del gas. Abbiamo accennato al fatto che questa versione viene distribuita soltanto in Italia. Da che cosa abbiamo avuto la conferma? Dal fatto che il comando per avviare l’utilizzo del GPL, un pulsante rotondo nel sotto plancia che reca anche 4 led colorati, verdi che indicano il pieno della bombola,che si spengono o diventano rossi a mano a mano che si svuota, è quello omologato che viene installato quando montate la bombola del GPL sulla vostra auto. Unico appunto, ma visti i tempi ben venga l’auto a GPL, al fatto che non esiste uno strumento più preciso che ci indichi il livello del gas nella bombola. I  consumi? Li analizziamo nella prossima puntata.

#charlieinauto3/379

#testdrive Mustang Mach E SUV compatto e denso di contenuti

La potenza (294 CV) rende entusiasmante una salita tutta sotto controllo

Linee aerodinamiche ed essenziali per l’autonomia: oltre 530 km con la guida ‘allegra

La versione proiettata a un futuro ancora incerto di una delle auto iconiche e simbolo di una fase della società americana, per molti un must anche al difuori degli USA, abbiamo visto che è potente q.b., come scriverebbero gli chef affermati descrivendo una loro ricetta. Ovvero, aggiungi la potenza Quanto Basta. La versione elettrica, e sapete che il mondo dell’automotive ha un ripensamento su questo tipo di propulsione e di tecnologia che avrà comunque vada un grande mercato, della Ford Mustang che per l’elettrificazione è stata trasformata in SUV crossover è infatti sufficientemente potente da giustificare una guida sportiva, che è nel DNA di gran parte delle auto elettriche.

Con i suoi 294 CV e ben 430 Nm di coppia dal sistema da 100 kW è in grado di arrampicarsi con energia e agilità ovunque. Una potenza tenuta costantemente sotto controllo dal complesso sistema elettronico di assistenza alla guida che forse è l’ultimo stadio prima della guida autonoma. Ricominciamo dall’aspetto: la linea è morbida e nel contempo aggressiva, si direbbe che prediliga le forme muscolose e formate, come i due parafanghi anteriori che sbucano dal cofano sagomato. Il muso, nella vista da ¾ anteriore è il riflesso di quello degli ultimi modelli della cugina coupé con motore endotermico, ovviamente privo di prese d’aria che qui non servono.

I fari invece sono i potenti sistemi a led più attuali, di tipo intelligente, che ci permetteranno di usarla in sicurezza e di guidare con serenità anche in montagna dopo il tramonto del sole, che vista la stagione arriva presto. Vista da davanti si nota come l’aerodinamica sia stata considerata prioritariamente in questo progetto, e perfino gli specchietti retrovisori sono soggetti alle leggi dell’aerodinamica. Mentre le fiancate, sempre viste da davanti, sono essenziali e rispondono alla piena disponibilità dei volumi interni.

Una ricerca attenta che si riflette non tanto nelle prestazioni, quanto nell’autonomia, che ci consente di andare dal mare, da Bibione o Lignano, al pianoro del Piancavallo, montagna che sovrasta Pordenone, e ritorno anche con una guida allegra e con tutti i servizi attivi, impianti B&O compreso, senza l’angoscia di cercare, e trovare disponibile e attiva una colonnina per la ricarica. Anzi, ci rimarrà autonomia per andare e ritornare all’indomani in città a quasi 70 km di distanza. Complice anche l’efficiente sistema di ricarica in decelerazione, da attivare con la manopola delle funzioni posta sul tunnel centrale, nella posizione L, talmente efficace che è l’attore del sistema di guida a ‘un solo pedale’ ovvero possibile utilizzando della pedaliera il solo acceleratore.

Affrontiamo la salita con oltre ¾ di ‘serbatoio’ di energia elettrica a disposizione, ma siamo distolti dalla suggestione che ci offre il tetto interamente finestrato con un vetro anti UV: ci permette di ammirare il bosco che ci circonda e apprezzare al meglio il paesaggio montano. Ci confort la consapevolezza di non disturbare la quiete della natura circostante perché pur con quasi 300 CV, la nostra Mustang, esternamente non emette rumore. All’interno invece, attivando la modalità di guida UNTAMED, a differenza che con la modalità WHISPER, più morbida, e ACTIVE, più bilanciata, si incrementa la percezione del rombo ‘sintetico’, la riproduzione, a dire il vero piuttosto efficace, del suono del sei cilindri a benzina della versione tradizionale. Non ci resta che schiacciare sull’acceleratore e iniziare a salire.

La Ford Mustang Mach E è a trazione esclusivamente posteriore, ma non illudetevi: c’è ‘tanta di quella elettronica’, come direbbe il mitico meccanico Ioan, colui che mi curava la perfetta riequilibratura del motore della mia prima auto da rally, la Fiat 127 rigorosamente di 903 cc, che pur mettendocela tutta faremo difficoltà a scomporre l’andatura e le nostre traiettorie. Soltanto nelle staccate più decise ci facciamo aiutare all’ingresso nel tornante dal comportamento sovrasterzante da ‘posteriore’ appena accennato dell’auto. Forse anche per questo la nostra salita, nei tratti dove si può stando sempre all’interno di quanto ci è concesso, è molto veloce ed efficace. Lo sarà anche la discesa, talmente controllata, con la funzione L tra le opzioni di guida, ricordate quella a ‘un solo pedale’, che ci farà considerare la Mustang Mach E tra le auto più stabili e controllate tra le centinaia che abbiamo testato.

IMG_9273 IMG_9277 IMG_9279 IMG_9285 IMG_9287 IMG_9308 IMG_9314 IMG_9342 IMG_9345 IMG_9357 IMG_9360 IMG_9414 IMG_9417 IMG_9427 IMG_9431Una costatazione che ci fa considerare quanto i progetti delle auto più recenti della Ford sono tecnologicamente balzati in avanti. Ce lo ricorda, quando riprendiamo l‘auto dal park, la tastiera elettronica ‘annegata’ nel montante della porta di guida: serve per sbloccare l’antifurto e aprire la portiera. Saliamo a bordo e riprendiamo il nostro viaggio di test-driver, lasciandoci alle spalle l’ultima neve della primavera, questa volta gustando il confort degli interni della Mach E coccolati dal sound elettronico di sottofondo che sembra quasi un musicale accompagnamento agli effetti del sistema di intrattenimento.