Quasi come il Dott. Jekyll e Mister Hyde l’unità elettrica dà una spinta stile turbo al motore da 1.469 cc e 130 CV
Tanta elettronica e funzioni di assistenza alla guida e non solo di ultima generazione
Ricominciamo da un’icona dell’automobile, un modello che si rifà a un auto, anzi un fuoristrada, oggi si direbbe Suv crossover, che è presente nella memoria e ha fatto la storia: la Jeep Renegade, che riprende il muso e la sagoma della Willy’s, la vettura fuoristrada portata in Europa dall’Esercito americano nella Seconda Guerra mondiale. L’abbiamo già provata, poi ne abbiamo guidate diverse, ma questa è la versione attuale più recente: la e Hybrid. La livrea dell’esemplare che ci è stato assegnato dall’Ufficio stampa della Jeep Italia che è quella base per questo modello è scocca bianca, tettuccio, cerchi, imperiale, passaruote e specchietti nero lucido.
Un abbinamento cromatico caro ai tifosi della Juve, ma anche a quelli, come me, dell’Udinese, che per questo modello è molto azzeccato e la rende un prodotto giovane, che ha molto fans tra la generazione teen, ma che piace a molti. Il look è completato con efficacia dalla stella in nero opaco iscritta in un cerchio che contraddistingue i modelli più performanti. Ciò che colpisce subito, salendo a bordo, sono i due grandi schermi del cruscotto full HD 10,25”e del display centrale che è sempre full HD da 10.1’ di diagonale, e contiene una marea di funzioni e di opzioni sulle quali mi soffermerò nelle prossime puntate. Il cruscotto dispone di quattro visualizzazioni principali.
Ma non è questa la nota distintiva principale della nuovissima Jeep Regenade e Hybrid. Dal cruscotto si capisce che ha una doppia personalità, perché se in basso a destra c’è l’indicatore del livello del carburante, il serbatoio contiene circa 38 litri, in basso a sinistra c’è invece quello del livello di carica della batteria che serve a farci decidere se, in città, ci potremo muovere in modalità EV. Questa Jeep è ibrida, si autoricarica la batteria in decelerazione e si può muovere in EV fino a 50 km/h. Quanto basta per gli spostamenti nel traffico delle metropoli tra una coda e l’altra per alcune centinaia di metri senza farci spendere un solo centesimo di carburante o di ricarica elettrica. Il motore elettrico gestisce le manovre di parcheggio, le ripartenze, la marcia ad andatura regolare.
Nella ripartenza il motore endotermico si innesta in seconda o terza e così ci ha già fatto risparmiare carburante. Quando si muove in modalità elettrica emette un suono di avvertimento con una frequenza non fastidiosa ma ben udibile che si fa subito notare da ciclisti e pedoni. È sufficiente premere un po’ di più il pedale dell’acceleratore per mettere in moto il motore termico, a benzina, quattro cilindri in linea turbo da 1.469 cc., 096,00 kWh, 130 CV e 240 Nm di coppia che si registra già a 1.500 giri; pesa 1420 kg ed è a trazione anteriore. Appena ci liberiamo dal traffico della metropoli lombarda pensiamo a come va la Jeep Renegade e Hybrid, che si distingue soltanto una ‘e’ in verde brillante applicata sul portellone posteriore.
Il motore termico è supportato da uno elettrico da 15 kW sostenuto da una batteria da 0,8 kW, che ci consentirà di spingerla da 0 a 100 km/h in meno di 10’, ma soprattutto di andare oltre, verso il limite di velocità autostradale in una manciata di secondi. Il cambio che ce lo consente è automatico a doppia frizione e sette rapporti, a leva a cloche è molto accessibile e ‘docile’ e permette anche di cambiare manualmente per non toglierci questo piacere della guida. Ma il cambio automatico esplica già da solo autonomamente la sua funzione in modo egregio. Ma non vi posso svelare tutto in questa prima puntata del test drive. Quindi parcheggio, con il sistema automatico della Jeep Renegade, e ci godiamo la serata nel cuore della metropoli.
Carlo Morandini
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