#JeepAvenger benzina crossover versatile e sicuro anche su strada normale

Non solo fuoristrada ma è performante anche su asfalto in montagna

La scelta dei rapporti e lIMG_7400 IMG_7402 IMG_7408 IMG_7409 IMG_7411 IMG_7415 IMG_7418 IMG_7425 IMG_7427 IMG_7483a coppia di 205 Nm permettono consumi adeguati

Dire Jeep è sinonimo di fuoristrada tale è la reputazione della Casa americana, oggi prodotta Stellantis, e dei suoi prodotti offroad. In effetti, anche Avenger è un fuoristrada completo, munito di bussola integrata, strumenti per monitorare un fuoristrada più spinto, assistenza alla guida avanzata, funzioni d’uso del motore e di sospensioni e assetto che si adeguano perfettamente alle nostre attese visto che è sufficiente selezionare con il comando facile e dedicato il tipo di terreno o fondo sul quale ci stiamo muovendo o per muovere, e il gioco è fatto, la sicurezza è garantita. Ma il bello delle Jeep, quelle veramente tali, sta nella loro estrema duttilità. Come la sorella maggiore Renegade, l’Avenger, stiamo provando il modello a benzina turbo-assistito ma ci sono anche le versioni ibrida ed elettrica, è assolutamente affidabile, stabile, sicura non soltanto su ghiaia, sterrato, sabbia, neve, fango, ma anche sull’asfalto. Come la Renegade, e stavolta saliamo in montagna, della quale è più corta di 17 cm e ciò può risultare utile nella montagna più complicata o nel fuoristrada, AVenger, a trazione anteriore, vi potrà stupire per la decisione con quale vi asseconda nell’affrontare le curve e i tornanti, il misto, le esse: vi permetterà di staccare molto più lungo rispetto ad altre auto più basse e stradali e apparentemente più indicate per la guida sportiva. Una volta testato il meccanismo, vi divertirete nell’entrata e nell’uscita dalle curve su asfalto, perché rimarrà sempre inchiodata alla strada. Anche in discesa la sensazione che avrete al volante sarà quella di guidare un’altra vettura, tale sarà il risultato quasi sorprendente perché al di là delle aspettative. Motore a benzina a tre cilindri di 1199 cc da 74 kW, 101 CV, con il cambio manuale a 6 marce. Anche con i cerchi da 18’, comodi nel fuoristrada dove aiutano ad attutire le asperità e le buche, sono d’aiuto sull’asfalto con la gommatura adatta perché rendono ancor più stradale l’Avenger. Ciò, nonostante sia alta da terra 20 cm. Come abbiamo detto, non è certo la stabilità che le manca, alla quale si affianca la sensazione provata dal posto di guida di essere al volante di un’auto di dimensioni di classe superiore. Ritorniamo alla guida: saliamo in montagna. Tre sono le modalità di guida per l’asfalto, con il selettore dietro alla leva del cambio, posto accanto a quello del freno di stazionamento elettrico: la prima è ECO, per la guida più risparmiosa, che però è consigliabile in pianura anche se, come abbiamo verificato, si può usare tranquillamente pure in salita perdendo un po’ di spunto nelle ripartenze. Una carenza non molto incisiva grazie alle prime marce che sono abbastanza corte per permetterci di inserire i rapporti più lunghi sulle strade di pianura, ma che tengono anche in montagna. Se avrete un carico di peso maggiore o tre o quattro passeggeri converrà salire in NORMAL, che assicura una marcia più decisa anche se comporterà un consumo di carburante leggermente maggiore. Se vi volete divertire di più c’è la modalità SPORT, quella che rende il motore a benzina più performante e fa cantare meglio la turbina e attiva la modalità più suggestiva del cruscotto-schermo digitale in 3D, che ci riporta sullo sfondo anche la mappa e il percorso che abbiamo scelto sul navigatore. Nel frattempo si è messo a piovere, e questa volta la pioggia è arrivata a proposito, perché ci permette di testare la Avenger anche in condizioni di asfalto di montagna con scarsa aderenza. Ormai ve l’aspettate già il commento a questa parte della prova su strada che ha confermato le considerazioni precedenti, ovvero che anche questa Jeep rimane piantata sull’asfalto anche spingendo sull’acceleratore e nelle staccate in discesa. Infatti, anche prima dei tornanti sui quali siamo arrivati veloci, non ha avuto bisogno di essere assistita con tecniche particolari, ma è sempre rimasta da sola dove avevamo messo le ruote, mentre in frenata ha risposto anche in questo caso alle attese. Anche in accelerazione in salita pur risultando brillante nella funzione SPORT ha sempre anticipato la possibilità che si avvertisse una di perdita di aderenza. Un risultato significativo se si considera che il motore ha una coppia di 205 Nm a 2500 giri, che nonostante sia palesemente robusta pesa ‘soltanto’ 1100 kg, e che in pianura vada da 0 a 100 km/h in 10”. Si tratta dunque di un modello di fuoristrada sufficientemente performante e rassicurante alla guida. Rientrando dalla montagna, giochiamo un po’ con le funzioni e gli accessori della nostra Avenger e ci gustiamo l’ottimo impianto stereo, poco disturbato dal motore che ancorché a tre cilindri non emette il caratteristico rumore di questo tipo di propulsore, ma un sound quasi da auto di categoria superiore. L’ambiente di guida per un’attività al volante rilassante può essere arricchito dalle luci di cortesia, che contornano il cruscotto alla base del parabrezza sul quale, com’è tradizione, a destra in basso è stampato il logo-silouette della Jeep, ancorché riferito alla sagoma della iconica ’ Willys’. Su Avenger, le luci di cortesia, ben diffuse ed efficaci e armonizzate con l’impianto di intrattenimento si comandano sul display centrale cliccando sui loghi caratterizzati con la sagoma del radiatore e i due grandi fari tondi, del colore prescelto. Così si comandano anche le luci di cortesia e la colorazione è consona ai colori dell’Avenger, brillanti e giovani. Si sta facendo buio e non possiamo che apprezzare i fari dedicati a questo modello, a led, molto efficaci per l’intensità, la profondità e la larghezza del fascio di luce, ma azzeccati anche esteticamente.

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