#Daciaduster #Bifuel Divertente in montagna anche a GPL

Privilegiamo gli spostamenti a gas come gran parte dei proprietari

Tenuta di strada, spunto con la coppia di 170 Nm, impianto frenante: promossa anche sui passi alpini

Due serbatoi, per la benzina da 50 l e per il gas GPL da 33,6 l, un peso di 1250 kg, un buon rendimento del motore da 996 cc, il cambio ben calibrato a 6 marce consentono un consumo di 4,5 l x 100 km, e rendono la nuova Dacia Duster Bifuel un’auto sostenibile, senza dover rinunciare alla sua vocazione crossover.

Abbiamo visto che è affidabile, sullo sterrato come nelle condizioni più difficili, e visto che dispone di una coppia massima di 170 Nm a 2450 giri vediamo se ci è utile e andiamo a verificare autonomia e rendimento in salita e in montagna. Una strada che fa al caso nostro è quella che da Sacile, dalla pianura pordenonese e dalla pedemontana sale sull’Altipiano del Cansiglio. È una strada cara ai ciclisti e ai motociclisti, e per questo, specialmente nel primo tratto stretto dopo avere attraversato le vigne del Glera, la varietà con la quale si produce il Prosecco. e con le curve impegnative e tornanti che seguono è bene essere prudenti.

Partiamo ovviamente a gas GPL,

perché assicura maggiore rendimento. Questa, che è l’ultima versione della Dacia Duster, ancor più di quelle precedenti non risente delle abitudini di guida del conducente con una guida fluida e sicura anche nelle ripartenze in salita. La coppia massima a 170 Nm è d’aiuto proprio in queste condizioni.

Già detto ampiamente di confort e accessori, ricordiamo che monta gomme invernali performanti e ci permetteranno di divertirci, specialmente in discesa, ma anche con bassa o scarsa aderenza, mentre la trazione anteriore ci metterà del suo per farci superare i tratti innevati e ghiacciati o lo sterrato granuloso delle piste forestali, come quelle che vanno verso il circuito delle malghe del Cansiglio. Anche se non potremo raggiungerle, perché il percorso dedicato, l’unico da affrontare in auto, in inverno non è interamente praticabile per l’innevamento.

Il baricentro basso, forse anche il secondo serbatoio per il gas, ne aumentano la stabilità e la tenuta in ogni condizione. La situazione meteo di primavera, anche se siamo in mezzo alle Alpi, ci da’ modo di spingere sull’acceleratore per avere la conferma dell’efficacia dell’alimentazione a GPL. Ovvero di cercare di capire la differenza tra l’utilizzo a benzina e quello a gas, che è percettibile soltanto in condizioni estreme. Poi imbocchiamo una strada che ci conduce nel cuore della foresta del Cansiglio, come accennato, e verso le malghe, tra le Regioni del Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

La Dacia Duster Bifuel anche in queste condizioni, un mix tra lo sterrato e tratti di asfalto sconnesso, è divertente e confortevole nel contempo. Così, ci siamo ritrovati in un viottolo stretto con una frana che non ci permetteva di ripartire. Di grande aiuto è stato il sistema di telecamere a 360 gradi, per poter vedere esattamente dove stavamo posizionando le ruote della nostra auto.

Sbucando sull’altopiano del Cansiglio da una delle splendide piste e strade che scorrono nel bosco ci imbattiamo in una strada completamente innevata e ghiacciata, e anche in queste condizioni i controlli elettronici per l’assistenza alla guida della Dacia Duster ci supportano adeguatamente. Ora ci possiamo godere il paesaggio e l’estensione del pianoro che rivela numerosi scorci e paesaggi suggestivi, assieme a numerose occasioni di trekking e svago, per le camminate in mezzo alla naturaIMG_1423 IMG_1431 IMG_1436 IMG_1443 IMG_1450 IMG_1465 IMG_1461 IMG_1484 IMG_1486 IMG_1492 IMG_1499 IMG_1518 IMG_1528 IMG_1532 IMG_1557 IMG_1570 IMG_1572 IMG_1573 IMG_1593.

#charlieinauto3/385  #provavintage

#testdrive #DaciaDuster GPL DFULL affidabile e stabile anche in fuoristrada

Il test sulle ghiaie del Cellina dove scorre la Italian Bahia

Sostenibile e affidabile se la cava anche sulle piste della Italian Bahia

Dacia Duster 4X2 10 TCe 100 CV GPL DFULL, ossia il modello #bifuel.

“L’abbiamo capito” – commenterà qualcuno di voi, ma il capitolo bifuel, con l’occasione di questa prova dell’auto che monta questo sistema d serie merita ulteriore attenzione. C’è chi, scherzando, sostiene che GPL, anziché per Gas Propano Liquefatto stia per Gas Perfetto per l’Automobile. In effetti questo tipo di alimentazione, abbinato alla benzina, è ecologico, economico e sicuro. Quello sfruttato assieme alla benzina dal sistema ECO-G della Dacia è un gas che si estrae dove giace il petrolio. La tecnologia di carburazione a GPL è strumento di lavoro per i tecnici da diversi decenni. Viene definita sicura, affidabile e semplice. Tant’è che Dacia la propone dal 2010.

I vantaggi per gli automobilisti?

Come il diesel assicura una maggiore percorrenza a un costo minore. Infatti il oprezzo alla stazione di servizio è più basso rispetto agli altri combustibili e nella combustione produce minori emissioni e polveri sottili. La vendita delle auto a GPL è aumentata negli ultimi anni in conseguenza dell’aumento del costo degli altri carburanti. Assecondando questa tendenza, Dacia propone il GPL bifuel ECO-G su tutta la gamma di motori termici, dalla Sandero, alla Sandero Stepway, alla Logan, al Nuovo Duster, al nuovo Jogger. Con una garanzia di 3 anni o 100 mila km.

Un altro vantaggio rispetto alle auto che sono invece alimentare a metano è che la bombola del GPL non ruba spazio al bagagliaio. La scelta della Dacia è stata premiata dagli automobilisti, visto che nel 2020 una Dacia su 5 vendute era bifuel mentre nel primo semestre del 2021 le Dacia bifuel vendute erano i 28 per cento del totale delle vendite. Tornando ai dati tecnici, con un pieno di GPL più quello di benzina, la Dacia Duster ha una autonomia che va oltre i 1100 km. A GPL il motore consuma circa il 15 per cento in più di combustibile, ma il costo al litro di questo gas è del 40 per cento inferiore rispetto alla benzina. Quindi in poco tempo si riesce a ammortizzare l’acquisto dell’auto bifuel.

Con l’impianto montato di serie, il rifornimento avviene dal bocchettone situato all’interno dello sportello che ripara anche quello della benzina, mentre un altro vantaggio sta nel fatto che il livello del gas è monitorato alla pari di quello della benzina dall’indicatore che fa parte del display del cruscotto. Ma oggi, dove andiamo con la Dacia Duster bifuel?

Ci spingiamo verso la pedemontana pordenonese per infilarci sul greto del Cellina, dove paesaggi quasi lunari si alternano ai magredi del torrente alpino. Su questi percorsi si svolge l’Italian Bahia. Ci inseriamo in una di queste piste vedere come va il crossover Dacia Duster sulle ghiaie del torrente. Eravamo arrivati fin qui in modalità ECO per verificare i consumi, ma ora riporto la funzionalità del motore in modalità NORMALE perché con il fondo ghiaioso ci servirà più potenza. E i 100 CV del motore TCe GPL DFULL sono sufficienti per trarci d’impaccio anche tra le insidiose pietre del Cellina, e il motore, come già detto brillante sull’asfalto, non soffre nemmeno nel fuoristrada.IMG_2153IMG_2153IMG_2165IMG_2156IMG_2168IMG_2169IMG_2177IMG_21791IMG_2183IMG_2184IMG_2185IMG_2198IMG_2192

#charlieinauto3/383  #provavintage  

#testdrive #Daciaduster 4X2 1.0 TCe 100 CV GPL DFULL per un uso ecologico dell’auto

L’alimentazione a GPL la rende davvero sostenibile

LIMG_2079IMG_2080IMG_2081IMG_2095IMG_2098IMG_2100IMG_2106IMG_2108IMG_2115 IMG_2136 IMG_2142’impianto è monitorato dall’indicatore del livello del serbatoio del gas

Nuova Dacia Duster Bifuel, perché è alimentata sia a benzina che a GPL. Ovvero, possiamo scegliere con che carburante utilizzarla, come abbiamo visto, cambiando combustibile anche in corsa, per passare dal serbatoio della benzina alla bombola del gas o viceversa. Innanzitutto, occorre ricordare che il Gpl, o meglio il sistema di alimentazione anche a Gpl, che troviamo prevalentemente abbinato all’alimentazione a benzina ma sarebbe ancor più conveniente sulle auto con motore diesel, al giorno d’oggi è sicuro. Tant’è che le auto alimentate a Gpl come quelle bifuel benzina-gpl, sono ammesse anche nei parcheggi sotterranei. Ma perché viaggiare a Gpl e non a benzina? Perché alimentando con il Gpl i motori a benzina il rendimento non cambia di molto né, soprattutto, variano in modo significativo le prestazioni. La convenienza deriva dal costo del Gpl, che è esponenzialmente più basso rispetto a quello della benzina, e si aggira su 0,7 euro al litro. Che cosa significa? Che se per esempio utilizziamo l’auto con una media di 25 mila km con un chilometraggio medio giornaliero di 120 km e percorriamo strade di tipo misto, sia urbane che extraurbane come le autostrade, e, ancora, percorriamo ogni anno circa 5 mila km per le vacanze, con la Dacia Duster 4×2 1.0 TCe 100 CV GPL DFULL, consumando 7,8 l/100 km in media spenderemo ogni mese circa 270 euro, ovvero meno della metà di quanto ci costerebbe muoverci a benzina. Beh, ora la proviamo fuori città. Il volante è confortevole e assicura sempre una buona presa, i sedili sono avvolgenti e utili anche per il fuoristrada; sono ricoperti in tessuto resistente agli eventuali imprevisti di un uso fuoristrada. Perché si tratta di un Suv crossover, che è studiato anche per andare fuoristrada. Un esempio è il sistema di telecamere a 360° che permette di manovrare anche nei siti angusti o nelle situazioni difficili o scomodo, ma è utilissimo nei parcheggi. Le immagini riportate dal grande display centrale touchscreen (8’) sono luminose e limpide, mentre è possibile collegare direttamente il telefonino allo schermo anche tramite wireless. L’impianto di intrattenimento è di qualità, mentre sono a disposizione prese Usb sia sotto il cruscotto che per i passeggeri dei sedili posteriori. Gli interni sono allestiti con foggia sportiva e arricchiti da rifiniture color bronzo nelle prese d’aria, così come all’esterno la firma sul portellone posteriore e il nome dell’auto sulle fiancate. Siamo saliti a bordo facendo riconoscere in avvicinamento la chiave a scheda che attiva l’antifurto in allontanamento con avviso sonoro. Partiamo, il tasto di accensione è al volante, mentre il cambio è a sei marce, riscontreremo che con un uso ‘brillante’ il consumo sarà di oltre 6 l/100 km viaggiando in modalità ECO (si attiva con un tasto vicino al cambio sulla plancia dove ci sono i comandi per lo start & stop e per l’attivazione sei sensori di parcheggio e delle telecamerw, mentre in modalità normale salirà a 6,5 l/100 km. A 130 km/h il consumo riscontrato è di 10,7 litri per cento chilometri. Un dato significativo è che sommando l’autonomia della Dacia con l’alimentazione a benzina con la percorrenza assicurata dal GPL arriviamo a 1200 km. Un’autonomia confortante per chi desidera viaggiare.

#charlieinauto3/382     #provavintage

 

#testdrive: Hyundai Bayon Bifuel GPL conferma la sua sostenibilità anche in montagna

La differenza tra costo della benzina e del gas ci induce a usare prevalentemente il GPL

Su strade di montagna l’indicatore del consumo presenta gli stessi valori della guida in pianura

Proprio in questi giorni esplodono le contraddizioni tra imposizioni energetiche verso una transizione ‘green’ non concertata e le ricadute sulla società, sui consumi, sugli automobilisti. A farne le spese sono per buona parte anche le Case automobilistiche che si sono lanciate in una corsa contro il tempi per individuare soluzioni alternative per ora davvero soltanto tali e spesso ipotetiche. Ecco dunque che la nostra Hyundai Bayon Bifuel a GPL e benzina verde balza a pieno titolo alle cronache dei test driver. Perché il prezzo del Gas Propano Liquido è sempre concorrenzialmente stabile, e come in questo caso, il rapporto tra costo del combustibile e consumi è davvero vantaggioso.

Il motore ‘1200’, in realtà di 1197 cc, da 61,80 kW, ovvero quasi 90 CV, con il cambio manuale a 5 marce (a cloche) risulta il propulsore ideale per questo Suv con ispirazione fuoristrada, molto spazioso, che forse proprio in questa versione con due possibilità di alimentazione trova la ricetta ideale. Abbiamo già ricordato che la sicurezza attiva e quella passiva di quest’auto coreana è elevata e i controlli elettronici sono in grado di farci viaggiare con serenità e in sicurezza.

Quindi, riproponiamo un test drive sui consumi. Ricordiamo anche che la versione GPL bifuel è destinata al solo mercato italiano, ricettivo perché la colonnine di gas liquido nei distributori di carburante sono diffusi sul territorio. Anche questo fattore indica che di auto a GPL ce n’è parecchie, e probabilmente anche diversi mezzi di trasporto leggero.

Essendo un allestimento riservato al mercato italiano, l’impianto GPL non è stato installato nella fase di costruzione, bensì dalla Hyundai Italia. Per questo, l’interruttore per attivare l’alimentazione a gas rispetto a quella a benzina, che si avvia prioritariamente all’accensione, è del classico tipo supplementare, viene applicato sul cruscotto accanto al piantone dello sterzo, a sinistra, e contempla anche 4 led colorati, verdi, a indicare il livello del gas nella bombola. Il led rosso segnala che il gas è in esaurimento. Il passaggio dall’alimentazione a benzina a quella a gas, a esaurimento della prima, è automatico e non si avverte mentre si è alla guida. Anche le prestazioni con l’alimentazione a gas non calano in modo percettibile. Se ne può accorgere un test driver, ma per la guida normale non cambia molto.

Ma veniamo al dunque. Decidiamo di fare due tappe, la prima con salita al Forte di Osoppo, un percorso turistico con panorama sulla valle del fiume Tagliamento. La seconda, vedremo… La prima parte la affrontiamo a benzina. Tre le modalità di guida, che ci sono confermate dal cambiamento del colore dei due orologi del cruscotto: rosso, più performante, celeste confort, grigio e nero, eco. In ogni caso, il cruscotto ci si propone anche con una livrea in tre 3D, le prestazioni sono brillanti, e con la trazione anteriore anche nel misto la Bayon si guida facilmente perché non riserva soprese. Benzina: così andiamo verso il forte di Osoppo, anche percorrendo un tratto dell’Autostrada A4 e della A28. Sotto alla parte elettronica del cruscotto c’è un indicatore del consumo istantaneo di carburante, che se ci si vuole formare a una guida consapevole e visti i corsi attuali del carburante e dell’uso dell’auto, non vi nascondo di ritenere intelligente. In questo caso ci è utile, perché lungo il tragitto ci ha indicato un consumo adeguato alle nostre attese: dai 17, in momenti performanti, ai 20 km con un litro di benzina. Ciò che è interessante per noi è il fatto che passando al gas, automaticamente a esaurimento della benzina (eravamo partiti con il serbatoio riempito solo parzialmente proprio per questa prova, poi il consumo non è cambiato. E non è che sia merito di uno strumento scarsamente attendibile. Perché poi, il livello del serbatoio del gas e il successivo riempimento ci hanno confermato le sue indicazioni.

La salita al forte di Osoppo ha appagato soltanto parzialmente le nostre attese. Così, dopo esserci goduti il panorama decidiamo di allungare il nostro test road, confortati dal fatto che la spesa per il carburante sarebbe stata di quasi un terzo rispetto ai combustibili fossili tradizionali.

Facendo prima una tappa a Polcenigo, uno dei Borghi più belli d’Italia, con le sue sorgenti nel mezzo del paese e, qualche mese fa, i Presepi diffusi in ogni dove. Poi saliamo sul Piancavallo. La giornata tranquilla ci permette di assaggiare confort e affidabilità della Bayon sulla strada di montagna, a tratti piuttosto ripida, in altri passaggi guidata con un misto veloce nel quale la Hyundai ha confermato le doti proverbiali di tenuta e agilità.

Facendo la media del consumo lungo tutta la salita la sorpresa: la percorrenza al km con un litro di carburante non è scesa rispetto al test precedente, e considerando il costo del gas al litro rappresenta un’opportunità da non sottovalutare. In cima tra i boschi e le strade a mezza costa la Bayon ha confermato le sue doti, così come in discesa: è dotata di un ottimo impianto frenante che a volte abbiamo in parte risparmiato sfruttando il freno motore.

IMG_1074 IMG_1077 IMG_0794 IMG_0406 IMG_0408 IMG_0418 IMG_0418 IMG_0841 IMG_0703 IMG_0705 IMG_0730 IMG_0749 IMG_0775 IMG_0779 IMG_9952 (2) IMG_0100 IMG_0111 IMG_0844Considerazioni finali rispetto al test finalizzato anche a comparare costi e benefici tra due ben diversi combustibili fossili?

Che abbiamo proseguito il test nei giorni successivi, anche per la restituzione dell’auto a Milano, sempre a gas. Lasciando un po’ di benzina nel serbatoio a mo’ di riserva nel caso non avessimo trovato un distributore di GPL a portata di mano. Ma di pompe per fare rifornimento di gas GPL ce ne sono parecchie. Quindi, perché non fare un pensierino su questa Hyundai eclettica?

#charlieinauto3/380       #prova vintage

#testdrive: Hyundai Bayon Bifuel GPL-benzina concretamente sostenibile

La versione a benzina/gas del SUV confortevole con tanta elettronica

Conviene usarla a GPL o a benzina? A voi la scelta

La ricordate? Un SUV di categoria media, spazioso e maneggevole, che nel 2021 anticipava con il suo stile prettamente tecnico-tecnologico le opzioni aerodinamiche e di design di modelli della stessa categoria, tanto da indurre i passanti a girarsi per osservarla meglio e capire se fosse un modello sperimentale o di serie. La Hyundai Byon, prende il nome da una frequentata e modaiola località turistica francese, è una vettura facile da guidare, sicura perché ha il baricentro basso e il passo e la larghezza adeguati a favorire la sicurezza sulla strada, dai consumi contenuti già nel motore a benzina di media cilindrata. E’ un modello che ha anticipato i tempi per il suo design, specialmente in Europa, del quale la Casa giapponese ha voluto fare un cavallo di battaglia nell’era dell’incertezza energetica e in assenza di strategie guida e orientamenti progettuali anche per il mondo dell’auto. Ha infatti completato la gamma di varianti della Bayon con la versione bifuel, ovviamente, senza dover apportare modifiche strutturali alla vettura, alimentabile sia a benzina che a IMG_0016 IMG_0065 IMG_9941 IMG_9908 IMG_9939 IMG_0062 IMG_0044 IMG_0776GPL. Una scelta che ha centrato il momento adatto, perché anche in Italia la diffusione delle auto elettriche si è fermata, mentre non si intravvedono ancora spiragli nei disegni di sviluppo di una rete infrastrutturale di rifornimento attraverso le colonnine elettriche, tale da giustificare l’acquisto o anche semplicemente l’uso di un EV. Questa versione, a doppia alimentazione, il passaggio da benzina al Gas Propano Liquido una volta esaurito il primo serbatoio su scelta tramite del conducente tramite un semplice pulsante si avverte appena, viene distribuita soltanto in Italia. D’altro canto viaggiare a gas significa risparmiare sensibilmente sulle spese di combustibile. Almeno, di sicuro, per quanto riguarda la Bayon si può arrivare a spendere anche la metà rispetto alla benzina, viaggiando a gas. Un altro vantaggio è il quasi raddoppio dell’autonomia complessiva. Avrete capito che l’auto consente di utilizzare il combustibile più adatto anche scegliendo manualmente l’ordine di impiego tra i serbatoi di approvvigionamento, si può avviare l’auto a benzina, e poi scegliere se continuare fino ad avere svuotato il serbatoio, senza percepire il passaggio al serbatoio del GPL, oppure fare il contrario. In ogni caso, assecondando la vostra abitudine di guida, l’auto ripartirà con lo stesso combustibile che utilizzavate quando l’avete spenta l’ultima volta. Cioè, per essere più chiaro, se ieri sera l’avete parcheggiata o lasciata in garage spegnendo il motore mentre lo facevate funzionare a gas, riprendendola la mattina dopo proseguirete automaticamente a gas. Altra precisazione: c’è di buono da dire che non esiste una grande differenza di rendimento del motore tra l’utilizzo a benzina e l’utilizzo del gas. Abbiamo accennato al fatto che questa versione viene distribuita soltanto in Italia. Da che cosa abbiamo avuto la conferma? Dal fatto che il comando per avviare l’utilizzo del GPL, un pulsante rotondo nel sotto plancia che reca anche 4 led colorati, verdi che indicano il pieno della bombola,che si spengono o diventano rossi a mano a mano che si svuota, è quello omologato che viene installato quando montate la bombola del GPL sulla vostra auto. Unico appunto, ma visti i tempi ben venga l’auto a GPL, al fatto che non esiste uno strumento più preciso che ci indichi il livello del gas nella bombola. I  consumi? Li analizziamo nella prossima puntata.

#charlieinauto3/379