Immagina di venire da un luogo dove suona la musica più bella che sia mai stata creata. È una musica affascinante e abbagliante. L’hai sempre ascoltata per tutta la vita. Non è mai stato assente, né altre musiche sono state presenti. Un giorno ti rendi conto che, come hai sempre sentito, non l’hai mai sentito veramente. Vale a dire, non l’hai mai valutato, perché non hai saputo nient’altro. Pertanto, decidi che vorresti valutare quella musica. Come hai potuto farlo?
Un modo per farlo sarebbe andare in un posto dove la musica della tua casa non esiste. Forse in questo posto suonerà una musica diversa, una musica che contiene note discordanti o stridenti strofe. Questo contrasto provocherà un nuovo apprezzamento della musica che hai sempre sentito nella tua casa.
Un altro modo sarebbe quello di andare in un posto dove la musica della tua casa non esiste, e provare a ricrearla a memoria. L’esperienza di comporre quei magnifici suoni ti darebbe una comprensione ancora più profonda della loro bellezza.
C’è una terza possibilità, molto più impegnativa, ma ottiene anche una ricompensa maggiore. Ti viene in mente che potresti ottenere una conoscenza davvero profonda se ti recassi in un posto dove la musica della tua casa non suona, e una volta lì hai provato a ricrearla ma solo dopo aver dimenticato come suonava. L’esperienza di ricordare, e quindi di comporre la straordinaria sinfonia della tua casa, produrrebbe la conoscenza più ricca, completa e più ampia della sua grandezza.
E con lo stesso coraggio viaggi nel mondo che offre la terza opzione. Lì ascolti una musica che, mancando di memoria, pensi sia l’unica che tu abbia mai ascoltato. Alcune canzoni sono adorabili, ma altre suonano le orecchie con le loro dissonanze. Questi toni sgradevoli favoriscono il desiderio dentro di te (e infine la risoluzione) di creare musica originale.
Presto inizi a scrivere le tue composizioni. All’inizio, la musica stridente di quel nuovo mondo ti distrae. Tuttavia, con il tempo, mentre ti allontani dal rumore esterno e ascolti le melodie del tuo cuore, le tue creazioni musicali diventano più belle. Finalmente componi un capolavoro e quando lo finisci ti ricordi qualcosa; Il capolavoro che hai scritto è lo stesso che ha suonato nella tua casa. E questa memoria ne innesca un’altra: tu sei quella musica. Non è qualcosa che hai sentito al di fuori di te stesso; la musica è Tu e Tu sei la musica. E creando te stesso in una nuova casa, ti conosci in un modo che non sarebbe stato possibile se non avessi lasciato la tua casa.
