Cinema e danza. Torna (on line e gratuita) la cultura coreana

Dal 24 al 26 febbraio, sul canale youtube dell’Istituto Culturale Coreano, “Il prigioniero coreano” del regista Kim Ki-duc e Giornata del Palazzo Reale, spettacolo di danza tradizionale

L’Istituto Culturale Coreano chiude il mese di febbraio con due imperdibili spettacoli per tutti gli amanti della cultura coreana: il film Il prigioniero coreano del regista Leone D’Oro, appena scomparso, Kim Ki-du e La Giornata del Palazzo Reale, danza tradizionale coreana che dal 2015 è tra gli spettacoli più apprezzati nei teatri di tutta Europa. Gli eventi saranno trasmessi gratuitamente dal 24 al 26 febbraio sul canale youtube dell’Istituto.

Il prigioniero coreano è uno dei film più interessanti di Kim Ki-duk, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore sudcoreano.

Questa in sintesi la trama. Nam Chul-woo è un pescatore nordcoreano che nella sua barchetta ha l’unica proprietà e l’unico mezzo per dare da mangiare alla sua famiglia. Un giorno durante una battuta di pesca, una delle reti si aggroviglia attorno all’elica, il motore si blocca e la corrente trascina lentamente ed inesorabilmente il povero Nam oltre la zona di confine con la Corea del Sud.

Qui viene messo sotto torchio dalle forze di sicurezza che lo scambiano per una spia, ma alla fine viene rispedito in Corea del Nord. Prima di lasciare il Sud, Nam però vedrà la grande metropoli moderna e tecnologica di Seul, riuscendo a percepire quanto sia sviluppato quel Paese rispetto al suo. Il suo ritorno a casa, tanto sognato e agognato, prevederà lo stesso tipo di trattamento da parte delle autorità nordcoreane, le stesse indagini, la stessa trafila.

Per iscrivervi è sufficiente mandare una mail a cinemacoreano.icc@gmail.com entro le 12:00 del giorno 25 Febbraio. Il film sarà visualizzabile sul sito dell’Istituto Culturale Coreano per 24 ore. da mercoledì 24 Febbraio ore 16.00 a giovedì 25 Febbraio ore 16.00

La Giornata del Palazzo Reale del Gugak National Center è l’altro spettacolo proposto che esprime attraverso la danza tradizionale coreana le vicende del viaggio di un ispettore reale inviato dal re che, preoccupatosi della pace all’interno del Palazzo Reale e della vita quotidiana del suo popolo, gli ordina di viaggiare ed osservare la situazione del popolo.

Dopo la prima rappresentazione del 2015, il concerto è sempre più amato dal pubblico ed è stato molto apprezzato anche a Berlino (presso la sala dell’hotel Intercontinental e presso il Teatro Tempodrom), Madrid (presso il Teatro del Canal), Londra (presso il Teatro Sadler’s Wells), Budapest (presso il Teatro Nazionale) ed altre tappe del tour nei paesi esteri.

Lo spettacolo ‘Giornata del Palazzo Reale’ sarà trasmesso venerdì 26 febbraio alle ore 19.00 in diretta streaming sul canale YouTube “Istituto Culturale Coreano.

Così Saipem si impegna per la transizione low-carbon

Clima e impatto ambientale, standard etici, persone e valore sociale: i pilastri della sostenibilità d’impresa

 

I business leader devono mettere al primo posto la sostenibilità d’impresa se vogliamo realizzare “società più resilienti, sane ed inclusive” post COVID-19. La pandemia d’altronde ha agito  da evidenziatore di criticità e da acceleratore di cambiamento: da un lato sta moltiplicando gravi impatti economici e sociali e dall’altro sta rafforzando processi già in atto e facendo emergere con più chiarezza le vere priorità. A tutti i livelli, compreso quello delle grandi aziende multinazionali. Per le Nazioni Unite , l’emergenza sanitaria in cui siamo immersi da 1 anno rivela la necessità urgente di avere leader e dirigenti  d’azienda “trasformativi”, che guardino oltre i profitti a breve termine per rendere la sostenibilità e la resilienza a lungo termine una priorità aziendale. E’ il nocciolo dell’ultimo rapporto sul Global Compact, la più  condivisa iniziativa internazionale per la sostenibilità d’impresa.

In altri termini, esiste un binario “corporate” nella via per una transizione giusta – per l’ambiente, per l’economia, per la società. E ha un ruolo altrettanto importante di quello riservato ai governi. In questo ambito, un posto di assoluto rilievo spetta a chi opera nel settore energetico, pilastro centrale di qualsiasi scenario di transizione.

E’ sulla base di questa consapevolezza e dentro le coordinate di una just transition  che si muove e sviluppa la strategia per la sostenibilità d’impresa di un’azienda come Saipem, attiva in un settore ad alto impatto come quello energetico e oggi chiamato a rinnovarsi ed evolvere per guidare il cambiamento. Dal 2016, Saipem fa ufficialmente parte del Global Compact delle Nazioni Unite e ha rinnovato il suo impegno nel continuare ad allineare la propria strategia, le attività operative e la cultura aziendale ai Sustainable Development Goals, parte dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Al cuore della strategia per la sostenibilità di Saipem, uno dei leader mondiali nei servizi di ingegneria, approvvigionamento, perforazione , costruzione e installazione di condotte e grandi impianti nel settore   energetico a mare e a terra e nelle infrastrutture, c’è la creazione di valore sostenibile.

Per guardare in questa direzione, l’azienda lavora su scenari in evoluzione e caratterizzati da elementi di incertezza ma anche su una visione  a lungo termine (2050). L’analisi degli scenari è uno degli elementi che permettono di guidare il cambiamento verso una società low carbon e socialmente più equa. Il primo caposaldo quindi è il contrasto del cambiamento climatico perché esso modifica i paradigmi del settore più importante nel quale l’azienda è storicamente impegnata. Saipem ha sviluppato una specifica strategia di gestione e riduzione delle proprie emissioni inquinanti che permette di integrare la tutela del clima a più livelli, dall’efficienza energetica delle proprie operazioni ai modelli di decarbonizzazione delle operazioni dei propri clienti, con tecnologie che vanno dalla CO2 sequestration, all’utilizzo dell’idrogeno, a una progettazione e design a basso impatto ambientale, lungo tutta la sua filiera, ad esempio nell’utilizzo del gas naturale.

In termini pratici e sotto il profilo dell’efficienza energetica,  dal 2018 Saipem ha introdotto un Piano Strategico quadriennale di Gruppo per la riduzione dei GHG (gas climalteranti), a seguito di una fase preliminare in cui è stato analizzato il quadro energetico complessivo dell’azienda attraverso una raccolta dati e valutazioni energetiche che sono state condotte per diversi asset e progetti. Il Piano definisce gli obiettivi di riduzione e le azioni da attuare per raggiungerli. Un esempio è l’iniziativa per ottimizzare le rotte marittime della flotta, uno dei settori di più complessa decarbonizzazione. Il tutto inserito in una politica di trasparenza, come testimonia l’adesione al “Carbon Disclosure Project” che risale al 2009.

Questa strategia climatica si ramifica poi in un ambito a maggiore valenza e cioè quello di cogliere le opportunità che offre la transizione energetica anche nello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili quali ad esempio i progetti realizzati dalla divisione XSIGHT di Saipem, quelli di installazione di parchi eolici offshore, e lo sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto. “La graduale riduzione della dipendenza aziendale di Saipem dal mercato dei combustibili fossili”, si legge nel Bilancio di sostenibilità 2019, “è già dimostrata dal fatto che oggi il 68% del portafoglio ordini dell’azienda non è strettamente legato al petrolio”.

Poiché gli idrocarburi continueranno, anche negli scenari più ottimistici, ad avere un peso nel mix energetico globale, operare nel campo dell’estrazione, sia a terra che offshore, comporta necessariamente un rischio elevato sul fronte dell’impatto ambientale. Sotto questo profilo, l’accento è posto verso la prevenzione. Saipem sta sviluppando una soluzione innovativa per monitorare il processo e gestire al meglio eventuali emergenze. Si chiama Early Warning Integrated System (EWIS) e consiste in una piattaforma di raccolta dati ad ampio raggio. Lo strumento riunisce e soprattutto integra tra loro dati e informazioni provenienti da sorgenti e ambiti differenti, ad esempio satelliti, radar o altre strutture d’osservazione fisse. Il tutto viene elaborato dall’EWIS che restituisce le informazioni in modo funzionale a velocizzare il processo decisionale e la gestione, ad esempio, di uno sversamento di petrolio in atto.

In combinazione con questo sistema di allerta precoce, Saipem mette in campo l’Offset Installation Equipment (OIE), l’unica tecnologia esistente al mondo per intervenire rapidamente in un giacimento di gas o petrolio offshore che ha subito uno sversamento, anche quando l’accesso diretto presenta problematiche di rischio. Tramite dei robot sottomarini a controllo remoto, è possibile installare il cosiddetto “capping stack” e bloccare la fuoriuscita di idrocarburi. L’OIE, testato nell’Alto Adriatico e trasferibile dalla sua base di Trieste via mare o aria là dove necessario, complementa quindi tecnologie già esistenti per il capping e il containment.

Lo sguardo di Saipem all’impatto ambientale si allarga poi ad altri ambiti, altrettanto rilevanti. Come quello dell’uso sostenibile delle risorse idriche, attraverso policy di riduzione degli sprechi e di riutilizzo delle acque di scarico (nel 2019 il gruppo ha riutilizzato ¼ dell’acqua consumata). O, ancora, l’attenzione per la tutela della biodiversità, con l’applicazione di normativa e standard internazionali e l’integrazione in fase di planning di misure volte a conservare la biodiversità e gli ecosistemi in cui opera. La pandemia ci ha insegnato a caro prezzo quanto siano legati in termini di conseguenze per la salute umana, gli impatti sugli ecosistemi sensibili.

A certificare i risultati raggiunti dal Gruppo sul fronte della sostenibilità e grazie a politiche ad ampio spettro, restano alcuni importanti riconoscimenti.

Da oltre 10 anni è inserita nell’indice azionario FTSE4Good, che valuta le performance delle società su aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG). Per il 4° anno di fila, inoltre, Saipem è entrata nel Dow Jones Sustainability World e Europe Index (DJSI), risultando al primo posto  tra le società del settore Energy Equipment & Services. I criteri scandagliano il modello di business e valutano se è sostenibile in base a una serie di criteri che spaziano dal rispetto dei diritti umani e del lavoro alla gestione attenta della supply chain, dalla gestione ambientale alla trasparenza nella condotta di business.

A questo proposito, la bussola del Global Compact torna ancora una volta. Il Codice Etico e la Politica di Sostenibilità si basano anche sui princìpi del Global Compact e dedicano particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e del lavoro nella gestione dei fornitori. Il processo di verifica  prevede un capitolo dedicato ai diritti umani, nel quale vengono valutate le performance di ogni potenziale fornitore in materia di lavoro minorile, lavoro forzato, libertà di associazione e di contrattazione collettiva (la libertà di manovra dei sindacati), la discriminazione, il monte ore lavorative e i livelli di remunerazione.

 

Link: https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/sostenibilita-dimpresa-ricetta-vincente-saipem/

Nissan EV CARE, nuova offerta per guidare a zero emissioni

Le auto elettriche stanno rivoluzionando il concetto stesso di guida, con motori silenziosi e scattanti, poca manutenzione e bassi costi per fare il pieno (di energia). Ma per apprezzare davvero i vantaggi e il piacere di guida di una vettura 100% elettrica bisogna prenderci confidenza. Con EV CARE di Nissan avvicinarsi alla e-mobility non è stato mai così semplice. Per prenotare una prova basta registrarsi online sul sito nissan.it e inoltrare la richiesta con nome, cognome, mail e numero di telefono. Un operatore richiamerà in breve tempo per fissare il ritiro della vettura presso il concessionario Nissan più vicino e iniziare il test drive. Da qui parte il cronometro: 48 ore a disposizione per godersi Nissan LEAF, da più di 10 anni testa di serie elettrica della casa automobilistica di Yokohama, con batterie da 40kWh o 62 kWh per la versione e+. Due giorni per toccare con mano una soluzione di mobilità moderna e sostenibile, in grado aprire le porte ad un elettrico per tutti. Con EV CARE c’è tutto il tempo per sperimentare Nissan LEAF nella vita di tutti i giorni, con il parcheggio gratuito nelle strisce blu, il libero accesso alle ZTL cittadine e la ricarica delle batterie tramite wallbox domestica o presso le oltre 9000 colonnine distribuite su tutta la Penisola e identificabili tramite l’App Nissan Charge.

 Nissan LEAF, prima vettura 100% elettrica per il mercato di massa, grazie alla batteria più potente da 62kWh, offre un’autonomia di 385 km; e grazie al motore da 160 kW garantisce un’accelerazione 0-100 km/h in 6.9 secondi. Ricca la dotazione di tecnologie per il comfort e la sicurezza, come ad esempio l’Intelligent Cruise Control, che mantiene la vettura alla giusta distanza dal veicolo che precede, o l’e-Pedal che permette di accelerare e decelerare utilizzando il solo pedale dell’acceleratore e recuperare energia con la frenata rigenerativa. Con EV CARE di Nissan, in due giorni di test drive e 100km percorsi su strada si emetteranno ben 11 kg di CO2 in meno rispetto all’emissione media di CO2 calcolata sul totale vetture vendute nel periodo gennaio – agosto 2020 (dato ANFIA). LEAF infatti ha zero emissioni allo scarico e, considerando l’intero ciclo vita, emette ben tre volte meno anidride carbonica per ogni chilometro percorso rispetto alla vettura media convenzionale a combustione interna in Europa – come dimostrato da ICCT.

Sostenibilità e prestazioni al top, con un occhio anche al portafoglio. Si perché una volta testata l’e-car di Nissan, se si decide di acquistarla, il programma EV CARE offre l’istallazione gratuita di una wallbox direttamente presso il garage di casa. Nessuna paura di rimanere a piedi anche sulle lunghe distanze, perché la App Nissan Charge individua la colonnina più vicina al nostro percorso. Nissan inoltre, mette a disposizione l’unica rete nazionale di concessionari provvista di punti fast-charge disponibili 7 giorni su 7 per il rifornimento a 0.35€/kWh – una tariffa inferiore del 30% rispetto alla media del Paese. Sono già 5500 in tutta Europa e in continua espansione. Per LEAF, oltre alla garanzia di 3 anni o 100.000 km* per i componenti standard, di 5 anni o 100.000km* per batteria, motore e inverter, Nissan offre anche una garanzia sull’efficienza della batteria pari a 8 anni o 160.000 km*, per coprire eventuali riduzioni della capacità di carica (* quale delle due condizioni si verifica per prima).

Questo inverno, rafforza il tuo sistema immunitario con i principali nutrienti che si trovano nei pistacchi

I pistacchi americani forniscono vitamine e minerali che possono essere utili al sistema immunitario.

 FRESNO, CA – 29 gennaio 2021 – Molte persone stanno cercando di migliorare la loro salute generale e il loro sistema immunitario quest’anno – con una particolare attenzione alla dieta. Secondo l’International Food Information Council’s Year-End Survey dell’International Food Information Council[1], una persona su tre riferisce che le sue abitudini alimentari sono diventate più sane nel corso dell’ultimo anno. Guardando all’anno che ci attende, il 22% delle persone dichiara di essere preoccupato di come le proprie scelte alimentari stiano influenzando la propria salute fisica o mentale. L’aggiunta di cibi nutrienti – come i pistacchi americani – alla dieta può aiutare a dare al corpo più vitamine e minerali necessari per aiutare il sistema immunitario a funzionare al meglio.

Il sistema immunitario è la prima linea di difesa contro le infezioni. Un sistema immunitario sano aiuta il processo di guarigione e riduce i tempi di recupero. I pistacchi americani forniscono molti nutrienti che possono aiutarlo a funzionare, tra cui vitamina B6, zinco, rame, ferro, selenio, folato, polifenoli, carotenoidi, fibre e proteine.

Raccomando sempre i pistacchi come un comodo spuntino ottimo da consumare dopo un allenamento o ogni volta che si ha bisogno di uno snack nutriente per calmare la fame fino al successivo pasto“, afferma Dott. Giorgio Donegani, Tecnologo Alimentare ed Esperto in Nutrizione ed Educazione Alimentare. “Ma quest’anno sto anche consigliando i pistacchi per la ricchezza di sostanze nutritive vitali che contengono, che possono aiutare il sistema immunitario a funzionare al meglio“.

Le proprietà funzionali del pistacchio americano contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario in molti modi:

  • Vitamine B (B1, B6 e Folato): necessarie per combattere le infezioni.
  • Zinco, magnesio e selenio: possono ridurre il rischio e la gravità delle infezioni virali.
  • Proteine: possono rafforzare il sistema immunitario aiutando a mantenere le cellule immunitarie sane, responsabili dell’eliminazione di cellule danneggiate, batteri e virus.
  • Gamma-Tocoferolo (antiossidante): può aiutare ad accelerare i tempi di recupero e a ridurre l’infiammazione delle vie aeree.
  • Rame: aiuta a produrre anticorpi per preservare il sistema immunitario.
  • Polifenoli e carotenoidi (luteina e zeaxantina): possono incrementare l’attività di alcune cellule immunitarie, ridurre l’infiammazione e potenziare il meccanismo di difesa antiossidante dell’organismo.
  • Prebiotici (fibre e molto altro!): agiscono come cibo per i probiotici benefici nel tratto gastrointestinale che aiutano a proteggere l’organismo dalle infezioni e regolano il sistema immunitario delle mucose. La ricerca mostra che i pistacchi possiedono proprietà prebiotiche e possono contribuire ad aumentare i batteri probiotici benefici[2].

La frutta a guscio, come il pistacchio, è parte integrante di una dieta nutriente. Non solo sono naturalmente a basso contenuto di sodio e di zucchero, ma i pistacchi sono anche molto apprezzati per il loro impatto positivo sulla salute del cuore, sul peso e sulla gestione degli zuccheri nel sangue. È stato anche recentemente dichiarato che i pistacchi sono considerati una proteina completa, contenente tutti e 9 gli amminoacidi essenziali necessari per sostenere la salute di coloro che hanno più di 5 anni. In Europa, i pistacchi raggiungono la soglia necessaria per essere considerati una fonte di proteine.

Ulteriori informazioni sui benefici per la salute dei pistacchi e deliziose ricette, sono presenti nel sito https://americanpistachios.it/.

 

Informazioni su American Pistachio Growers

American Pistachio Growers è un’associazione no profit del settore agricolo che rappresenta più di 865 membri che sono coltivatori di pistacchio, trasformatori e partner industriali in California, Arizona e New Messico. Per maggiori informazioni: https://americanpistachios.it/

[1] IFIC’s Year-End Survey: Consumer Insights from a Year Like No Other, and a Look to the Year Ahead. International Food Information Council. Food Insight. https://foodinsight.org/wp-content/uploads/2020/12/IFIC-Year-in-Review-Survey.December-2020.pdf. December 18, 2020.

[2] Ukhanova M, et al. Effects of almond and pistachio consumption on gut microbiota composition in a randomised cross-over human feeding study. Br J Nutr. 2014 Jun 28;111(12):2146-52. doi: 10.1017/S0007114514000385.