Grande successo il Tour di LP a Roma con la collaborazione di Karin Ann come supporter

Karin Ann, cantante e icona della Generazione Z LGBTQ+ dei paesi dell’Est Europa dalla Slovacchia, è stata protagonista come supporter del Tour in Italia della celebre cantante LP, artista americana gender-neutral, nel suo tour italiano.

Dopo le tappe di Firenze e Marostica (Vicenza), la giovane performer è stata a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica.

Karin Ann è stata supporter di apertura per LP prima di iniziare il nuovo il tour con la band statunitense Imagine Dragons. Sia Karin Ann che LP fanno parte della comunità LGBTQ+ e sono tra gli attivisti più popolari nell’Europa dell’Est.

Karin Ann è una cantante slovacca di soli 20 anni diventata in breve tempo un fenomeno dell’Europa orientale e si identifica come She/They prevedendo di continuare a sostenere e dar voce con forza ai diritti LGBTQ+.

Ad agosto 2021 è stata scelta da Spotify per la campagna Equal Global come testimonial dei diritti umani e LGBT portando la sua immagine sui billboard di Times Square a New York City, mentre a settembre dello stesso anno, si è aggiudicata l’Award nella categoria “Scoperta dell’anno in occasione degli Zebrik Awards a Praga, in Repubblica Ceca.

A inizio luglio Karin Ann ha presentato al pubblico il suo nuovo singolo, “you make me miserable”. Si tratta di un brano di contrasti drammatici, musicalmente coinvolgente con ritmi pop-punk sferraglianti e melodie effervescenti, infusi di nostalgiche influenze pop anni ’80. Il contenuto del testo narra di un nuovo amore, contrastato e finito male dopo un tradimento inaspettato. Il brano è stato co-scritto e co-prodotto da Karin Ann in collaborazione con Matt Schwartz (produttore anche di YUNGBLUD e Halsey).

LP, artista gender-neutral, è nata a Long Island negli Stati Uniti, ma ha origini italiane di Napoli e Palermo. Non è solo una star alternativa e pop-rock, ma suona anche la chitarra, l’ukulele e l’armonica. LP si identifica come lesbica e neutrale di genere, che preferisce She/They, e spesso sostiene tutti i diritti LGBTQ+, aiutando le persone che possono essere alle prese con la loro identità o non accettate dalla loro comunità.

Dopo il tour italiano con LP, Karin Ann ritornerà in tour come support degli Imagine Dragons in Australia.

Tonitto 1939: oltre 2000 tonnellate di CO2 risparmiate in 13 anni. E per contrastare la siccità, consumi di acqua ridotti del 50%

Oltre 2000 tonnellate in meno di CO2 e una riduzione del 50% di acqua utilizzata nelle produzioni. Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e per i gelati senza zuccheri aggiunti e da oltre 20 anni in prima linea in favore dell’efficientamento energetico e della riduzione dell’impatto ambientale, rinnova il suo impegno verso la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta anche in conseguenza dei cambiamenti climatici che sempre più impattano sulla vita quotidiana. La realtà ligure, di proprietà da tre generazioni della famiglia Dovo, nel 2009 ha installato un impianto fotovoltaico all’avanguardia all’interno della struttura produttiva, che ha permesso negli ultimi 13 anni di evitare la dispersione nell’aria di oltre 2000 tonnellate di CO2. Un’azione che ha consentito non solo di migliorare l’impatto ambientale, ma allo stesso tempo di contenere nel tempo i costi, mantenendo ritmi di produzione elevati e massima qualità nella realizzazione dei prodotti. Un senso di responsabilità contro l’inquinamento, ma anche una concreta riduzione degli sprechi e del consumo di acqua. Con la siccità che sta imperversando negli ultimi anni in tutta Italia e anche in Liguria, Tonitto 1939 da tempo ha implementato sistemi di recupero e riutilizzo dell’acqua calda per i processi produttivi che permettono di ridurre i consumi del 50%. Inoltre l’azienda ha attivato sistemi di controllo intelligente delle temperature delle celle frigorifere per evitare inefficienze e non disperdere ulteriore energia durante l’intero ciclo produttivo del gelato. “La nostra attenzione alla sostenibilità è presente nella nostra azienda fin da nostro nonno, che nella sua latteria utilizzava ingredienti di alta qualità provenienti da filiera cortissima – afferma Luca DovoAD Tonitto 1939 -. In un momento così particolare della storia, questo impegno diventa indispensabile non solo per la salvaguardia dell’ambiente che ci circonda, ma anche per efficientare e aumentare le potenzialità della nostra azienda. Per questo abbiamo scelto oltre vent’anni fa di iniziare un percorso green che ha portato all’installazione di un impianto fotovoltaico, ad interventi sulle linee produttive per evitare gli sprechi, fino al riutilizzo dei materiali presenti all’interno degli uffici”. L’azienda genovese ha inoltre scelto di inserire nella sua CSR (Corporate Social Responsibility) cinque dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU fino al 2030. Due di questi sono “energia pulita e accessibile” e “consumo e produzione responsabile” che toccano proprio il tema sostenibilità non solo dal punto di vista dell’azienda, ma anche dei prodotti che vengono realizzati: dal 2020 Tonitto 1939 ha infatti deciso di rinnovare il packaging dei propri sorbetti e gelati, optando per una conversione sempre maggiore dalla plastica (polipropilene) al cartone alimentare“Abbiamo sempre pensato che investire risorse e ricerca in sostenibilità fosse la migliore soluzione per tagliare traguardi importanti anche a livello di business, convogliando i maggiori sforzi sia nella universalità dell’azienda, sia nel prodotto finito – spiega Luca Dovo -. Questa scelta sta avendo un grande successo anche sui mercati internazionali e ci consente di essere competitivi con i più importanti player di mercato”.

Dalla Biblioteca Guarneriana al prosciutto di San Daniele DOP Citterio: viaggio alla scoperta di San Daniele del Friuli tra eccellenze culturali ed enogastronomiche

Un weekend d’estate all’insegna di cultura, arte e soprattutto del buon cibo. Un’esperienza immersiva nella caratteristica San Daniele del Friuli, perla della provincia di Udine, dove Citterio, storica azienda di salumi, produce nel suo stabilimento una delle più importanti eccellenze gastronomiche italiane, ovvero il prosciutto di San Daniele DOP, dalla classica forma a chitarra.

Per conoscere meglio e immergersi a pieno nelle atmosfere di San Daniele del Friuli, Citterio ha chiesto ad Angelo Floramo, consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana, di illustrare la magia del borgo, dalla cultura alla storia, fino al mondo enogastronomico. “Il Friuli è sempre stato attraversato da vari popoli provenienti da diverse zone d’Europa che hanno dato alla gente del posto uno straordinario attaccamento alla terra – racconta – e San Daniele ha sempre dimostrato di essere realtà aperta, inclusiva e in grado di sperimentare”.

San Daniele è situato nel cuore del Friuli, in una posizione che da sempre ha avuto un’importanza strategica essendo circondato dalle Alpi e dalle Prealpi: è percorso dal Tagliamento e soprattutto usufruisce delle fresche brezze balsamiche della costa dell’Adriatico.

Dalla Chiesa di Sant’Antonio definita la “Cappella Sistina del Friuli”, al Duomo in stile barocco, il fiore all’occhiello di San Daniele del Friuli è sicuramente la Biblioteca Guarneriana, edificio simbolo della comunità e al tempo prima istituzione di pubblica lettura in regione e fra le prime in Italia. Venne fondata il 7 ottobre del 1466 quando Guarnerio dei Signori d’Artegna lasciava alla sua città la propria preziosa raccolta bibliografica composta da 173 codici.

“La biblioteca raccoglie oggi un patrimonio artistico di inestimabile valore con 12.000 libri antichi – afferma Floramo -. Parliamo per esempio di una Bibbia bizantina del XII secolo, Libri d’Ore realizzati con pergamena di vitello bianca oltre a una delle copie fiorentine più antiche della Divina Commedia risalente a fine ‘300 e inizio ‘400, fino a una sala lignea con ante segrete e testi “proibiti”. Ma nella biblioteca la cultura si interseca alla perfezione anche con il cibo, tanto che sono presenti diversi ricettari del XII secolo con trattati su alcune salse che si ritenevano aiutassero la digestione degli alimenti”.

Cultura e arte ma anche tradizioni, con l’usanza a San Daniele di allevare un maialino lasciandolo libero tra le vie del Paese, con la popolazione chiamata ad alimentarlo gratuitamente. Quando poi l’animale diventava grasso, le sue carni venivano distribuite ai poveri della comunità.

Un legame tra territorio e cibo che a San Daniele del Friuli, fin dai tempi antichi, è sempre stato indissolubile. Tutt’oggi le numerose osterie presenti permettono di assaggiare prodotti tipici, a filiera corta, dai salumi fino a formaggi e ai vini che consentono di riscoprire sapori e profumi esattamente come quelli di una volta.

Citterio è presente sul territorio con il suo stabilimento, dove i maestri salumai creano il prosciutto di San Daniele DOP Citterio, nel rispetto del disciplinare del Consorzio, solo coscia di suino italiano e sale marino, senza conservanti, seguendo la lavorazione tradizionale che prevede sale, freddo, lavatura, salatura e stagionatura. Un prodotto della tradizione italiana famoso in tutto il mondo, dalla caratteristica forma a chitarra, che solo a San Daniele del Friuli, grazie anche al suolo di origine morenica che interagisce con il clima, trova le condizioni ideali per la stagionatura, acquisendo il suo gusto unico, dolce e delicato.

“Per realizzare il nostro prosciutto di San Daniele DOP svolgiamo diversi passaggi, con una lavorazione trasmessa di generazione in generazione, utilizzando quei pochi mezzi che abbiamo a disposizione ovvero il sale, il freddo e le celle di stagionatura – afferma il responsabile dello stabilimento Citterio di San Daniele del Friuli – Importante la selezione delle materie prime e la lavorazione del prodotto: un’attenta selezione delle cosce, solo le migliori,  e una cura e passione in ogni fase del processo, tutto nel rispetto della tradizione italiana. Seguiamo i prosciutti uno ad uno, soprattutto nella prima fase della stagionatura, dove sono importanti tutti i sensi per valutare il prodotto. Inoltre, per riconoscere un buon prodotto, ci sono dei piccoli segreti, infatti i profumi si possono sentire infilando in determinati punti il famoso osso di cavallo, un’antica pratica che ancora oggi viene utilizzata”.

“A San Daniele del Friuli si è sempre scelto di utilizzare il sale, molto costoso, per impreziosire e conservare i prodotti, a differenza di altre realtà come la Carnia dove si prediligeva l’affumicatura – sottolinea il consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana -. Il prosciutto famoso in tutto il mondo è dunque il risultato di diverse tecniche sviluppate nel corso degli anni e dalla nostra capacità di coltivare con passione tutto ciò che è artigianale riuscendo sempre a trasmetterlo di generazione in generazione”.

Parità di Genere e Competenze ESG: opportunità per imprese competiti

Di questi temi si è discusso a giugno nell’ultimo degli incontri mensili organizzati dalla piattaforma digitale Open-es per accrescere le conoscenze della propria community nell’ambito della sostenibilità.
(Rinnovabili.it) – Parità di genere e inclusione delle diversità possono rendere le imprese più competitive. Un’azienda più equa ed inclusiva può contare, infatti, su un patrimonio diversificato e sfaccettato, in grado di determinare non solo un arricchimento interno ma anche un vantaggio economico sul lungo periodo migliorando la reputazione. Tradotto in termini di strategie ESG (Environmental, Social and Governance) ciò può significare un riposizionamento aziendale e una maggiore appetibilità nei confronti degli investitori.
Questi i temi al centro dell’ultimo degli incontri “Competenze ESG: la community incontra gli esperti”, appuntamenti mensili organizzati della piattaforma digitale Open-es.

Nata a marzo 2021 dalla partnership tra Eni, Boston Consulting Group e Google Cloud, Open-es ha creato per le aziende uno spazio dove crescere e migliorare le rispettive performance economiche seguendo i principi ESG, con l’obiettivo ultimo di dar vita ad un ecosistema virtuoso basato sulla collaborazione, la valorizzazione e la condivisione delle esperienze. Come? Mettendo a disposizione servizi finanziari e una serie strumenti per misurare l’impatto ambientale, supportando l’implementazione di strategie che coniughino sostenibilità e business, organizzando incontri gratuiti con esperti ESG.

L’evento di giugno si è focalizzato su una tematica chiave per il mondo del lavoro: il miglioramento della competitività e dell’innovazione aziendale attraverso la valorizzazione sociale e la parità di genere.

“Le politiche aziendali che riguardano le persone e la governance giocano un ruolo fondamentale per il posizionamento della sostenibilità di un’impresa – ha spiegato Letizia Macrì, Vice Presidente di ESG European Institute – e sono oggi sempre più centrali nelle valutazioni effettuate da investitori e grandi clienti nei propri processi di procurement”. D’altra parte diversi studi hanno provato l’esistenza di un solido legame tra la diversità, definita come una percentuale maggiore di donne e una composizione etnica e culturale mista nella leadership delle grandi aziende, e la sovraperformance finanziaria delle stesse.
Poter valutare e misurare questi aspetti diviene, pertanto, fondamentale. Ecco perché Open-es Competenze ESG ha permesso di approfondire l’argomento, descrivendo i modelli di valutazione e certificazione presenti sul mercato. A partire dalla recente UNI/PdR 125:2022, la prassi di riferimento che definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere.

L’incontro ha anche evidenziato i vantaggi offerti dai recenti interventi governativi in materia, in particolare il nuovo Sistema nazionale di certificazione della parità di genere che incentiva le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre l’attuale gap. “Gli interventi sono stati pensati per fornire una linea guida ed uno strumento utile per tutte le imprese, dai grandi gruppi aziendali alle piccole e medie imprese” ha sottolineato l’avvocato l’Avvocato Ciro Cafiero, Giuslavorista ed Esperto di diritto del lavoro della Presidenza del Consiglio presso il Ministero delle Pari Opportunità, spiegando che “le imprese che intraprendono il percorso di certificazione possono usufruire di diversi vantaggi, tra cui benefici contributivi e punteggi premiali non solo ai fini dell’aggiudicazione degli appalti pubblici in forza delle modifiche al Codice degli Appalti, ma anche dell’ottenimento di aiuti di Stato e cofinanziamenti da parte delle Autorità europee”.

“All’interno della piattaforma – spiega Stefano Fasani, Program Manager di Open-es – le imprese possono trovare tutto il necessario per intraprendere questo percorso di consapevolezza, miglioramento e certificazione, grazie all’area di collaborazione e all’hub di sviluppo, un nuovo e fondamentale spazio, dove sono disponibili numerosi servizi e prodotti offerti da provider o realtà innovative in ambito ESG, tra cui proprio il percorso di valutazione e certificazione sulla parità di genere e sulla diversità e inclusione nelle politiche aziendali”.

Link: https://www.rinnovabili.it/green-economy/green-market/imprese-competenze-esg-parita-di-genere-inclusione/

CNC Tessuti, Eco Design Made in Italy per le collezioni a Milano Unica fatturato +30% nel primo semestre 2022 rispetto al 2019

con il Metaverso allo stand si può accedere allo showroom digitale

 

  • I prodotti tessili presentati con fibre provenienti da agricoltura biologica sono certificati GOTS e quelli con fibre da materiali di riciclo con certificazione GRS
  • L’azienda, leader nel settore tessile, ha allestito i suoi spazi a Milano come una galleria d’arte con il contributo dell’artista Felix Policastro

Eco design Made in Italy per CNC Tessuti8000 clienti in 36 paesi del mondo – nelle collezioni 2022 – è presente a Milano Unica. E’ possibile visitare gli stand, allestiti come gallerie d’arte grazie all’artista Felix Policastro, fino al 14 luglio a Milano (MilanoUnica – Pad. 12 stand C28-30-32).

L’azienda ha anticipato la transizione green perseguendo in tempi non sospetti politiche di produzione con le quali può vantare  la certificazione GOTS per prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica e la certificazione GRS (il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di indumenti e prodotti tessili realizzati con materiali da riciclo), inoltre la produzione è a basso impatto ambientale grazie ad un ampio impianto di pannelli solari che coprono oggi circa il 45% del fabbisogno energetico dell’azienda.

L’azienda, inoltre, ha registrato un fatturato +30% nel primo semestre del 2022 rispetto al 2019.

CNC Tessuti – spiega l’Operation Manager di CNC Tessuti Ciro Carillo – punta sulla green vision, con l’aumento della gamma dei prodotti made in Italy, riducendo la lunghezza della filiera e puntando su una supply chain più corta, mirando soprattutto nella fase post pandemia al ‘reshoring’, e su fibre naturali o su poliesteri riciclati. L’eco-design sarà alla base delle prossime collezioni di CNC Tessuti”.

Negli stand di CNC Tessuti a Milano è possibile indossare i sensori Oculus per entrare nel Metaverso e visitare direttamente la sede di Nola.

“Un modo – spiega Gaetano Casillo, General Manager di CNC Tessuti – per andare oltre la solita presentazione della linea autunno-inverno 2023 e per rendere totalmente diversa la consueta presenza fieristica, capace di lasciare un segno ben oltre il prodotto e i trend del momento di cui CNC Tessuti è da sempre interprete e testimone. Vogliamo essere protagonisti di un futuro diverso, digitale e sostenibile”.

+La CNC Tessuti ha voluto fortemente l’artista italo venezuelano, Felix Policastro, per l’allestimento dei suoi stand in Fiera, utilizzando le opere che sono a loro volta espressione di un linguaggio primordiale, segni primitivi, figure arcaiche, un “reticolo di rimandi alla realtà dell’inizio”. Si tratterà di una vera e propria galleria d’arte nella quale i tessuti troveranno il loro spazio espositivo “fondendosi” con l’ambientazione d’arte, al fine di creare un vero e proprio percorso esperienziale.

“I tessuti per me sono come pagine di un libro che raccontano storie”, spiega Policastro. “I territori di sperimentazione per un’artista sono una manna dal cielo; una delle cose cui tutti gli artisti aspirano è essere coinvolti in esperienze che non nascono da un cliché predefinito, là dove purtroppo, spesso, l’arte giace, facendo mancare quella incertezza che solo la sperimentazione può dare”.

“Con grande piacere – aggiunge Policastro –ho accettato questa sfida, che potrebbe divenire un’opera in Progress: trovo stimolante riuscire a trasmettere a chi poi visiterà gli stand quello che è il rapporto tra l’artista, l’azienda, il materiale e tutto ciò che ne deriva. Ritengo possa essere realmente una operazione straordinaria”.

www.cnctessuti.it

*** L’ARTISTA ***

Felix Policastro nasce sulle labbra dell’equatore a Ciudad Bolivar in Venezuela nel 1961 sulla riva sud dell’Orinoco. La sua ricerca artistica mira a cogliere un progetto “Divino”, nel tentativo di instaurare un rapporto intellettuale tra l’uomo e la natura. È celebre il suo “abbecedario visivo”, immagini e simboli che animano gli scenari delle sue opere: pittoriche, scultoree, delle installazioni e ambientazioni d’arte.

 

Tra le mostre più importanti: la personale nel 1990 nella sede del Consolato del Venezuela a Napoli, nel 1992 alla galleria Croix Baragnon di Toulouse in Francia, al Museo Plart nel 2010, e a Palazzo Reale di Napoli nel 2006.

 

Nel 1998 presenta un suo video multimediale al Festival Europeo della Comunicazione Breve “corto circuito” a Palazzo Reale di Napoli.

 

Partecipa a “Mundus Vivendi” esponendo alla Triennale di Milano, alla Poltrona Frau di Miami, e alla National Hall di Londra, Nel 2011 partecipa, invitato da Vittorio Sgarbi alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

www.felixpolicastro.it

ABB: Soluzioni digitali per aumentare l’efficienza energetica industriale

ABB offre alle aziende tecnologie e know-how per ottimizzare i processi industriali, risparmiare energia e ridurre le emissioni. Soluzioni come Ability™ Condition Monitoring, servizio che fornisce informazioni dettagliate in tempo reale sugli asset per operazioni più sicure e intelligenti

(Rinnovabili.it) – Secondo gli esperti i motori elettrici e i sistemi che questi azionano rappresentano la più grande fetta di utilizzo dell’elettricità a livello mondiale. Consumi destinati ad aumentare nel tempo e che richiedono pertanto tecnologie e servizi in grado incrementarne l’efficienza in maniera sicura ed intelligente, al fine di partecipare attivamente alla transizione ecologica.

ABB è da decenni pioniere in questo campo, e oggi offre modelli di motori a induzione più efficienti, così come azionamenti a velocità variabile. Per l’industria rinnovare i sistemi motorizzati significa risparmiare energia, denaro ed emissioni ma da solo l’ammodernamento non basta. Una piena sostenibilità aziendale passa anche attraverso un’estesa digitalizzazione dei processi. Ciò consente alle imprese di raccogliere e analizzare continuamente dati reali sull’uso dell’energia. Servono dati per misurare l’efficienza delle apparecchiature e servono dati per identificare eventuali modifiche per ottimizzare i processi.

In questo campo ABB mette a disposizione una vasta gamma di servizi digitali e connessi all’Internet of Things, che garantiscono al cliente un supporto totale senza dover gestire infrastrutture interne per lo stoccaggio e l’elaborazione dei dati. Un esempio è ABB Ability™ Condition Monitoring, software sviluppato dalla multinazionale svizzero-svedese che, attraverso sensori installati su motori, generatori, cuscinetti e pompe, è in grado di tracciare diversi parametri, dal pattern di utilizzo al raffreddamento, dal livello di sollecitazioni al consumo di potenza. Tutti i dati raccolti sono poi analizzati e resi disponibili attraverso una piattaforma dedicata. E non mancano le realtà in cui il nuovo software targato ABB abbia già offerto alle aziende risparmi energetici ed economici. È il caso del cementificio gestito da Mokrà, in Repubblica Ceca, uno dei più estesi del Paese: attraverso Ability™ Condition Monitoring, i tecnici di ABB sono riusciti a individuare l’origine di ripetuti blackout e dei conseguenti fermi imprevisti dell’impianto. ABB Motion Services ha poi monitorato le condizioni degli azionamenti a velocità variabile e, grazie alle sole soluzioni di manutenzione preventiva, il cementificio ha risparmiato in 3 mesi oltre 210 mila dollari di costi, migliorando le prestazioni e l’efficienza dei ventilatori per l’estrazione dei fumi.

Si parte da dati grezzi, insomma, per poi rielaborare quelli più significativi, ma è fondamentale avere know-how per poi interpretare i risultati e prendere decisioni di conseguenza. E se un’azienda non ha le competenze richieste al suo interno, si affida di norma a un fornitore di servizi esperto, per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla connettività e dalla digitalizzazione. Sono necessari, infatti, da un lato una profonda conoscenza delle tecnologie impiegate (motori, generatori e azionamenti), e dall’altro solide competenze nei processi e nel settore di produzione dell’azienda. Ed è così che partner di servizi come ABB, mettendo a disposizione dei clienti le proprie conoscenze, sapranno già quali sono i problemi più comuni e i campi che offrono maggiori margini di miglioramento. Esempio di partnership virtuosa in questo senso è lo stabilimento chimico dell’azienda giapponese Denka, a Singapore. Si tratta di uno dei più grandi impianti del mondo per la produzione di resine stireniche, che funziona grazie a centinaia di motori che azionano pompe, compressori e soffiatori. Tutte apparecchiature sono oggi monitorate da ABB, che gestisce e fornisce indicazioni per la manutenzione predittiva e le eventuali riparazioni secondo indici di affidabilità e livelli di urgenza specifici. Tramite questi controlli, sono stati predisposti interventi correttivi molto prima che si verificassero guasti all’impianto; guasti che, grazie al servizio offerto da ABB, si sono ridotti dell’80% su tutta la flotta di motori elettrici in esercizio, in soli due anni.

 

Link: https://www.rinnovabili.it/energia/efficienza-energetica/digitalizzazione-efficienza-industriale-soluzioni-abb/

 

 

 

 

Il sorbetto si innova e diventa multitasking. Da intermezzo tra primo e secondo piatto, agli abbinamenti con carpaccio di tonno, hamburger e Moscato di Pantelleria

Con la stagione estiva e il grande caldo che imperversa, adulti e bambini sono sempre di più alla ricerca di un prodotto che sia allo stesso tempo fresco, salutare e dissetante. Uno degli alimenti perfetti per soddisfare a pieno queste richieste, resta il sorbetto che diventa multitasking quando denaturalizza il suo classico ruolo istituzionale di fine pasto (diventando un vero e proprio dessert), adattandosi a ogni tipo di necessità anche durante una cena o un pranzo organizzati tra amici o in famiglia.

Per questo, per l’estate 2022, gli chef di Tonitto 1939 hanno proposto una serie di consigli e abbinamenti su come gustare al meglio un alimento semplice ma ricco di proprietà nutritive come il sorbetto.

All’interno di un menù di più portate, il sorbetto si sposa alla perfezione come intermezzo tra piatti di sapori differenti, come carne e pesce o addirittura come divisore tra il primo e il secondo. In questo caso proprio la frutta resta la base migliore: per l’occasione Tonitto 1939, N°1 in Italia per il sorbetto, realizza questo classico fine pasto con una consistenza morbida e vellutata che richiama il gusto ricco e naturale della frutta, selezionando i migliori “cultivar” del mondo, dal limone “primo fiore” a il mandarino “tardivo di ciaculli”.

Utilizzando le basi classiche di sorbetto, come limone, lime e fragola, è possibile anche studiare delle nuove soluzioni arricchendo il tutto con della polpa di frutta fresca oppure con un estratto di erbe aromatiche, esaltando le note sensoriali degli ingredienti attraverso l’aggiunta di gocce di tabasco oppure di vodka o il classico prosecco, realizzando una soluzione rinfrescante e leggermente alcolica.

Ma perché non utilizzare il sorbetto in una modalità anticonvenzionale? Gli chef Tonitto 1939 hanno pensato ad alcuni abbinamenti insoliti, ma gustosi e perfetti per rinfrescare il palato durante l’estate. Utilizzato infatti come vero e proprio ingrediente, tendenzialmente proposto nella versione limone, lime e lime e zenzero o lampone, può abbinarsi alla perfezione come base di marinatura per carpacci di pesce o crostacei, oppure in versione mantecata a granita per essere impiegato in abbinamento con tartare di gamberi o carpacci di spada o tonno. Nella versione più esotica, invece, quella del mango&passion, il sorbetto si sposa anche con un secondo di carne importante come un hamburger di manzo alla griglia, combinando freschezza ed esoticità alla forza del gusto.

Considerandolo invece come un dolce a base di frutta, in particolare agli agrumi e dunque dal limone, all’arancia rossa&zenzero, dal mandarino al lime è possibile accompagnare il sorbetto ad un vino spumante, ad un vino dolce o ad un moscato; ad esempio un abbinamento azzeccato è con il Recioto di Valpolicella, un vino pieno, sontuoso, dolce, con rimandi molto ampi di frutta nera, cacao, liquirizia, menta e spezie. Un’altra possibilità accattivante è data dal Moscato di Pantelleria che presenta un colore dorato o ambrato, profumo aromatico intenso, sapore dolce e caratteristico, che sposa molto bene il profumo del limone e dell’arancio, della stessa terra di Sicilia.

Qualsivoglia ruolo gli si voglia attribuire, il sorbetto resta un alimento eclettico in grado di sposarsi in qualunque occasione e con la maggior parte dei cibi. Tonitto 1939 ha creato nel corso degli anni una serie di sorbetti capaci di soddisfare tutti i palati preparati secondo la classica ricetta italiana, senza latte e derivati, con una selezione di frutta, tracciata e controllata lungo l’intera filiera. Mantecato lentamente, va dai classici agli agrumi abbinati con spezie orientali come lo zenzero, ai frutti del bosco come fragola&melograno, lampone, mirtillo&more, fino all’esoticità del mango e del frutto della passione.