Armadietti stradali sostenibili, la nuova challenge Enel da 30mila euro

Enel Global Infrastructure and Networks chiede agli innovatori di farsi avanti con progetti per rendere i cabinet più sostenibili e rispettosi dell’ambiente

 

Cassette stradali in armonia con l’ambiente, dal design innovativo e in linea con i principi della circular economy. Questa la nuova sfida lanciata da Enel Global Infrastructure and Networks su Open Innovability®, la piattaforma di crowdsourcing per startup, imprenditori, inventori e aziende. L’obiettivo è applicare ai nuovi armadi stradali quella visione di sostenibilità su cui il Gruppo ha orientato ormai da anni il proprio business.

I cabinet o armadietti stradali accolgono elementi di controllo della rete in bassa tensione, dispositivi e strumenti diagnostici essenziali al buon funzionamento del network. Destinati esclusivamente a personale esperto, negli ultimi anni sono cresciuti sotto il profilo tecnologico. Enel ha infatti realizzato una versione “smart” della tradizionale cassetta stradale, incorporando la misurazione di dati elettrici ed ambientali e sperimentando anche il monitoraggio da remoto tramite tecnologie IIoT (Industrial Internet of Things) e connettività LoRaWAN.

Oggi la società chiede agli innovatori di farsi avanti con progetti per rendere i cabinet anche rispettosi dell’ambiente. La challenge cerca un design sostenibile e originale per le cassette stradali di ultima generazione, contenenti sensori e apparati diagnostici intelligenti in grado di fornire informazioni in tempo reale sullo stato della rete.

I progetti dovranno essere innovativi sotto il profilo progettuale e incorporare nei materiali e nella costruzione i principi dell’economia circolare e ottemperare alle attuali normative elettriche e di sicurezza sia in fase di utilizzo che in quella di installazione. Garantendo l’incolumità al personale specialistico Enel e ai passanti.

Non solo. I nuovi armadietti stradali dovranno anche rispondere ad una migliore integrazione con il contesto cittadino o rurale che le renda più armoniche con l’ambiente a cui saranno destinate, fornendo la possibilità di comunicare il brand e veicolare messaggi rivolti ai diversi stakeholder dell’Azienda. Per la o le soluzioni vincenti vi sono in palio fino a 30mila euro.

Prosume selezionata da Best Startup tra le migliori software house con sede in Italia

101 startup e aziende si sono distinte per prestazioni eccezionali sulla base di una di queste categorie: Innovazione, Crescita, Impatto sociale, Management. Prosume è uno tra queste.

Milano, giugno 2021Best Startup ha pubblicato l’elenco delle miglioricase di sviluppo con sede in Italia. Queste startup e aziende stanno adottando una varietà di approcci per innovare l’industria del software e sono tutte realtà eccezionali che meritano di essere seguite.

Prosume è stata menzionata tra queste aziende all’avanguardia ed è per noi un onore vedere riconosciuto il nostro duro lavoro, impegno ed entusiasmo.
Sin dalla nascita dell’azienda, la nostra mission è stata quella di rendere il mercato dell’energia decentralizzato e sostenibile, fornendo uno strato digitale interoperabile che colleghi gli utenti finali con i fornitori di servizi energetici. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno abbiamo visto le nostre aspirazioni prendere forma ed essere riconosciute come priorità nella società di oggi.

I vantaggi della decentralizzazione del sistema energetico sono evidenti: una riduzione delle perdite di trasmissione, una maggiore sicurezza dell’approvvigionamento e un mix di fonti in quota sempre maggiore rinnovabile.
Oltre a questo, crediamo che i modelli distribuiti avranno un grande impatto sulla società come la conosciamo ora, aumentando la consapevolezza sull’uso dell’energia, sull’ambiente, sulla protezione dei dati e sulla trasparenza.

Siamo fermamente impegnati a definire nuove regole per la comunità in cui viviamo, basate sui principi di trasparenza, sostenibilità, indipendenza ed efficienza. In Prosume crediamo che la tutela dell’ambiente e dei diritti sociali siano passi fondamentali per costruire il futuro del mondo che tutti condividiamo.

Le politiche decentralizzate, decarbonizzate, digitalizzate sono l’unico futuro possibile per le matrici energetiche sostenibili.

https://prosume.io/it/prosume-selezionata-da-best-startup-tra-le-migliori-software-house-con-sede-in-italia/

Nissan EV CARE, nuova offerta per guidare a zero emissioni

Le auto elettriche stanno rivoluzionando il concetto stesso di guida, con motori silenziosi e scattanti, poca manutenzione e bassi costi per fare il pieno (di energia). Ma per apprezzare davvero i vantaggi e il piacere di guida di una vettura 100% elettrica bisogna prenderci confidenza. Con EV CARE di Nissan avvicinarsi alla e-mobility non è stato mai così semplice. Per prenotare una prova basta registrarsi online sul sito nissan.it e inoltrare la richiesta con nome, cognome, mail e numero di telefono. Un operatore richiamerà in breve tempo per fissare il ritiro della vettura presso il concessionario Nissan più vicino e iniziare il test drive. Da qui parte il cronometro: 48 ore a disposizione per godersi Nissan LEAF, da più di 10 anni testa di serie elettrica della casa automobilistica di Yokohama, con batterie da 40kWh o 62 kWh per la versione e+. Due giorni per toccare con mano una soluzione di mobilità moderna e sostenibile, in grado aprire le porte ad un elettrico per tutti. Con EV CARE c’è tutto il tempo per sperimentare Nissan LEAF nella vita di tutti i giorni, con il parcheggio gratuito nelle strisce blu, il libero accesso alle ZTL cittadine e la ricarica delle batterie tramite wallbox domestica o presso le oltre 9000 colonnine distribuite su tutta la Penisola e identificabili tramite l’App Nissan Charge.

 Nissan LEAF, prima vettura 100% elettrica per il mercato di massa, grazie alla batteria più potente da 62kWh, offre un’autonomia di 385 km; e grazie al motore da 160 kW garantisce un’accelerazione 0-100 km/h in 6.9 secondi. Ricca la dotazione di tecnologie per il comfort e la sicurezza, come ad esempio l’Intelligent Cruise Control, che mantiene la vettura alla giusta distanza dal veicolo che precede, o l’e-Pedal che permette di accelerare e decelerare utilizzando il solo pedale dell’acceleratore e recuperare energia con la frenata rigenerativa. Con EV CARE di Nissan, in due giorni di test drive e 100km percorsi su strada si emetteranno ben 11 kg di CO2 in meno rispetto all’emissione media di CO2 calcolata sul totale vetture vendute nel periodo gennaio – agosto 2020 (dato ANFIA). LEAF infatti ha zero emissioni allo scarico e, considerando l’intero ciclo vita, emette ben tre volte meno anidride carbonica per ogni chilometro percorso rispetto alla vettura media convenzionale a combustione interna in Europa – come dimostrato da ICCT.

Sostenibilità e prestazioni al top, con un occhio anche al portafoglio. Si perché una volta testata l’e-car di Nissan, se si decide di acquistarla, il programma EV CARE offre l’istallazione gratuita di una wallbox direttamente presso il garage di casa. Nessuna paura di rimanere a piedi anche sulle lunghe distanze, perché la App Nissan Charge individua la colonnina più vicina al nostro percorso. Nissan inoltre, mette a disposizione l’unica rete nazionale di concessionari provvista di punti fast-charge disponibili 7 giorni su 7 per il rifornimento a 0.35€/kWh – una tariffa inferiore del 30% rispetto alla media del Paese. Sono già 5500 in tutta Europa e in continua espansione. Per LEAF, oltre alla garanzia di 3 anni o 100.000 km* per i componenti standard, di 5 anni o 100.000km* per batteria, motore e inverter, Nissan offre anche una garanzia sull’efficienza della batteria pari a 8 anni o 160.000 km*, per coprire eventuali riduzioni della capacità di carica (* quale delle due condizioni si verifica per prima).

GEO, il servizio Enel X per valorizzare i surplus energetici

Da Enel X arriva una soluzione in grado di ottimizzare la produzione energetica di impianti industriali e commerciali, massimizzando tale valore come capacità flessibile

Il settore energetico, italiano ed europeo, è in piena trasformazione. L’aumento delle rinnovabili non programmabili, la progressiva elettrificazione dei consumi e l’uscita di scena dei vecchi impianti fossili stanno mutando profondamente il sistema, sfidandone la stabilità. In questo contesto in divenire, la flessibilità – intesa come la capacità di ridurre o aumentare la produzione e/o il consumo nei carichi elettrici – è diventata un elemento sempre più importante. Fondamentale sia in termini di sicurezza della rete sia ai fini dell’avanzamento della decarbonizzazione.

Oggi il mercato permette alle aziende che possiedono una capacità flessibile (legata, ad esempio, a proprie risorse di generazione) di valorizzarla trasformandola in un asset. Come? Attraverso soluzioni ad hoc capaci di sfruttare in tempo reale le risorse disponibili in maniera vantaggiosa per i proprietari di questa capacità ma anche per la rete. Come quelle di Enel X, la divisione del Gruppo Enel che fornisce prodotti innovativi al servizio della transizione energetica. La società ha creato un portafoglio di servizi dedicati alla flessibilità, tra cui spicca il servizio GEO (Generation & Energy Optimization).

Si tratta di una nuova soluzione progettata per le imprese dotate di impianti di produzione energetica. Il servizio è rivolto ai clienti industriali e commerciali e si articola su due livelli: GEO Basic e GEO Advanced. L’obiettivo di partenza è lo stesso, ossia creare nuovo valore attraverso la gestione energetica.

Nel dettaglio, tramite GEO Basic, Enel X ritira l’eccesso di produzione proveniente, ad esempio, da impianti fotovoltaici, di cogenerazione o trigenerazione, valorizzandolo al miglior prezzo possibile sui mercati energetici. Il programma nasce per gestire le dinamiche del mercato e mitigare o azzerare  i rischi legati allo sbilanciamento, garantendo una gestione end-to-end. Ma soprattutto permette di vendere i surplus energetici senza che l’azienda diventi un operatore del mercato elettrico.

GEO Advanced, come lo stesso nome fa intuire, compie un passo in più. La soluzione è rivolta a clienti che possiedono impianti di cogenerazione, ma con un passaggio in più. Con GEO Advanced, Enel X si occupa anche di ottimizzare l’utilizzo della generazione e sfruttare al meglio gli asset (caldaie, chiller ecc) del cliente. Un programma operativo migliorato comporta oltre ad un risparmio economico anche una maggiore capacità di flessibilità che può essere utilizzata per la stabilità della rete. In questo modo le imprese possono ridurre i costi energetici complessivi e al tempo stesso massimizzare i margini derivanti dalla vendita di energia.

Attraverso il servizio GEO, Enel X analizza tutti i dati di sito e di mercato generando un programma ottimizzato per l’impianto e suggerendo gli assetti migliori di produzione, gli orari di accensione e spegnimento e i livelli di carico della macchina.

Remote Control: Come gestire la climatizzazione senza rischi e risparmiando

Da Enel X le soluzioni innovative per l’ottimizzazione energetica e la gestione in remoto degli impianti impianti HVAC, dalla piattaforma di monitoraggio energetico EMS al software Comfort Management. remote-control-enelX3

Fin dalle prime fasi della pandemia, nella ricerca del giusto compromesso tra lockdown e accesso agli spazi pubblici, parte dell’attenzione si è focalizzata sulla relazione tra coronavirus e impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning). La rete è stata inondata da una serie di informazioni contrastanti, spesso a false o inaccurate, che hanno generato molta confusione e diverse domande. Gli impianti di climatizzazione, soprattutto a livello di grandi imprese o spazi pubblici al chiuso, sono sicuri? E come è possibile gestirli in maniera da ridurre eventuali rischi di contagio in luoghi come uffici, negozi, supermercati, ospedali o palestre?

Le linee guida pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità hanno fatto chiarezza sulla questione, ma al di là dei singoli protocolli esistono soluzioni che facilitano ulteriormente la gestione degli impianti anche in termini di aumentata sicurezza. Un esempio sono i pacchetti offerti da Enel X alla climatizzazione dei grandi spazi pubblici interni, e creati appositamente per unire ai servizi di remote control e monitoraggio energetico, anche un’attenta gestione dei rischi sanitari.

In questo ambito l’azienda, braccio innovativo del Gruppo Enel, ha sviluppato due strumenti ad hoc per i clienti business: la piattaforma di monitoraggio energetico EMS e del software di gestione remota Comfort Management.

La piattaforma EMS, acronimo di Energy Management System, è in grado di monitorare i consumi energetici e i dati ambientali di uffici e attività commerciali. Lo strumento acquisisce le informazioni in tempo reale e le analizza fornendo report customizzati sulle performance e consigli per ottimizzare le prestazioni. Inoltre permette anche di configurare costi, prezzi e tariffe e di tenere sotto occhio eventuali interventi di efficienza energetica attraverso i setaggio dei report.

Comfort Management è invece un programma di remote control, dedicato alla gestione degli asset degli HVAC. Il software è in grado di autoregolare ed efficientare il fabbisogno tramite algoritmi di intelligenza artificiale che incrociano i dati sul consumo con fattori meteorologici. E di rilevare anomalie o guasti, gestendoli da remoto. Inoltre, offre un miglioramento non-invasivo delle performance, dal momento che la sua applicazione non richiede alcuna modifica dell’impianto e si adatta perfettamente a sistemi di monitoraggio eventualmente già presenti in sito.

Tre giovani atlete con ENGIE per lo sviluppo sostenibile

A chiusura de “il Verde e il Blu Festival – Buone idee per il futuro del Pianeta”, ENGIE ha portato sul palco del Talk “Tra cielo e terra – Azioni ed energia sostenibili” tre giovani atlete di calibro internazionale: la free climber Federica Mingolla, l’apneista Alessia Zecchini, la sciatrice alpina Martina Valmassoi, che hanno scelto di essere “Planet Ambassador” per l’azienda, testimoniando l’impegno personale per ridurre i consumi e le emissioni di CO2 e sottolineando l’importante ruolo dei giovani, quali attori in prima linea, nel compiere scelte quotidiane finalizzate alla lotta ai cambiamenti climatici.

 

La testimonianza delle giovani atlete ha chiuso il dibattito che ha visto l’assessore Pierfrancesco Maran, il Presidente della Triennale di Milano arch. Stefano Boeri, il professor Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale e il Direttore Marketing, Communication & Public Relations di ENGIE Italia, Laura Masi confrontarsi sul ruolo cruciale delle città nel progettare e costruire un futuro più rispettoso del Pianeta e delle persone, tracciando i percorsi possibili per indirizzare le scelte di aziende, istituzioni, enti locali e cittadini verso una consistente riduzione delle emissioni a partire dai consumi consapevoli e dall’efficienza energetica.

 

«Uno sviluppo sostenibile dei centri urbani in tutti i loro aspetti non è solo necessario per abbattere le emissioni e ridurre l’inquinamento dell’aria, ma è possibile e costituisce una grande opportunità. – dichiara Laura Masi, Direttore Marketing, Communication & Public Relations di ENGIE Italia. “Sono moltissimi gli interventi che possono dare un nuovo valore alle aree urbane e nel contempo agire radicalmente per ridurre le emissioni inquinanti: dalla riconversione green delle abitazioni all’illuminazione pubblica, fino a sistemi smart di gestione del traffico. Ma è fondamentale che ognuno di noi abbia contezza del proprio carbon footprint, Misurare l’impatto delle nostre azioni, porta alla giusta consapevolezza quindi a ridurre il nostro peso sul Pianeta. Da una ricerca che abbiamo commissionato lo scorso anno più della metà degli intervistati (56%), ha dichiarato di aver modificato i propri comportamenti in un’ottica più green e il 35% pensa di farlo, purché non debba rinunciare a determinati comfort. Il cambiamento per essere efficace deve essere corale. Questo è per noi “più siamo, meno pesiamo”.  Più siamo ogni giorno a compiere azioni per ridurre il nostro impatto ambientale, meno pesiamo sul pianeta”.

 

 

ENGIE

Siamo un Gruppo globale in prima linea in ambito energia a basso impatto ambientale e servizi. La nostra mission è accelerare la transizione verso un’economia carbon neutral, con soluzioni che riducono il consumo di energia e rispettano l’ambiente. Questa mission unisce azienda, collaboratori, clienti e azionisti, riuscendo a conciliare risultati economici con un impatto positivo sul pianeta e le persone che lo abitano.

 

ENGIE ITALIA

In Italia proponiamo offerte globali sull’intera catena del valore dell’energia, dalla fornitura ai servizi, con particolare attenzione ai prodotti innovativi e alle soluzioni di efficienza energetica e di gestione integrata.

Con oltre 3.800 dipendenti in più di 60 uffici sull’intero territorio nazionale, siamo il primo operatore nei servizi energetici, il secondo nella vendita del gas (mercato all’ingrosso), il terzo operatore nel teleriscaldamento e nella pubblica illuminazione. ENGIE è presente in tutti i segmenti, dal residenziale al terziario, pubblico e privato, fino alla piccola e grande industria.

Sistema elettrico italiano tra calo dei consumi e prevalenza delle FER, RSE valuta la resilienza

Come ha reagito il sistema elettrico alla crisi sanitaria e come si evolverà in futuro secondo l’RSE

 

Le misure di blocco applicate per arginare la crisi sanitaria del COVID 19 hanno determinato in pochissimo tempo un declino senza precedenti nella domanda globale di energia. Il più grande degli ultimi 7 decenni.

Uno dei cali più vistosi si è registrato in Italia, tra i primi Paesi ad esser colpito duramente dal coronavirus. I dati Terna per il mese di marzo riportano un taglio della domanda di energia elettrica dell’11% su scala nazionale, con picchi record nelle regioni rosse.

La contrazione dei consumi elettrici può, a prima vista, apparire un elemento positivo, soprattutto se considerate le difficoltà economiche del momento. In realtà ogni brusco cambiamento rappresenta una sfida per la rete elettrica. I motivi alla base di questa sfida e come il sistema elettrico italiano si è trovato ad affrontarla, sono i temi principali del dossier di RSE (www.DossieRSE.it). La società ha elaborato una serie di riflessioni in merito agli effetti del lockdown sull’andamento del carico elettrico e delle fonti primarie di energia.

La gestione del sistema elettrico si basa su un puntuale lavoro di previsione della curva di carico e della offerta di generazione. I picchi nella domanda, così come le valli, variano profondamente rispetto le esigenze stagionali, le festività e gli orari della giornata. Prevederli significa trovarsi preparati alle necessità della rete, programmando la produzione e quindi diminuendo i rischi di disservizio. I cambiamenti improvvisi rendono ovviamente questo lavoro molto più difficoltoso.

Un’ulteriore sfida per la gestione del sistema elettrico è costituita dalla quota di produzione verde, in gran parte aleatoria. Le fonti rinnovabili, grazie alla priorità di accesso, a marzo 2020 hanno coperto il 44,8% della produzione nazionale, rispetto al 38,4% di marzo 2019. Ciò, nonostante la produzione rinnovabile netta sia scesa del 4%, a causa del minor apporto di eolico e fotovoltaico, evidenziando oggi più che mai la necessità di piani nazionali per investimenti dedicati all’accumulo e all’interconnessione delle reti.

Ma nel complesso il sistema ha retto bene, dimostrando un certo grado di flessibilità e resilienza. Ma soprattutto ha dato modo agli esperti di dare un’occhiata nel futuro a medio termine.

Lo studio di RSE ha evidenziato ad esempio, come domenica 5 aprile 2020, complice la bassa domanda elettrica tipica di una giornata festiva primaverile a cui si sono uniti gli effetti del lockdown, le rinnovabili abbiano dato il meglio di sé. Nel dettaglio le FER, in particolare sole e vento, hanno generato il 70% della produzione complessiva. Contemporaneamente la quota del carbone è risultata particolarmente ridotta, per via della non competitività a rispetto al gas naturale. I numeri di questa giornata campione possono suggerire alcuni spunti su come evolverà il sistema elettrico nei prossimi 10 anni.

Per raggiungere il 2030 in sicurezza, tuttavia, RSE suggerisce alcune azioni prioritarie come ampliare la platea delle risorse abilitate alla fornitura di servizi coinvolgendo in particolare le FER non programmabili, la generazione distribuita, la domanda flessibile ed i sistemi di accumulo (elettrochimici e non).

La società punta i riflettori anche su un secondo aspetto: il ruolo dei gestori delle reti di distribuzione (DSO) sia come facilitatori per la fornitura di servizi globali, sia come potenziali acquirenti di servizi locali.