Ecodesign per motori e azionamenti: ABB offre soluzioni migliori dei limiti di legge

ABB già prima del 1° luglio 2023 era in grado di fornire ai clienti motori conformi, con prestazioni migliori rispetto ai limiti del nuovo Regolamento Ecodesign

Il Regolamento UE 2019/1781 sulla Progettazione Ecocompatibile, meglio noto come RegolamentoEcodesign”, ha stabilito nuovi requisiti per motori elettrici e azionamenti, con coefficienti minimi di efficienza. Obiettivo? Ridurre sprechi ed emissioni di gas climalteranti. Le norme sono entrate ufficialmente in vigore a luglio 2021 con una seconda fase di disposizioni attivata a partire da luglio di quest’anno. Un processo ordinato e puntuale su cui c’è chi si è mosso in largo anticipo. Parliamo di ABB che già prima del 1° luglio 2023 era in grado di fornire ai clienti motori conformi, con prestazioni migliori rispetto ai limiti di legge. “L’adozione di tecnologie più efficienti sotto il profilo energetico aiuterà l’industria ad abbattere le emissioni e i costi di gestione”, spiega Francesco Morrone, division manager Motors&Generators di ABB Motion Italia.

 Il nuovo Regolamento si applica ai motori elettrici a induzione in bassa tensione (Direct on line, DOL) con corrente alternata nominale < 1000 Volt, così come agli azionamenti a velocità variabile (i cosiddetti drives) commercializzati in Unione Europea. Prevede due fasi: una prima, a partire dall’entrata in vigore nel luglio 2021, che imponeva per una larga parte dei motori industriali in UE una classe di efficienza almeno pari a IE3, e una seconda, che scattata a luglio di quest’anno, con un ampliamento del campo di applicazione e un aumento dei requisiti alla classe IE4 per alcune tipologie di motori (trifase con potenze nominali comprese tra 75 e 200 kW). Gli azionamenti da 0,12 a 1000 kW devono invece essere conformi alla classe IE2. Motori e azionamenti non in grado di soddisfare i requisiti minimi imposti dal regolamento non potranno essere etichettati con il marchio CE e, di conseguenza, potranno essere commercializzati solo al di fuori dell’Unione.

Si tratta, insomma, di una policy virtuosa, che mira a ridurre sprechi ed emissioni, in accordo con gli obiettivi di “Fit for 55%”, il pacchetto climatico della Commissione europea, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra de 55% rispetto ai livelli del 1990, puntando alla carbon neutrality entro il 2050. Un obbligo per le imprese, ma anche una grande opportunità per abbattere consumi energetici, ridurre le emissioni e ottimizzare i costi di esercizio.Come sfruttarla al meglio? “I responsabili d’azienda devono verificare che tutte le iniziative siano economicamente sostenibili – prosegue il manager di ABB – e un ambito sottovalutato che potrebbe soddisfare le esigenze sia delle imprese, sia del pianeta è proprio l’efficienza energetica”. La multinazionale, attiva da oltre 100 anni nel settore, ha un’ampia gamma di motori, azionamenti e servizi digitali che garantiscono affidabilità, efficientamento energetico e performance nei processi di produzione industriale, soddisfando i requisiti imposti dal Regolamento Ecodesign. Per gli operatori più ambiziosi, ABB offre soluzioni ancora più efficienti, con motori di classe IE5 “ultra-premium”. Si tratta di macchine che garantiscono dispersioni elettriche minori anche del 40% rispetto ai motori in classe IE3. “Adottando tecnologie di efficientamento più avanzate possiamo ottenere di più dalle risorse energetiche attualmente a nostra disposizione”, continua Morrone.

Non solo motori: la soluzione più efficiente in campo industriale è senza dubbio l’impiego di azionamenti a velocità variabile (VSD o drives), che permettono di regolare la velocità del motore in funzione del fabbisogno effettivo. Nella maggior parte dei casi, oggi, i motori funzionano invece alla massima velocità a prescindere dai carichi, aumentando gli sprechi. L’implementazione di drives può comportare risparmi energetici di oltre il 25%. L’investimento iniziale, con gli attuali prezzi della materia prima energetica, viene recuperato nel giro di pochi mesi. ABB può vantare una lunga esperienza nel campo e con i nuovi motori sincroni a riluttanza SynRM di classe IE5 in accoppiamento agli azionamenti a velocità variabile, permette di raggiungere potenze elevate, riducendo i consumi. I pacchetti motore-drives possono essere ottimizzati a seconda del settore industriale di impiego e sono ideali per tutte le applicazioni, dal trattamento delle acque alla climatizzazione. L’innovativo motore SynRM IE5 di ABB non impiega magneti o avvolgimenti nel rotore, con prestazioni tipiche dei motori a magneti permanenti a fronte di una manutenzione semplice come quella dei motori a induzione. “Realizzare da un lato gli obiettivi aziendali e dall’altro la promessa delle emissioni zero: questo approccio, insieme a una maggiore collaborazione industriale e al “pensiero circolare”, sarà essenziale per portare a termine la transizione a un mondo più sostenibile”, conclude Morrone.

 

 

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ABB: Soluzioni digitali per aumentare l’efficienza energetica industriale

ABB offre alle aziende tecnologie e know-how per ottimizzare i processi industriali, risparmiare energia e ridurre le emissioni. Soluzioni come Ability™ Condition Monitoring, servizio che fornisce informazioni dettagliate in tempo reale sugli asset per operazioni più sicure e intelligenti

(Rinnovabili.it) – Secondo gli esperti i motori elettrici e i sistemi che questi azionano rappresentano la più grande fetta di utilizzo dell’elettricità a livello mondiale. Consumi destinati ad aumentare nel tempo e che richiedono pertanto tecnologie e servizi in grado incrementarne l’efficienza in maniera sicura ed intelligente, al fine di partecipare attivamente alla transizione ecologica.

ABB è da decenni pioniere in questo campo, e oggi offre modelli di motori a induzione più efficienti, così come azionamenti a velocità variabile. Per l’industria rinnovare i sistemi motorizzati significa risparmiare energia, denaro ed emissioni ma da solo l’ammodernamento non basta. Una piena sostenibilità aziendale passa anche attraverso un’estesa digitalizzazione dei processi. Ciò consente alle imprese di raccogliere e analizzare continuamente dati reali sull’uso dell’energia. Servono dati per misurare l’efficienza delle apparecchiature e servono dati per identificare eventuali modifiche per ottimizzare i processi.

In questo campo ABB mette a disposizione una vasta gamma di servizi digitali e connessi all’Internet of Things, che garantiscono al cliente un supporto totale senza dover gestire infrastrutture interne per lo stoccaggio e l’elaborazione dei dati. Un esempio è ABB Ability™ Condition Monitoring, software sviluppato dalla multinazionale svizzero-svedese che, attraverso sensori installati su motori, generatori, cuscinetti e pompe, è in grado di tracciare diversi parametri, dal pattern di utilizzo al raffreddamento, dal livello di sollecitazioni al consumo di potenza. Tutti i dati raccolti sono poi analizzati e resi disponibili attraverso una piattaforma dedicata. E non mancano le realtà in cui il nuovo software targato ABB abbia già offerto alle aziende risparmi energetici ed economici. È il caso del cementificio gestito da Mokrà, in Repubblica Ceca, uno dei più estesi del Paese: attraverso Ability™ Condition Monitoring, i tecnici di ABB sono riusciti a individuare l’origine di ripetuti blackout e dei conseguenti fermi imprevisti dell’impianto. ABB Motion Services ha poi monitorato le condizioni degli azionamenti a velocità variabile e, grazie alle sole soluzioni di manutenzione preventiva, il cementificio ha risparmiato in 3 mesi oltre 210 mila dollari di costi, migliorando le prestazioni e l’efficienza dei ventilatori per l’estrazione dei fumi.

Si parte da dati grezzi, insomma, per poi rielaborare quelli più significativi, ma è fondamentale avere know-how per poi interpretare i risultati e prendere decisioni di conseguenza. E se un’azienda non ha le competenze richieste al suo interno, si affida di norma a un fornitore di servizi esperto, per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla connettività e dalla digitalizzazione. Sono necessari, infatti, da un lato una profonda conoscenza delle tecnologie impiegate (motori, generatori e azionamenti), e dall’altro solide competenze nei processi e nel settore di produzione dell’azienda. Ed è così che partner di servizi come ABB, mettendo a disposizione dei clienti le proprie conoscenze, sapranno già quali sono i problemi più comuni e i campi che offrono maggiori margini di miglioramento. Esempio di partnership virtuosa in questo senso è lo stabilimento chimico dell’azienda giapponese Denka, a Singapore. Si tratta di uno dei più grandi impianti del mondo per la produzione di resine stireniche, che funziona grazie a centinaia di motori che azionano pompe, compressori e soffiatori. Tutte apparecchiature sono oggi monitorate da ABB, che gestisce e fornisce indicazioni per la manutenzione predittiva e le eventuali riparazioni secondo indici di affidabilità e livelli di urgenza specifici. Tramite questi controlli, sono stati predisposti interventi correttivi molto prima che si verificassero guasti all’impianto; guasti che, grazie al servizio offerto da ABB, si sono ridotti dell’80% su tutta la flotta di motori elettrici in esercizio, in soli due anni.

 

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