Alcuni video hard di una dottoressa bresciana 40enne erano diventati pubblici e virali finendo sui telefonini di migliaia di persone prima in città, poi in Italia e anche all’estero: dopo la sua denuncia per il caso di revenge porn, la Procura di Brescia ha iniziato ad indagare. E le indagini si sono concluse nei giorni scorsi, con l’iscrizione nel registro degli indagati di ben 10 persone, come riporta il Giornale di Brescia.
Si tratta di otto uomini e due donne: tra essi un ex calciatore del Brescia, la figlia di un allenatore di calcio che conosceva bene il marito della vittima, un personal trainer e anche un agente di polizia locale di origini piemontesi. La vittima, una volta diventato il caso di dominio pubblico, era stata licenziata «per danno di immagine» dallo studio dove lavorava. Tutti gli indagati ora avranno venti giorni di tempo per farsi interrogare dal pm Benedetta Callea o per depositare memoria scritta.