Giovanni Ciacci è provato e impaurito dal Covid, ha saputo di essere positivo, per ora è senza sintomi è chiuso nel suo appartamento sotto controllo medico, si è subito tagliato il suo famoso pizzetto blu e ha dichiarato in collegamento con la D’Urso:
E’ una valanga che ti travolge e ti dà al cervello… Quello che mi dispiace è la solitudine. Una sensazione terribile. È veramente difficile. Devi solo aspettare, non puoi fare nulla. Ti ritrovi senza armi, se non quella di stare in casa. Non nego che ho pianto tanto. Sono stato sempre molto attento. Sono uno che sta chiuso in camerino, che porta sempre la mascherina, che dopo il lavoro sta a casa, che nel weekend non esce. Posso dire che è come una valanga che ti arriva addosso.
Ti inizi a dispiacere, pensi alle persone a cui sei stato accanto, avverti tutti, i protocolli… Io ho fatto una ventina di tamponi dall’inizio di questa avventura, e sono sempre risultati negativi. Poi all’improvviso è risultato positivo. Allora inizi a pensare: ‘Ma dove l’ho preso, ma come posso averlo preso’… Io ho sempre indosso la mascherina, sto in camerino e non vedo nessuno, non frequento persone.
Si vede che ho sbagliato in qualcosa, ma il pianto è dovuto a un’altra cosa. Ho pianto tanto perché mi sentivo solo. Fuorché gli amici del palazzo che mi portano le cose fuori dalla porta, non vedi e non parli con nessuno. Tranne un dottore, che io non ho mai visto, ma che mi dice come affrontare la malattia. Per ora mi ritengo molto fortunato… Ho preparato la valigia che è pronta qua: dovesse succedere qualcosa, parto”.
La solitudine dei malati che vivono soli o di quelli che vengono ricoverati è davvero terribile, che ne pensi?