Sasha stava scappando in auto da Kiev insieme alla madre, al padre e alla sorella ma i russi hanno cominciato a sparare contro di loro, il padre è morto la bambina è stata colpita al braccio ed è svenuta, la madre e la sorella la hanno presa e portata in braccio verso una cantina dove si sono nascoste terrorizzate, per due giorni Sasha è rimasta priva di sensi con il braccio pieno di proiettili in quella cantina poi è stata portata su una barella improvvisata in un ospedale da volontari che sventolavano una bandiera bianca per non essere uccisi.
I medici hanno dovuto amputarle il braccio che era andato in cancrena. La piccola dal suo letto d’ospedale non fa altro che dire: “Non so perché i russi mi hanno sparato. Spero sia stato un incidente e che non intendessero farmi del male”.

Suo padre non c’è più e lei ha perso un braccio, provate solo ad immaginare quanto può aver sofferto questa bambina e quanto soffrirà tutta la vita se uscirà viva da questo orrore, vicenda sconvolgente come ne stanno accadendo a migliaia ogni giorno in Ucraina