Non ho capito bene…c’è una persona onesta imbufalita per un tentativo di corruzione nei suoi confronti e trovo scritto che si è dimesso per una registrazione da cui emergeva uno stato d’ira irrefrenabile? Magari si dimettessero quelle facce di tolla che hanno intere famiglie condannate e fanno finta di niente. E parlo dello stesso partito. Ruberti pare sia andato in escandescenze perché qualcuno gli ha chiesto di effettuare pressioni su una ASL per la stipula di assicurazioni presso un assicuratore piuttosto che un altro, che poi ovviamente lo avrebbe ricompensato…tanti anni fa si chiamava in gergo “comparaggio” era ed è tutt’ora un reato. Invece di prendersela con i due corruttori se la prendono con lui? Stiamo alla frutta.
Buongiorno.
Sono frasi incommentabili..
Sembra una persona totalmente priva di equilibrio, sicuramente fuori di sé.
Il quadro che ne esce è devastante..
Come si potrebbe mai pensare di trovare in un soggetto di questo tipo la necessaria serenità ed obiettività nell’assumere decisioni o nell’ intraprendere iniziative responsabilmente.
La riflessione da fare è una sola: esistono e se sì, quali sono i criteri che portano alla scelta di funzionari che verranno in qualche modo coinvolti anche nella gestione della cosa pubblica?
Bastano i “curricula” e la discendenza..?
Non mi sento di dare colpe specifiche a Gualtieri, che considero persona per bene, competente ed equilibrata, certo è però, che forse una indagine più approfondita a tutti i livelli prima della nomina, non limitata come detto ai curricula e alla genealogia, andrebbe fatta e se per farlo occorre ricorrere anche allo psicologo, lo si faccia.
Sembrerà strano, ma a parer mio la cosa forse ancor più grave dell’episodio in sé, è stata la ridicola giustificazione che ne è stata data: un diverbio calcistico. Questo fatto, oltre ad autorizzare a pensare nulla di buono circa le modalità in cui certuni sono chiamati a gestire alcune cose, è un insulto vero all’intelligenza delle persone e una patente mancanza di rispetto verso le stesse, alle quali evidentemente si ritiene di poter propinare qualsiasi cosa, tanto io sono io… e lo posso fare, e voi non siete un…, di Sordiana memoria…
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Non ho capito bene…c’è una persona onesta imbufalita per un tentativo di corruzione nei suoi confronti e trovo scritto che si è dimesso per una registrazione da cui emergeva uno stato d’ira irrefrenabile? Magari si dimettessero quelle facce di tolla che hanno intere famiglie condannate e fanno finta di niente. E parlo dello stesso partito. Ruberti pare sia andato in escandescenze perché qualcuno gli ha chiesto di effettuare pressioni su una ASL per la stipula di assicurazioni presso un assicuratore piuttosto che un altro, che poi ovviamente lo avrebbe ricompensato…tanti anni fa si chiamava in gergo “comparaggio” era ed è tutt’ora un reato. Invece di prendersela con i due corruttori se la prendono con lui? Stiamo alla frutta.
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Commentare è impossibile.
Salvo errore sono questi a cui affidiamo le nostre sorti.
Verificando i risultati: abbiamo ciò che meritiamo…..
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Il vero volto del comunismo
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Buongiorno.
Sono frasi incommentabili..
Sembra una persona totalmente priva di equilibrio, sicuramente fuori di sé.
Il quadro che ne esce è devastante..
Come si potrebbe mai pensare di trovare in un soggetto di questo tipo la necessaria serenità ed obiettività nell’assumere decisioni o nell’ intraprendere iniziative responsabilmente.
La riflessione da fare è una sola: esistono e se sì, quali sono i criteri che portano alla scelta di funzionari che verranno in qualche modo coinvolti anche nella gestione della cosa pubblica?
Bastano i “curricula” e la discendenza..?
Non mi sento di dare colpe specifiche a Gualtieri, che considero persona per bene, competente ed equilibrata, certo è però, che forse una indagine più approfondita a tutti i livelli prima della nomina, non limitata come detto ai curricula e alla genealogia, andrebbe fatta e se per farlo occorre ricorrere anche allo psicologo, lo si faccia.
Sembrerà strano, ma a parer mio la cosa forse ancor più grave dell’episodio in sé, è stata la ridicola giustificazione che ne è stata data: un diverbio calcistico. Questo fatto, oltre ad autorizzare a pensare nulla di buono circa le modalità in cui certuni sono chiamati a gestire alcune cose, è un insulto vero all’intelligenza delle persone e una patente mancanza di rispetto verso le stesse, alle quali evidentemente si ritiene di poter propinare qualsiasi cosa, tanto io sono io… e lo posso fare, e voi non siete un…, di Sordiana memoria…