Renzi in Cina all’università di Shanghai: “Italia aperta al cambiamento in direzione giusta”

indexIl parlamento cinese ha ratificato oggi l’accordo sul clima firmato l’anno scorso a Parigi al termine della COP21. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale Xinhua, spiegando che il Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, il principale organo legislativo del regime comunista, ha intrapreso l’azione in vista dell’incontro in programma per oggi alla vigilia del G20 di Hangzhou tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama Al termine del vertice i due leader, a capo dei due Paesi principali emettitori di anidride carbonica, annunceranno infatti congiuntamente la ratifica dell’accordo che definisce gli obiettivi globali per combattere cambiamento climatico. Una mossa che potrebbe fare da traino anche per tutti gli altri Paesi.  Dopo la Cina, anche gli Stati Uniti hanno ratificato l’accordo di Parigi sul clima. L’annuncio è arrivato in una dichiarazione congiunta rilasciata dal presidente americano Barack Obama e dal presidente cinese Xi Jinping alla vigilia dell’apertura del vertice del G20 di Hangzhou. Le due grandi potenze mondiali da sole rappresentano il 38% delle emissioni globali di gas serra e la decisione rappresenta un importante passo avanti nell’attuazione del testo che potrebbe entrare in vigore alla fine di quest’anno. L’accordo infatti sarà operativo quando sarà ratificato da almeno 55 paesi che producono un totale del 55% delle emissioni globali. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 03-SET-16 12:25 NNNN CLIMA: ANCHE STATI UNITI RATIFICANO ACCORDO DI PARIGI CONTRO I GAS SERRA (2) = Consegnati documenti al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon (AdnKronos) – I due leader hanno simbolicamente consegnato al Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon i documenti in cui si notifica l’adesione dei rispettivi Paesi al trattato che mira a contenere il riscaldamento climatico. La cooperazione è «la miglior chance che abbiamo» per salvare il pianeta, ha detto Obama in una cerimonia tenuta con l’omologo cinese Xi Jinping. «Stiamo muovendo il mondo in modo significativo verso l’obiettivo che ci siamo prefissati».  Prima degli Stati Uniti e della Cina, infatti, solo 24 nazioni che rappresentano poco più dell’1 per cento delle emissioni globali hanno ratificato l’accordo, il cui testo è stato approvato da quasi 200 paesi a Parigi lo scorso dicembre e mira a contenere il riscaldamento climatico sotto la soglia critica di 2 o 1,5 gradi in rapporto al livello pre-industriale. La ratifica rappresenta il terzo passo nell’attuazione dell’accordo che entrerà in vigore 30 giorni dopo che almeno 55 paesi, che rappresentino il 55 per cento delle emissioni globali di gas a effetto serra, lo ratificheranno.  Il premier Renzi. «Quello che conta è essere aperti al cambiamento e al futuro. È quello che sta accadendo ora in Italia, dopo molto anni di crisi l’Italia ha ricominciato a marciare nella giusta direzione». Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel corso del suo intervento alla Università di Shanghai.  L’amicizia tra Italia e Cina ha “attraversato i secoli”: lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo all’Università di Shanghai. «L’amicizia è più utile al mondo delle ricchezze», ha detto il premier ricordando il gesuita e studioso marchigiano Matteo Ricci, che viaggiò in Cina e studiò il paese tra ‘500 e ‘600, onorato dai mandarini dell’epoca, e che prese anche il nome cinese di Li Madou.   «Tornerò l’anno prossimo per una visita ufficiale. C’è spazio per fare un percorso» in Cina, ha detto Renzi parlando con gli imprenditori italiani a Shanghai nel corso della sua visita.

Renzi in Cina all’università di Shanghai: “Italia aperta al cambiamento in direzione giusta”ultima modifica: 2016-09-03T17:03:41+02:00da matt_mattya16