Dopo una discussione violenta per motivi futili l’uomo alterato dà inizio ad una performance provocatoria e liberatoria denudandosi in strada. Arrestato, eccetera.
Sullo sfondo dei razzismi e i recenti blocchi agli sbarchi di “fuggitivi” (non si sa più come chiamarli, nemmeno deontologicamente scrivendo), la foto con le proporzionate fattezze dell’uomo di colore pubblicata in rete – tanto da stuzzicare l’idea che sia un Riace sfuggito dalla Sala bronzi del Museo – solleva discussioni sulla sua presenza in una amena località dei Castelli Romani.
Ma uno stonato nero non è diverso da uno stonato bianco. Perchè di questo si tratta. E più satira in questi casi non guasterebbe:
“Ritrovamento di un Riace ai Castelli”(RM).
Tanto per osservare il fenomeno pseudo artistico senza esserne più di tanto coinvolti: Fossimo un popolo pensante e civico alla problematica delle alterità culturali intese come “diversità” che investono volendo, nell’accezione più complessa, anche le alterazioni degli stati mentali e difformi, non dovremmo saltare in rete e in piazza a dare dell’untore a chi li ha introdotti, perchè, e perchè dover tollerare le esposizioni perchè si tratta di un uomo di colore. O dare la stura a innominabili battute (liberatorie) che, in questo la rete rende tutte paradossalmente libere e “nere” oltre l’indecenza del fatto.
Ricordiamo agli italiani, non le deportazioni naziste, ma i figli tossicodipenti, alcolisti in casa, videogiocointernet dipendenti, deviati da e per un sistema di ribellione, rifiuto e protesta che li ha fagocitati. Quello è un figlio, se non nostro, del mondo.
Nasciamo tutti nudi e scopriamo, impariamo il pudore, la civica e l’etica. Le regole di convivenza uniformi. A prescindere dal problema migratorio, quella protesta investe forse qualcosa di più profondo. Regole, istituzioni e il nostro modello di protesta, di sindacalizzazione, di conquista di diritti che dalla Cina all’Africa vengono oggi, pian piano, acquisiti cento e più anni dopo noi, prima grezzi.
Pur dimenticando sempre più spesso l’acquisizione del senso del dovere (per far funzionare tante cose): Pugno duro o comprensione? Abbiamo la direttissima e poi tutto il resto da ragionare.
Così Riace si fa ritrovare
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