Notizie che prudono.
Italia burocrazia anche in Pandemia, lenti gli aiuti al paese, il rischio di infiltrazioni mafiose tra le lungaggini per riciclare denaro sporco con aiuti e sussistenze alle famiglie, e alle imprese. Come avvisa anche Abbate, la crisi del Covid è occasione per le Mafie.
Federico Cafiero De Raho, il procuratore nazionale antimafia italiano, ha affermato che i suoi agenti hanno notato attività sospette a Napoli, tra cui clan della Camorra che distribuiscono cibo gratuito a famiglie lasciate a corto di denaro dal blocco nazionale.
Espresso 19 aprile 2020, Lirio Abbate avvisa: “Con l’emergenza COVID i mafiosi ultrasettantenni al 41bis potrebbero lasciare il carcere. Si tratterebbe di nomi ancora tenuti in considerazione da ‘Ndrangheta, Camorra e Mafia. Sarebbe una seconda pandemia che il nostro paese non si può permettere”.
Il senatore Matteo Salvini, ieri a “Fuori dal Coro” di Mario Giordano: “Chiunque ascolti, a prescindere da qualunque posizione politica, non può tollerare che questo accada. Mentre gli italiani accettano la “reclusione” in casa per l’emergenza Covid, non è ammissibile che ai detenuti in isolamento e perciò persino in sicurezza, sia concessa la libertà del domicilio. Bisognerà scomodare il Colle più alto – riferendo del Presidente Mattarella che il dramma della mafia lo ha vissuto direttamente”.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Si tratta di decisioni assunte dai giudici nella loro piena autonomia che in alcun modo possono essere attribuite all’esecutivo – riguardo la scarcerazione del boss Francesco Bonura a Palermo avvenuta per le gravi condizioni di salute e l’età dell’uomo a 9 mesi dalla fine dello sconto della pena. L’unica cosa che può fare il Governo è attivare, nel rispetto dell’autonomia della magistratura, tutte le verifiche e gli accertamenti del caso, considerato anche il regime di isolamento previsto dal 41 bis. Anche i magistrati di sorveglianza stanno facendo un lavoro importantissimo per affrontare l’emergenza Coronavirus nelle carceri”.
A “corona” di tutto il Die Welt si scaglia contro l’Italia: «la mafia italiana starebbe aspettando i soldi dell’Europa».
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