La cresta di Gnocchi, il tatuaggio di B. e altre perversioni elettorali

La cresta di Gnocchi, il tatuaggio di B. e altre perversioni elettorali

Perversioni elettorali: la campagna per le politiche 2013 (#elezioni2013) la ricorderemo anche per loro oltre che per #MPS, #IMU e altre catastrofi. Per Mario Balotelli, la sua cresta e quel rigore che Valeri si è sentito di dare (a differenza del collega Guida) costringendo Gene Gnocchi alla celebrazione dello stay young milanista nel torpore esitenziale della Domenica Sportiva. Per un disoccupato sardo che si tatua un Silvio Berlusconi d’annata sull’avambraccio destro in segno di gratitudine permanente, finché laser non li separi. Quando gli effetti di una strategia comunicativa superano le previsioni.

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Il re del calciomercato

Il re del calciomercato

Istrionico, sgradevole, affabile. Chi conosce Mino Raiola da Nocera Inferiore? Chi frequenta l’Atahotel Executive? Chi viene invitato nei posti giusti? Zlatan Ibrahimovic? Adriano Galliani? Raiola stasera si presenta nell’albergo milanese in cui si consumano le negoziazioni e prende una stanza al terzo piano, camera 374. Alle 19.30 lascia la sua stanza dopo una sequenza ininterrotta di telefonate, tentativi di connessione e probabilmente imprecazioni e urla per palesare le proprie contrarietà. Rischiano di saltare le trattative con il Pescara: Giuseppe Sculli e Lamberto Zauli dalla Lazio, Cristian Terlizzi. E, ovviamente, anche…

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Bravo Balotelli, il padre: “Da bambino era della Juve”

Bravo Balotelli, il padre: “Da bambino era della Juve”

Mettiamo che nasci a Palermo da genitori ghanesi. Mettiamo che emigrano al Nord, in provincia di Brescia magari e che lì figliano ancora. Tu giochi bene a pallone e diventi Mario Balotelli. Sì, quello che giocava nel Lumezzane e che l’Inter decide di comprare. Ma tieni per il Milan di cui hai indossato la maglia solleticato da Valerio Staffelli di Striscia la notizia. E per disorientare a un certo punto rispondi alle domande dei cronisti con un possibile ni al trasferimento alla Juve quando è chiaro che Mou e la…

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Balotelli, una rottura che fa male (e non è a Toronto)

Balotelli, una rottura che fa male (e non è a Toronto)

Via Balotelli che ne resterà dell’Italia che si farà? Che ne sarà della dichiarazione d’intento pronunciate a mezzo stampa dal neo commissario tecnico Cesare Prandelli? Che ne sarà di noi? La stagione a venire, più che prossima, sottrarrà alle nostre osservazioni le prodezze di Mario che ha preferito Manchester e Roberto Mancini. Ho ritenuto un giocatore a perdere Mario Balotelli, fin dalla formalizzazione dell’incarico di Mino Raiola. Procuratore abile, astuto fino a risultare spregiudicato (vedi Nedved, Ibrahimovic, Maxwell), avrebbe indotto società cioè l’Inter (è in vendita, si sta sistemando i…

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Cori Balotelli, chiudere le curve non basta

Cori Balotelli, chiudere le curve non basta

La propaganda ‘tolleranza zero’ non ha forse esaurito la sua mera retorica? Dove finisce l’irritante reiterarsi dei cori da stadio per discutere di pericolosità sociale? Il proliferare tutto italico di leggi, leggine e leggione in qualunque materia tocca il calcio, gli stadi, i comportamenti scorretti ad esso collegati. Anche i cori all’indirizzo di Mario Balotelli. Ma con i risultati raccolti, se ha fatto – ha realizzato poco e malissimo. Che non sia un problema legato alla Juventus, al ragazzo o alla tifoseria è ormai evidente se a discuterne sono il…

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