I tempi sono sospetti più del dovuto, considerato che la matematica impone ben altri dilemmi: la Champions League (vezzo per gli studiosi di statistica), i suoi 40 milioni e più di introiti e una questione stadio che non alimenta, certo, il bilancio di corso Galileo Ferraris. Ma la dissoluzione del ruolo di Delneri (sotto osservazione) nel trittrico di inizio stagione cos’è se non un deja vù da teatro dell’assurdo che ci ripropone Roberto Mancini? La sua denigrazione gratuita non appaga nulla, se non un revanscismo di quelli elementari da cui…
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Roberto Mancini e la Juve: un futuro prossimo venturo
Mai dire mai. Io aspetto. Perché so essere paziente. E’ arte che ho appreso con il tempo e l’esperienza, tra gli errori di chi scivola per eccesso di emotività in ingenui entusiasmi e le osservazioni concrete dei fatti che prepotentemente ti affondano nelle verità che vanno solo ricostruite. Roberto Mancini era l’uomo giusto. Lo sarà al momento opportuno. Quello che ha asserito in conferenza stampa – quella che precede l’incontro di Europa League tra la Juventus e il Manchester City – è solo il reiterarsi di un quadro noto o…
Read MoreMario se n’è andato (e non ritorna più)
Roberto Mancini, il migliore possibile
Uomini pochi allineati. Guasconi e strafottenti e arroganti e eccellenti in ogni ovvia, metodica pratica che al loro intervenire si rivela luminosa. Così è essere un numero dieci, un uomo mercato dall’intuizione rara, un attaccante di fantasia, un tecnico da sette trofei dopo decenni di nostalgia assolata. Che si attacca in una Milano sul finire del campionato, come quando si è Roberto Mancini. Essere Mancini non è da tutti. Non è per chiunque, Roberto. D’altronde la panchina della Juventus non si affida ad allenatori indisciplinati o molli in un simile…
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