Marzo 2022: The Roots – PHRENOLOGY (2002)

The Roots - Phrenology

 

Data di pubblicazione: 26 novembre 2002
Registrato a: Electric Lady Studios, Battery Studios, Sony Music Studios (New York), A House Called ?uestm, Motive Studios, The Studio, Homecookin Studios (Philadelphia), Encore Studio, Enterprise Studios (Burbank)
Produttore: DJ Scratch, The Grand Wizzards, Kamal Gray, Tahir Jamal, Omar The Scholar, Questlove, Karreem Riggins, Scott Storch, Zoukhan Bey
Formazione: Black Though (voce), Questlove (batteria), James Poyser (sintetizzatore, archi), Sarah Chun (violoncello), Omar Edwards (sintetizzatore), Nelly Furtado (voce), Michelle Golder (violoncello), Kamiah Gray (tastiere, theremin), Jef Lee Johnson (chitarre), Alicia Keys (voce), Talib Kweli (voce), Malik B (voce), Tracey Moore (programmazioni), Mos Def (voce), Rahzel (beatboxing), Jill Scott (voce), James Blood Ulmer (chitarra), Nuah Vi (violoncello), Hope Wilson (grida), Cody ChesnuTT (voce, chitarra)

 

Tracklist

 

                        Phrentrow
                        Rock you
                        !!!!!!!
                        Sacrifice
                        Rolling with heat
                        WOAK (Ay) Rollcall
                        Thought @ Work
                        The seed (2.0)
                        Break you off
                        Water
                        Quills
                        Pussy Galore
                        Complexity
                        Something in the way of things (of town)
 

Per me le arti sono sempre una sorta di grazia salvifica
(Black Though)

 

In Phrenology i Roots hanno deciso di infrangere tutte le loro regole autoimposte tentando tutto ciò che non avrebbero mai immaginato di fare qualche anno prima, impiegando campionature, affrontando hardcore punk, rock, soul, un epopea prog e persino pop puro. Il risultato sorpassa probabilmente tutto ciò che hanno fatto precedentemente. Sacrifice presenta un ritmo seducente e pigro e Nelly Furtado, ancora più affascinante. Break you off è sorprendentemente affascinante. Tuttavia, sono i testi e le emozioni inesorabilmente esigenti di Black Thought che ancorano anche i momenti più frivoli. Thought @ Work è la sua più grande vetrina, dove il suo flusso urgente è supportato da una traccia funky degna della Bomb Squad. La più grande partenza è anche la migliore traccia dell’album, The Seed (2.0), con una chitarra ritmica in stile Keith Richards e un Cody ChestnuTT squisitamente melodico, che suona come la rinascita di Marvin Gaye e Sam Cooke. Water è un’opera in tre parti. Inizia in modo abbastanza innocuo con handclap e rapping, e a metà strada diventa bizzarro con il rumore ambientale, un effetto moog, theramin e chitarra della leggenda no-wave, jazz James Blood Ulmer. L’album utilizza due brani ordinari, Quills e Pussy Galore per recuperare. Le due tracce nascoste sono buone come qualsiasi altra cosa sull’album, con il beat box umano Rahzel che porta a termine la straordinaria impresa di imitare la techno in Something to see. A parte un paio di indulgenze per mettere alla prova la pazienza (la poesia di Amiri Baraka su “Something in The Way Of Things”), The Roots sono finalmente diventati non solo un gruppo si può ammirare, ma anche che può far divertire.

 

Marzo 2022: The Roots – PHRENOLOGY (2002)ultima modifica: 2022-03-24T09:37:24+01:00da pierrovox

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