Marzo 2022: Roy Buchanan – ROY BUCHANAN (1972)

Roy Buchanan

 

Data di pubblicazione: Agosto 1972
Registrato a: Record Plant East (New York)
Produttore: Peter K. Siegel
Formazione: Roy Buchanan (voce, chitarra), Chuck Tilley (voce), Teddy Irwin (chitarra ritmica), Pete Van Allen (basso), Dick Heintze (tastiere), Ned Davis (batteria)
 

Lato A

 

                        Sweet dreams
                        I am a lonesome fugitive
                        Cajun
                        John’s blues
 

Lato B

 
                        Haunted house
                        Pete’s blues
                        The messiah will come again
                        Hey, good lookin’
 

Non ho mai pensato al mio modo di suonare.
Era adeguato
(Roy Buchanan)

 

Uno dei più grandi chitarristi “sconosciuti” del blues elettrico, Roy Buchanan ha vissuto la sua carriera quasi sempre in sordina, lontano dal clamore della fama di tanti illustri colleghi come Eric Clapton o B.B. King, ma non per questo lo si può ritenere meno importante di loro.
Questo suo omonimo primo album mette in mostra tutta la lucentezza del suo talento, con una manciata di composizioni straordinarie. Il disco si apre con una straordinaria Sweet dreams, dove la chitarra disegna armonie in bilico tra acid blues e psichedelia. A questa segue il country rock di I am a lonesome fugitive. Lo scherzo bluesy Cajun ci porta immediatamente alle porte di John’s blues, che chiude il primo lato, con una biascicata degna dei momenti più alti di tutta la storia del genere.
Si riparte con Haunted house, altra cavalcata country elettrica, variopinta e spumeggiante, con la chitarra che offre faville di pura bellezza. Segue la lunga esibizione di Pete’s blues, densa come una liturgia. The messiah will come again è una pura gemma di talento puro, tanto da evocare qua e là alcune cose dei Pink Floyd. Chiude il disco una bella verisone di Hey, good lookin’ di Hank Williams.
Purtroppo questo chitarrista non ha ottenuto in termini di popolarità il successo che forse avrebbe meritato. Se n’è andato in un modo molto triste, in una triste serata del 14 agosto 1988, quando fu ritrovato impiccato in cella, dopo essere stato arrestato in evidente stato di ubriachezza, in seguito ad una furiosa lite domestica. Resta la musica, la grande musica

 

Era grande, grandissimo, il miglior chitarrista che io abbia mai visto. Mi ricordo di avergli chiesto come aveva sviluppato il suo stile e lui mi ha risposto che era un lupo, per metà
(Robbie Robertson)

 

 

Marzo 2022: Roy Buchanan – ROY BUCHANAN (1972)ultima modifica: 2022-03-28T07:51:04+02:00da pierrovox

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