Giugno 2022: Colapesce – UN MERAVIGLIOSO DECLINO (2012)
Data di pubblicazione: 30 gennaio 2012
Registrato a: Posada Negro Studios (Lecce), Officine Meccaniche (Milano), Vertigo Studio (Siracusa), Alpha Dept (Bologna)
Produttore: Giacomo Fiorenza
Formazione: Colapesce (voce, chitarra, tastiere), Toti Valente (batteria, percussioni), Giuseppe Sindona (basso), Francesco Cantone (tastiere, piano), Roy Paci (fiati), Brunori Sas (fiati), Amor Fou (voce), Sara Mazo (voce narrante), Andrea Suriani (programmazioni), Lucia Manca, Grazia Negro (cori)
Tracklist
Restiamo in casa
Satellite
La zona rossa
Un giorno di festa
Oasi
Le foglie appese
Quando tutto diventò blu
I barbari
La distruzione di un amore
Sottotitoli
S’illumina
Il mattino dei morti viventi
Bogotà
“Avevo in mente i Jesus and Mary Chain a spasso con Bill Callahan”
(Colapesce)
Il cantautorato indie ha trovato ormai una propria collocazione. Un proprio stile, propri arrangiamenti, proprie codifiche. Colapesce si serve di tutti i codici del genere: giochi di chitarra e pianoforte, toni malinconici, orchestrazioni a colorare le melodie, una certa rivisitazione della musica pop degli anni ’70, atteggiamenti indie. I riferimenti sono i soliti: c’è molto Benevegnù/Scisma, c’è la scuola romana (Tiromancino, Filippo Gatti, ecc), c’è il cantautorato poetico degli Amor Fou.
Un meraviglioso declino, album d’esordio del cantautore catanese, è un disco che ha dei momenti di malinconia struggente, a cominciare proprio dall’apertura affidata a Restiamo in casa, ballata in salsa Fleet Foxes, che dà una direzione e un’atmosfera precisa a tutto l’album col suo intimismo apocalittico. Si prosegue sulla falsariga di una canzone d’autore poi tanto debitrice del maestro Lucio Battisti. C’è una lievità nella voce di questo cantante e una leggiadria da renderlo uno dei grandi interpreti dello spirito di questi tempi, intrecciando tecnologia e nostalgia. Colapesce spalanca le finestre su un mondo delicato e fragile, usa la poesia per ricreare chiaroscuri e regola d’arte, per un album tutto in ascesa. Qualcuno direbbe addirittura “derivativo”, ed in fondo forse lo è. Ma non possiamo negare il talento di un giovane cantautore!