Ottobre 2022: Motorpsycho – BLISSARD (1996)
Data di pubblicazione: 16 febbraio 1996
Registrato a: Atlantis Studio, Rodeløkka Studio (Stoccolma)
Produttore: Bent Saether
Formazione: Bent Saether (voce, chitarre, basso, taurus), Hans Magnus Ryan (chitarre, banjo, taurus, voce), Hakon Gebhardt (batteria), Morten Fagervkit (chitarra ritmica, mellotron, clavicembalo, organo, piano, vibrafono, cori), Helge Sten (sampler, echoplex, oscillatore, theremin), Ole Henrik Moe (violini), Matt Burt, Bitten Forsudd, Rolf Yngve Uggen (cori)
Tracklist
Sinful, wind-borne
Drug thing
Greener
S numbness
The nerve tattoo
True middle
S.T.G.
Manmower
Fool’s gold
Nathan Daniel’s Tune fron Hawaii
“Blissard è stato pensato e inteso
come una canzone unica”
(Bent Saether)
Blissard è il quarto album in studio della band norvegese Motorpsycho. Con questo disco la band tornò però al più familiare terreno hard rock/rock psichedelico. Stilisticamente la musica prosegue lungo lo stesso percorso rock alternativo con accenni al rock psichedelico e all’hard rock come in Timothy’s monster, ma le tracce sono generalmente più memorabili e intriganti. C’è una buona dinamica nell’album e ci sono sia tracce hard rock che canzoni più dolci nella tracklist. La musica è dettata da chitarra, basso, batteria e vocal driven, ma nell’album c’è anche un uso occasionale di varie tastiere e organi. La voce di Bent Saether è un po’ sottile, fragile e suona tesa a volte.
È un album indie rock. Strane sequenze: le tracce veloci nella parte anteriore, i costruttori nel mezzo che formano un po’ una suite, lo spazio nella parte posteriore che finisce con una traccia sparsa su nastro. Consiste in dieci mirabili canzoni pop costantemente violentate da un nervoso suono di chitarra e feedback, è come il perfetto album pop che Sonic Youth non ha mai realizzato. Ed è una fottuta gemma!