Dicembre 2022: Arthur Lee – VINDICATOR (1972)

Arthur Lee - Vindicator

 

Data di pubblicazione: Agosto 1972

Registrato a: A&M Studios (Hollywood)

Produttore: Arthur Lee & Allan McDougall

Formazione: Arthur Lee (voce, chitarra ritmica), Charlie Karp (chitarra), Frank Fayad (basso), Clarence McDonald (organo), Don Poncher (batteria), Craig Tarwater (chitarra), David Hull (basso)

Lato A

Sad song

You can save up to 50%, but you’re still a long ways from home

Love jumped through my window

Find somebody

He said she said

Every time I look up I’m down or white dog (I don’t know what that means!)

Lato B

Everybody’s gotta live

You want change for your Re-Run

He knows a lot a good women (Or Scotty’s song)

Hamburger breath stinkfinger

Ol’ Morgue mouth

Busted feet

Arthur Lee, uno a cui il detto genio e sregolatezza

calza come una seconda pelle

(Federico Guglielmi)

Leader carismatico, sregolato, curioso e imprevedibile, Arthur Lee è stato senza alcun dubbio una delle menti più originali e creative della sua generazione tanto da meritare la stima immutata di gente come Jim Morrison. I Love sono stati uno dei gruppi che hanno fatto evolvere il rock psichedelico in zone diverse dalle speculazioni astrali dei Pink Floyd, dirigendosi verso un romanticismo di stampo barocco, ma non per questo lezioso. Forever changes in tal senso è una vera e propria pietra miliare di tutta la storia della musica contemporanea.

Agli inizi degli anni ’70 decise di prendersi dello spazio per sé e di realizzare il suo primo album da solista. Vindicator fu l’esito di lunghe registrazioni, e se anche non fu premiato da un successo commerciale, rinverdì i fasti creativi di un grande artista che seppe addentrarsi dentro il blues rock di stampo più tradizionale, emulando in un certo senso il percorso degli Hot Tuna dopo i viaggi siderali dei Jefferson Airplane. L’impianto generale del disco si dispiega su un blues rock di stampo tradizionale, come detto, avvalendosi di una sezione ritmica con batteria essenziale e un basso tecnico e molto veloce, chitarre frenetiche e una voce che, come sempre, è magnifica.

Il resto è fatto, purtroppo, di alti e bassi e grossi problemi personali, guai con la giustizia e tentativi di recuperare l’ispirazione genuina. Se ne andò il 3 agosto del 2006, dopo una dolorosa battaglia contro la leucemia, lasciando però un’eredità artistica impagabile!

Dicembre 2022: Arthur Lee – VINDICATOR (1972)ultima modifica: 2022-12-26T13:02:07+01:00da pierrovox

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