Luglio 2023: The War On Drugs – I DON’T LIVE HERE ANYMORE (2021)
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2021
Registrato a: Philadelphia
Produttore: Shawn Everett
Formazione: Adam Granduciel (voce, chitarre, mellotron, piano elettrico, organo, percussioni, sintetizzatore, armonica), Dave Hartley (basso, chitarra elettrica), Robbie Bennett (piano, chitarra elettrica), Charlie Hall (batteria, percussioni, piano), Anthony LaMarca (chitarre, percussioni, batteria, vibrafono, pedal steel guitar), Jon Natchez (sassofono baritono, organo), Patrick Bekery (batteria, percussioni), Michael Bloch (chitarra, chitarra classica), James Elington chitarra elettrica), Lee Pardini (pianoforte), Christopher Bear (batteria, percussioni), Eric Slick (batteria, percussioni), Sam KS (batteria, percussioni), Lucius (voce), Daniel Clarke (organo), Matt Lowell (cori)
Tracklist
Living proof
Harmonia’s dream
Change
I don’t wanna wait
Victim
I don’t live here anymore
Old skin
Wasted
Rings around my father’s eyes
Occasional rain
“Tutta la mia musica preferita sta sotto la categoria del rock”
(Adam Granduciel)
Qualcuno sostiene che i War On Drugs siano una delle espressioni “tradizionaliste” più interessanti e poetiche del rock americano degli ultimi anni. Probabilmente a ragione, considerando che la formula della band statunitense fondamentalmente si poggia su un rock anthemico, figlio di uno stile tanto devoto a Bruce Springsteen e a Tom Petty, ma ammiccante anche ai R.E.M. e ai Wilco.
I don’t live here anymore è il quinto album della compagine, ed è probabilmente il più “tradizionale” e derivativo di tutta la loro discografia, riflettendo quello spirito che declinò il pop-rock mainstream degli anni ’80, con tanto di rimandi a gente come Kim Carnes, il cui riff di Betty Davis eyes è ben rintracciabile tanto in Change quanto nella title-track. Per il resto ci sono rimandi a gente come Brian Adams, Bon Jovi e lo già citato Bruce Springsteen.
Probabilmente è il classico album che si tende a sottovalutare a primo impatto, ma conserva tra i suoi solchi elementi di talento incredibili, dimostrando che i War On Drugs non sono esattamente una comparsa nella storia del rock, ma autori che vogliono dimostrare a tutti gli effetti di poter portare avanti la sacra fiaccola del rock
